Moschetti, il primo frutto
di Giulia De Maio

Matteo Moschetti è il primo bellissimo frutto del più re­cente progetto giovani promosso dal Centro Ricer­che Mapei Sport insieme a Trek Se­gafredo per far crescere giovani talenti del mondo del ciclismo. Il 21enne milanese, in forza alla Polartec Ko­me­ta, che ha iniziato la sua prima stagione nella categoria Continental con ben sei successi, si è meritato per le prossime due stagioni un contratto con il team americano guidato da Luca Guer­cilena.
«Sono davvero felice per come è iniziata la mia avventura nella massima categoria: sono la prova vivente che questo progetto è serio ed efficace. Sto realizzando il mio sogno grazie a Mapei e alle squadre in cui ho militato. Sono il primo a concretizzare questa bellissima occasione, ma spero di diventare solo uno dei tanti» ci racconta l’astro nascente del ciclismo italiano.
Matteo si affida al centro di Olgiate Olona (VA) per i test fisici e la preparazione da ormai quattro anni, da quan­do è passato Under 23 con la Viris Vigevano.
«Sono davvero fortunato a lavorare con Andrea Morelli, Matteo Azzolini, Massimo Induni e tutti gli specialisti disponibili, competenti e affidabili su cui i miei compagni di squadra ed io possiamo far conto. Se sono partito co­sì forte lo devo alla loro professionalità e all’esperienza che hanno mes­so a mia disposizione per affrontare una stagione impegnativa. Abitando a Robecco sul Naviglio (MI) sono di­stan­te solo 30 km dal centro e posso andarci ogni qualvolta ce n’è la necessità. Ricordo che al primo anno da dilettante dovevano studiare il mio programma di allenamento in base al poco tempo che mi concedevano gli im­pegni scolastici. Dopo la maturità, abbiamo potuto iniziare a lavorare più seriamente e si è visto un graduale mi­glioramento. Mi hanno dato un me­todo di lavoro. La preparazione inizia sempre con i test al Centro, punto di partenza per programmare gli appuntamenti più importanti nei 365 giorni successivi».
Prima di difendere i colori del team World Tour, Matteo ha tanti traguardi da raggiungere con la Continental vi­vaio della Trek Segafredo. Per lui e la Polartec Kometa, che per volere di Alberto Contador e Ivan Basso si affida in toto a Mapei Sport, l’obiettivo chiave del 2018 è il Giro d’Italia Un­der 23.
«Personalmente, essendo un velocista, punto alle vittorie di tappa. Per fare classifica sono troppo pesante (sorride, ndr). Lo scorso inverno, per la prima volta, ho avuto la possibilità di allenarmi al caldo in Spagna tra novembre e gennaio. Questo fattore ha inciso su un inizio di stagione così buono. Prima della corsa rosa svolgeremo un altro training camp in Val­tellina. Il lavoro in altura ci permetterà di farci trovare pronti per una corsa a tappe esigente».
Sei vittorie in poco più di un mese dimostrano che Moschetti è pronto per approdare nella massima serie del ciclismo.
«Sono davvero contento di come sto vivendo il salto di categoria. Un anno fa, dopo la vittoria del Cam­pionato Italiano U23, ho partecipato a luglio a un ritiro in altura in Francia con la squadra maggiore, che mi ha permesso di toccare con mano l’ambiente del professionismo. Ero uno dei 20 ragazzi provenienti da tutto il mondo, frutto delle selezioni del team svolte an­che attraverso i test di Mapei Sport. In agosto ho avuto l’occasione di af­frontare uno stage e di partecipare ad alcune gare tra i professionisti in ma­glia Trek Segafredo. Devo ringraziare Luca Guercilena per la fiducia che mi ha dato e la Polartec Kometa per la possibilità di crescere senza pressioni. E grazie a Mapei Sport, collante tra le due realtà, che continuerà a costituire il mio punto di riferimento per la preparazione».
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