I VOTI DI STAGI. GAVIRIA IN TRENO, MOLTI SULL'ETNA IN «TAXI»
GIRO D'ITALIA | 10/05/2017 | 19:33 di Pier Augusto Stagi
Fernando GAVIRIA. 10. Veloce in tutto, anche nel capire che Maximiliano Richeze lo rallenta e quindi scarta alla sua sinistra per prendere la ruota di Sam Bennett, che parte a tutta ma contro vento. Il colombiano prende la scia dell’irlandese, si nasconde fin quando può e poi parte a doppia velocità lasciando tutti sul posto: volata senza storia. Anche se questo 22 enne ragazzo colombiano, di storia, ne sta già scrivendo tanta sin da subito.
Luka PIBERNIK. 6. A tutta, convinto di essere all’ultimo giro, e con la stessa convinzione, lo sloveno del Bahrain pensa anche d’aver vinto. Alza le braccia al cielo, si volta e vede il gruppo che continua a pedalare a tutta velocità, mentre lui lentamente capisce di aver fatto lo sprint che non c’era. Gli resta solo la foto: lo scatto sbagliato.
Jakub MARECZKO. 8. È forse solo un po’ indietro quando la bagarre è già scoppiata, quando la volata ha già preso forma, ma Kuba pilotato alla grande dal bravissimo EugertZhupa (voto 7), fa un recupero di grandissima fattura tecnica. Una progressione finale che lo lascia a mani vuote, ma con il cuore pieno di convinzione.
Sam BENNETT. 7. È lì l’irlandese. In rampa di lancio. Parte forte e deciso, ma non calcola bene il vento, che soffia contro. Poi alle sue spalle si scatena Gaviria: un piccolo tornado. Provaci ancora Sam.
Eugeny SHALUNOV. 7. Pronti via, subito fuga: attacca il russo della Gazprom Rusvelo con Maciej Paterski della CCC Sprandi. Vengono ripresi nel finale, ma la loro azione è di assoluto livello.
André GREIPEL. 6. Arriva con le gambe un po’ meno esplosive del solito. Beh, magari ieri lui l’Etna l’ha fatto senza prendere il “taxi”…
Kristian SBARAGLI. 6,5. È sempre lì, nella mischia. È bravo a provarci: sempre.
Roberto FERRARI. 6. Non ha Modolo alle sue spalle. Lo perde e cerca di salvare il salvabile, con una volata che non sarà ricordata per la qualità.
GIURIA. 2. Ieri sull’Etna pochi attacchi, ma molti attaccati. Come nel 2011, quando il problema esplose per via dei social che rilanciarono nel mondo immagini di velocisti attaccati (Mark Cavendish, do you remember?) alle rispettive ammiraglie. Ieri pare essere successa la stessa cosa. Meno evidente, meno “social”, ma ugualmente grave. Soprattutto per quei velocisti, ad incominciare da André Greipel o Sacha Modolo, per fare due nomi a caso, che le salite le fanno sempre e solo con le loro gambe, sprecando energie preziose senza ricorrere a furbate di pessimo gusto. Questa mattina al via da Pedara diversi tecnici e corridori lamentavano questo gesto molto poco sportivo, praticato da diversi velocisti del gruppo, che sono soliti “chiamare il gruppetto”, ma a volte anche il taxi. C’è chi era già staccato a 100 km dal traguardo ed è arrivato in cima all’Etna con un distacco limitato, tanto da far pensare che nel tratto finale in salita sia salito con lo stesso passo di Nibali e Quintana. Altri sono arrivati al Rifugio Sapienza scorticati vivi. I maligni sostenevano stamane che uno degli attaccati sia finito per le terre a velocità sostenutissima mentre procedeva tenendosi al finestrino della propria ammiraglia. Insomma, Moreno è andato a casa per un gesto indubbiamente antisportivo, ma la giuria avrebbe il dovere di buttare un occhio anche nelle retrovie: anche lì, in ogni caso, c’è una corsa. E, fino a prova contraria, dovrebbe essere uguale per tutti.
Non capisco come si possano tollerare persone che corrono attaccate alla macchina?
Non ho capito neanche il voto a Pozzato per aver pilotato Mareczko, quando lui ha detto inTV che l\'albanese del suo team lo ha portato all\'ultimo km sulle ruote dei velocisti e poi ha fatto tutto da solo. Comunque il ragazzo merita un bel 10 Se ha fatto tutto da solo.
Espuosi
10 maggio 2017 21:16paree
Le moto con i giudici dovrebbe stare nelle retrovie e se si vedono i corridori al traino vanno espulsi dal giro
Pozzato
11 maggio 2017 08:23max73
È stato Zhupa a pilotare Mareczko non Pozzato
Sig. Stagi
11 maggio 2017 14:32effepi
i nomi , bisogna aver il coraggio di fare i nomi , con i si dice o scrivendo molti non cambia niente ! ma per il quieto vivere .............
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