Scripta manent
Una bici per tornare in serie A.
O per volare sulla luna?
di Gian Paolo Porreca

Forse anche a Fabrizio De Liguoro gli sarà venuto di esclamare «mare, mare», sul suo rettilineo di arrivo previsto, il lungomare di via Caracciolo appunto: un po’ come a quei soldati greci dell’Anabasi di Senofonte che rivedevano la costa dell’Egeo e il profilo azzurro della speranza, dopo una ingrata campagna di guerra in Persia. Già, Fabrizio De Liguoro, l’architetto napoletano che vive a Bergamo ormai da quindici anni e che tutti i week-end se li santifica fra le Prealpi e il lungolago di Como, fra il Selvino ed il Maloja, con quella divisa dei «Camosci orobici» cara a due bravi colleghi come Ildo Serantoni e MarcoPastonesi, avrà di certo provato questa intimissima sensazione del ritorno a casa: lui, nato 44 anni fa proprio a San Pasquale a Chiaia, di fronte al mare, di fronte ad una Villa diversa, ma nella memoria sicuramente più bella.

Salpato dalla sua città all’età della giovinezza, Fabrizio De Liguoro è uno di quei professionisti di sicuro avvenire e di più solido sentimento che allo sport, ed al calcio e al ciclismo in particolare, ha saputo dedicare - complimenti alla moglie e ai figli! - le sue ore più intense. Tifoso del Napoli, calcioamatore, in trasferta perpetua, e da anni però cicloamatore nel senso più nobile del termine, questo ragazzo dal tratto di scalatore spagnolo - bruno, profondo, angoloso - ha saputo realizzare in questi giorni di solleone una impresa di estremo valore poetico: se non anche atletico.

Soffrendo a ruota delle sorti oscure delNapoli, Fabrizio aveva infatti programmato una Bergamo-Napoli da fare en solitude a tappe, in bicicletta, per surrogare il banale pellegrinaggio di rito...a Pompei o a Loreto, nella ipotesi di poter così ringraziare il destino della eventuale promozione del Napoli in serie A. Ebbene, di fronte alla grigia riconferma della permanenza in B, ecco il nostro Fabrizio che non si perde d’animo e di passione, a confermare l’impegno: stavolta come ex-voto, come pegno da riscuotere la primavera prossima, nel campionato venturo! Hai visto mai, da Bergamo a Napoli in anticipo sul calendario, per commuoversele alfine ’ste stelle che guardano troppo spesso altrove dai nostri desideri.

Tanto poté la passione per il Napoli, tanto poté l’amore per la bici, in questa estate in bilico fra il sole e le eclissi, Fabrizio si è giocato così una settimana di vacanza, in una cavalcata per la Pianura Padana e gli Appennini, fra Reggio Emilia ed ilMugello, il lago Trasimeno ed il lago del Turano, fra Alatri ed il traguardo ambito: i suoi Campi Elisi, la sua rotonda sul mare, prima ancora di quella piazza emblematicamente chiamata «Vittoria».

Sono le sei, ritorno a casa, la trovo come l’hai lasciata tu... e non sappiamo se in cima a quell’ultimo pomeriggio di percorso, in cima al ritornello struggente di questo Diario, Fabrizio De Liguoro avrà recuperato memorie sopite e dolcissimi sapori.Chissà chi gli ha consegnato il mazzo di fiori, rose rosse immaginiamo: quale sorriso.Ma di sicuro, negli occhi il sole di un tramonto che non sbiadisce di colore, con la certezza tutta ciclistica di un goal già sublimato, ben oltre quelli ancora fittizi di Stellone e Matuzalem, è assai più importante che abbia ribadito una volta ancora se stesso. E quel premio ineffabile dello sport che è l’eterna giovinezza della fantasia.Meglio se in bici.

