ANDRONI. VENDRAME A POIS A DUNKERQUE

PROFESSIONISTI | 11/05/2017 | 18:52

La squadra di Gianni Savio aveva promesso di continuare a guardare avanti a testa alta per dimostrare quanto avrebbe meritato la partecipazione al Giro d’Italia, e così sta facendo.


Dopo le tre vittorie, i trenta podi e il primo posto nella Ciclismo Cup – l’ex Coppa Italia – i portacolori del team si sono messi in luce anche oggi, nella terza tappa della 4 Jours de Dunkerque, corsa di prestigio del calendario francese.


Andrea Vendrame, in fuga con il compagno Raffaello Bonusi, ha infatti conquistato il Gran Premio della Montagna, indossando la maglia a pois di leader. Un ottimo risultato frutto di un grande lavoro di squadra. Sul traguardo di Amiens si è imposto il francese Benjamin Thomas e il belga Jens Debusschere ha mantenuto il comando della generale.
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COMMENTI
meglio al giro
11 maggio 2017 20:59 sasa
Non sarebbe stato meglio avere una formazione come questa al Giro? Almeno c'era qualche italiano in più e qualche interesse maggiore per una squadra che fa del protagonismo il suo credo. Ormai è andata, purtroppo, ma credo che a qualcuno del giro fischino le orecchie e presto crescerà anche il naso per le ragioni addotte per il mancato invito della Androni.

Basta con queste polemiche sull'esclusione dell'Androni
12 maggio 2017 08:03 Savo
Speravo che con l'inizio del giro terminassero queste polemiche, purtroppo per motivi non sportivi (come già debitamente spiegato) hanno lasciato a casa un squadra che invece avrebbe ben figurato al giro ma ora per il bene del nostro movimento non continuiamo ad ogni affermazione dell'Androni a lamentarci perché non è stata invitata...andiamo oltre lasciamo eventualmente che a fine giro l'organizzazione R.C.S. analizzi i risultati delle Wild Card al giro ed eventualmente si lei stessa a fare ammissioni di colpe non andiamo oltre....abbiamo comunque tanti italiani in corsa ma non stiamo raccogliendo nulla!!

per SAVO
12 maggio 2017 11:20 sasa
Caro SAVO, dal tono della risposta credo proprio non sia Gianni SAVIO, giusto? Visto che mi tira in causa, le rispondo.
La mia non voleva essere una polemica ma la semplice constatazione di un appassionato che non si diverte a seguire questo Giro. Come lei stesso ammette, nessun protagonista italiano, tappe vinte da sconosciuti dal nome impronunciabile dei quali nessuno si ricorda già il giorno dopo. E poi classifiche con nomi stranieri nelle prime posizioni, nelle fughe a stento è entrato uno della Bardiani.
E gli altri? Sembrano impiegati statali in attesa del 27 per lo stipendio. Erano 43 gli italiani iscritti, due sono andati a casa per doping. Ma quelli rimasti cosa stanno facendo? Con la Androni ci sarebbe stato protagonismo, vivacità, interesse, qualche nome italiano da ricordare.
Per il bene del movimento, come dice lei, ritengo positive critiche costruttive anziché il silenzio complice. A livello mediatico il Giro sta andando forte, vorrei vedere con tutti quegli investimenti nella comunicazione e con tutto il codazzo di “yesman” nell’affannarsi a raccontare quanto è bello il Giro, quanto è grande il Giro, che piacere essere al Giro, viva il Giro. Ma sono i primi a non credere quanto stanno affermando. Ma chi ha ancora un minimo di passione e obiettività credo che pensi in modo diverso.
Non creda alle favole e sia realista: MAI qualcuno ammetterà di avere sbagliato con le Wild Card. Figuriamoci, con la spocchia che hanno gli infallibili organizzatori!
Sono pronto a offrirle una cena se dovesse succedere ma, ahimè, credo proprio di doverla lasciare digiuno…

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