Gatti & Misfatti

Nibali in salamoia

di Cristiano Gatti

Se una cosa ho capito uscendo dall’ultimo Giro è proprio questa: teniamoci stretti Nibali. Met­tiamolo sotto una campana di vetro, chiudiamolo in un caveau, conserviamolo in salamoia: ma facciamolo du­rare il più a lungo possibile. Se fosse possibile in natura, di­rei almeno dieci anni. An­che se sappiamo purtroppo che non sarà così: a occhio e croce, ancora un paio d’anni di un Nibali così, poi inevitabilmente comincerà la sua seconda vita, come direbbero adesso la slow-life.

Lo dico perché ovviamente conservo Niba­li nei miei pensieri di tifoso, ma anche perché dietro di lui vedo un grande deserto. Questa è, per quanto dolorosa, la vera verità emersa dalla grande corsa rosa. Aru non ne parliamo, diciamo solo che si spera riesca a ricomporre il va­so cinese del suo futuro an­dato in mille frantumi lungo le strade italiane. L’altra ipotesi di domani, Davide For­mo­lo, appare ancora indietro, addirittura al punto da far chiedere a tutti se non sia me­glio una rapida conversione sulle corse in linea. Per dire che razza di risposta ha dato il decisivo test sulla sua caratura.

Lo so, c’è Pozzovivo. Buon Giro il suo, ma come nasconderci che sta pure per compiere i 36 an­ni. Su, per quanto serio e longevo, non possiamo pensare al nostro futuro in chiave Poz­zovivo. Non è un’offesa nei suoi confronti, lo capirà lui per primo: è una pura questione anagrafica. Senza niente togliere, ma anche senza niente aggiungere.

Per fortuna, si esce dal­la depressione del Giro e siamo già in clima Tour. E come per grazia ricevuta si torna a viaggiare in orbita Nibali. Tutto un altro viaggiare. L’Italia ricompare nei piani altissimi dell’ambiente con un credito e un prestigio di primissimo pia­no. Non siamo più comparse e scendiletto, siamo di nuovo accreditati e rispettati. Voglio andare ancora più in là: andiamo al Tour con il fa­vorito numero uno.

Non è una sparata. È una semplice analisi logica della situazione, prima. Dopo, lo sappiamo tutti che la strada può inventarsi mille soluzioni diverse, ma non è nemmeno il caso di dircelo. La bellezza è ragionare in anticipo, poi vada come vada. E proprio ragionando prima dico forte che Nibali ha un’occasione d’oro zecchino per rivincere il Tour. Per quant’è forte lui, per come è messo il tracciato, per come sono messi i suoi avversari.

Devo dire che l’unico dubbio aperto ri­guarda la cronosquadre, ma so per bocca di Brent Copeland, l’anima della squadra, quanto il team l’abbia preparata all’autodromo di Va­rano. Hanno curato tutto, non si sono dimenticati di nul­la. Confido davvero che Nibali avrà tutto il supporto per esprimersi ai suoi massimissi livelli. Poi c’è il pavé, poi c’è la salita, poi non c’è tantissima cronometro. Mi­sce­la giusta per lui.

Ma soprattutto, gli avversari. Di­cia­mo­lo: che ci sia o no, Froome non sarà uno splendore. Se poi i francesi riescono davvero a lasciarlo fuori per l’intrigo salbutamolo, dando nel caso una lezioncina agli italiani, è altra questione, ma nella pratica di­venterebbe una pesante mutilazione del parco favoriti. La butto lì quando ancora non conosco le decisioni Sky: se lo scenario ipotetico portasse poi al Tour il giovane Bernal, allora sì Nibali si troverebbe davanti un pessimo cliente. Ma non andiamo troppo al largo. Restiamo sul sicuro. Senza Froome o con mezzo Froome, c’è poi Quintana, c’è la Francia di Barguil e Bardet, e poco altro.

Parliamoci chiaro: pos­siamo sempre frignare sulla forza de­gli avversari, sappiamo che vin­cere un Tour è sempre una complicazione maledetta, sappiamo veramente tutto. Però non dobbiamo neanche sputare sulle combinazioni astrali che ci sorridono. E questa, del Tour 2018, a Nibali sorride parecchio. Secondo me è la classica occasione imperdibile. Sono sicuro che s’inventerà di tutto per non sprecarla. An­che perché nella vita non sai mai se ne ricapitano.

Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
L'Union Cycliste Internationale (UCI) esprime - in un comunicato ufficiale - la sua totale disapprovazione e profonda preoccupazione per gli eventi che hanno segnato l'edizione 2025 de La Vuelta Ciclista a España, in particolare il brusco arresto della tappa finale...


Sempre peggio. Il mondo social, che tecnici e strateghi subiscono servilmente nella convinzione sia il mondo intero, sta riuscendo nell'impresa ritenuta impossibile: battere e abbattere Pogacar. Torno a dire: non mi piace, proprio neanche un po', il fenomeno che rinuncia...


Con un lungo messaggio postato su Instagram, Simone Petilli annuncia che chiuderà la sua carriera con Il Lombardia: ecco le sue parole. «Ho fatto quello che da bambino sognavo, ho pedalato per il mondo, corso contro campioni che guardavo in...


Il direttore della Vuelta Javier Guillén ha tenuto oggi una conferenza stampa a conclusione della corsa e non ha nascosto la sua amarezza: «Mi rammarico e condanno quanto accaduto nell'ultima tappa della Vuelta. Le immagini parlano da sole. Quello che...


Dopo 12 prove ecco gli aggiornamenti di Coppa Italia delle Regioni 2025. Nella classifica individuale l’unico tra i primi dieci a raccogliere punti al Trofeo Matteotti è il leader Christian Scaroni (161, XDS Astana), che con i 5 conquistati si...


Venerdì 19 settembre alle ore 11, nella sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola (Piazza Matteotti 2/3, Mirandola – MO) nasceranno uffiicialmente due delle classiche più prestigiose del calendario ciclistico internazionale: il Giro dell’Emilia Granarolo e il Giro dell’Emilia...


Il ct Alejandro Valverde ha disegnato la nazionale per i mondiali del Ruanda facendo fronte alla rinuncia di Mikel Lamda che, dopo essere stato preselezionato, ha preferito passare la mano perché ritiene di non avere il tempo necessario per preparare...


Continua a gran ritmo la campagna acquisti della Decathlon che anuncia oggi l'ingaggio dello statunitense Matthew Riccitello, che proprio ieri ha chiuso la Vuelta in quinta posizione e con la maglia bianca di miglior giovane sulle spalle. Il ventitreenne scalatore...


La gente del ciclismo è abituata ad arrangiarsi e quindi... ecco che ieri sera la premiazione ufficiale della Vuelta si è svolta lo stesso. Nel parcheggio di un hotel, con un fondale preso da quelli ufficiali, un podio improvvisato e...


Le squadre erano state preventivamente allertate dagli organizzatori della Vuelta su possibili disordini ed erano tutti pronti a portare via i corridori in caso di problemi legati ai manifestanti filopalestinesi. Ogni team aveva due ammiraglie in più al seguito della...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024