E in coda a questa estate selenica del ’99, vissuta mediaticamente fra la ricorrenza dei trent’anni dalla conquista della Luna e l’evento astronomico-astrologico della sua eclissi, vogliamo ricordare a Fabrizio De Liguoro che ha coronato il suo sogno e a quanti altri lettori che vivono con l’emozione sempre a fianco, sulla stessa sintonia, una piccola avventura del ciclismo di trent’anni fa. E quel regionale francese della «Frimatic», Pierre Matignon, ultimo in classifica generale in quel Tour del ’69 dominato da Merckx, che riuscì incredibilmente a vincere - in solitudine, al termine di una lunghissima fuga - l’attesissima tappa del 18 luglio: l’arrivo così ambito sul Puy de Dome.Già, sulla temuta Montagna del Signore dove un tempo Coppi aveva sbriciolato Nolten, e dove tutti aspettavano allora le aquile o almeno un dio come Merckx, primo sarebbe arrivato proprio un umile passerotto, l’ultimo dei mortali, di nome Matignon.
Era il 18 luglio...Tre giorni dopo , l’uomo sarebbe sbarcato sulla Luna.Ma il numero «88», lo sconosciuto Matignon, che non avrebbe mai preteso tanto, l’aveva già raggiunta.

Gian Paolo Porreca, napoletano, docente universitario
di chirurgia cardio-vascolare, editorialista de “Il Mattino”
Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Va a Mattias Skjelmose la tappa regina dell’85° Tour de Luxembourg. Sfoderando un’ottima progressione nelle ultime centinaia di metri dell’impervia salita in lastricato verso il castello di Vianden, sede d’arrivo di una frazione da 311° metri di dislivello partita...


Il 12 settembre 2025, SRAM ha presentato un reclamo formale all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (BCA) belga contro l'Unione Ciclistica Internazionale (UCI), contestando il Protocollo UCI sul Rapporto Massimo. Il 17 settembre 2025, dopo aver esaminato il reclamo...


I nostri inviati sono arrivati in Ruanda e ci stanno mandando le prime immagini da Kigali, sede del campionato del mondo di ciclismo che scatta domenica. Questa mattina il nostro Aldo Peinetti ha visto gli azzurri partire dal Kigali Delight...


Era rassicurante, con quella sua presenza che non passava inosservata. Un uomo di livello assoluto, compiuto e per questo ascoltato. Un vero professore che amava profondamente il nostro sport e la nostra “piccola parrocchia”, come ebbe modo di definire il...


Non c’è due senza tre per Paul Magnier all’Okolo Slovenska. Grazie all’ennesimo sprint senza storia, lo sprinter francese della Soudal Quick-Step ha conquistato infatti anche la terza tappa della corsa a tappe slovacca, la Kežmarok-Banská Bystrica di 191.7 chilometri,...


Lorenzo Cataldo si è imposto nella quinta tappa del Tour of Poyang Lake. Il 25enne atleta della Gragnano Sporting Club ha concluso i 120 chilometri della frazione disputata con partenza e arrivo a Lianhua regolando l’estone Norman Vahtra, 28enne della...


Nuovo arrivo per la Q36.5 Pro Cycling Team: si tratta del britannico Thomas Gloag. Il 24enne ciclista britannico corre già tra i professionisti da tre anni con la Visma-Lease-a-Bike, ha disputato un Grande Giro e alcune Classiche. Nelle prossime due...


È un giorno triste per il mondo del ciclismo: se n'è andato il professore Giovanni Tredici, il "dottore del Giro". Era ricoverato all’ospedale Fatebenefratelli di Milano, aveva 81 anni e negli ultimi tempi aveva accusato qualche problema di salute. Giovanni...


Si sta componendo sempre di più il puzzle della Coppa Agostoni - Giro delle Brianze 2025, che il prossimo 5 ottobre ospiterà alcuni dei prezzi pregiati del ciclismo mondiale. A Lissone arriveranno infatti 22 squadre, 8 appartenenti al circuito WorldTour,...


È stata la prestigiosa cornice della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola a ospitare questa mattina la presentazione ufficiale del Giro dell’Emilia Granarolo e del Giro dell’Emilia BCC Felsinea – Donne Elite, in programma sabato 4 ottobre 2025, due eventi...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024