Rapporti&Relazioni
Una flebo di dignità

di Gian Paolo Ormezzano

Le vicende del doping hanno infierito soprattutto sul ci­clismo, che ci ha messo la fac­cia, ha pagato, sta pagando, permettendo intanto a tanto altro sport di sentirsi al confronto più pulito o più furbo. Personalmente, ritenendo che gli sport senza do­ping siano quelli che non hanno un valido antidoping, e che co­mun­que il concetto stesso di do­ping sia sotto revisione profonda, alla luce dell’avvento delle cellule staminali, dei trapianti e della ge­netica (e diciamo di scoperte già ri­finite: ma chissà cosa d’altro ri­bolle nelle teste e nelle provette dei ricercatori), non abbiamo mai drammatizzato. Adesso siamo, neanche troppo paradossalmente, ottimisti: il ciclismo è, con l’atle­ti­ca leggera e lo sci nordico, uno dei pochi sport puliti o intenti a ripulirsi, nel senso anche che ha la co­scienza a posto e se lo dice, se lo ripete, vuole insistere.

Ma non è di questo che vo­gliamo trattare. Piuttosto vogliamo segnalare che le tesi esposte nelle righe qui sopra sono state da noi mandate avanti in convegni, dibattiti, conferenze, con gente del ciclismo e di ogni sport, e anche con gente che segue lo sport senza fare parte di nessuna sua congrega. Bene, ogni volta che abbiamo detto quanto qui so­pra abbiamo scritto, abbiamo raccolto consensi, applausi, persino ringraziamenti. Come se avessimo aiutato tanta gente a recuperare l’or­goglio di un amore, a intuire la forza di una passione, a capire di botto di essersi sin lì lasciata fregare dall’approssimazione, addirittura dalla cattiveria di praticanti altre religioni sportive.

E non solo: abbiamo ricevuto consensi e persino ringraziamenti da parte di gente grande del ciclismo, gente che non ha mai abbandonato l’orgoglio del suo amore, ci mancherebbe altro, ma che specie ultimamente stentava a raffigurarselo tutto, nel­la sua interezza, nella sua costante attualità, nella sua persistente verginità di sentimenti. In due diverse occasioni abbiamo personalmente raccolto addirittura il grazie diretto, esplicito di personaggi ai quali grazie noi dobbiamo dire (e diciamo) da anni e diremo per sempre. Tanto per far nomi, e rispettando l’ordine alfabetico dei cognomi e la cronologia dei loro interventi, Fe­lice Gimondi e Alfredo Martini. Due interventi affettuosi, due enormi regali.

Però dobbiamo anche dire del nostro personale stupore. Ma come, c’è bisogno di un guitto di giornalista perché il ciclismo si faccia una flebo di di­gnità? Il fatto è che il ciclismo soffre anche di buona educazione, di rispetto della casa d’altri, di gentilezza poetica, tanto tenera quanto deleteria. La sua gente migliore sa parlare, eccome (ricordiamo un re­cente sensazionale fiero Alfredis­simo Martini all’Auditorium di Ro­ma, in un bell’incontro con Gian­ni Mura), ma essendo intelligente sa anche ascoltare. E c’è chi ne approfitta per rifilare i propri dubbi, le proprie critiche, i propri sarcasmi, sicuro di essere ascoltato perché ha a che fare con persone per bene. E così devia il discorso del marcio nello sport sul ciclismo, e si sente esentato dal parlare delle cosacce di casa propria. Atteg­gia­mento, questo, tipico della gente del calcio, abilissima nel chiedere del doping nel ciclismo per non lasciare tempo e spazio a domande sul doping nel suo sport.

Già, il calcio. Da una parte i suoi cultori, i suoi difensori ad oltranza, i suoi incensatori, i suoi corruttori, i recensori dei nuovi fasti, delle nuove rutilanti fortune, dicono che ormai la somma degli impegni agonistici e degli impegni con gli sponsor è co­sì alta, in uno sport così seguito, che in pratica l’allenamento vero e proprio non esiste più, manca il tempo per curare il fisico, da qui i molti incidenti. Dall’altra parte, quando devono fronteggiare do­man­de pesanti sulle muscolature eccessive dei giocatori, sulla incredibile velocizzazione e irruenza del gioco, dicono che non c’entra, no, il doping, ma che queste meraviglie di atletismo e anche di culturismo sono dovute alle infinite ore di allenamenti in palestra ed all’aperto, con esercizi fisici pesantissimi intanto che nobilitanti e fachiristici.

Da qui pensare che il mondo del calcio ritiene, per le pa­role di suoi alti esponenti, che il mondo del ciclismo sia pie­no di cretini, il passo è brevissimo. Ma forse c’è una realtà che deve preoccuparci ancora di più, e che affrontiamo con una domanda: e se, per eccesso d’amore, fossimo cretini davvero?

gggggggg

Tira già una brutta aria di sfiducia verso il Giro d’Italia del 2010, l’edizione dei cinquant’anni da che è morto Coppi e e dai dieci anni da che è morto Bar­tali. “Leggendolo” bene, si è scoperto che al via c’è troppa Olan­da. Che è assurdo il giorno di riposo all’inizio, dopo appena i tre giorni olandesi. Che non va in nessuna grande città italiana, Verona l’agglomerato massimo e all’ultimo giorno. Che ha litigato con Mila­no. Che ha trasferimenti extracorsa micidiali. Che ha poco cronometro in linea. Che ha una cronosquadre, prova assurda. Che ha le difficoltà altimetriche troppo concentrate negli ultimi giorni. Che non ci sarà Armstrong. Che non ci sarà Contador. Che ci saranno italiani segnati dal doping e adesso anche dagli anni che passano. Che ci sarà l’iperconcorrenza dei Mon­dia­li di calcio, dove una flatulenza di Cannavaro & C. affascina le folle.

Insomma, tutte condizioni du­re, difficili, e dunque ottimali perché il ciclismo dia un col­po di coda e si imponga alla vecchia maniera. Essendo se stesso, e amen. Di recente abbiamo partecipato, in un paese della provincia di Roma ai confini con la Cio­ciaria, ad una serata a tema dedicata all’impresa di Fausto Ber­to­glio nel Giro d’Italia 1975. L’in­tensa radiocronaca di Claudio Fer­retti, le immagini in bianco e nero. Lo Stelvio, la neve, lo scalatore spa­gnolo Galdos battuto. E la gen­te locale, certo non di terre ciclistiche, che seguiva, tifava, impazziva. E dovremmo preoccuparci a mor­te di alcuni idioti e delle loro pastigliette?
Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Nuovo arrivo in casa del Team Picnic PostNL: il giovane francese Alexy Faure-Prost ha infatti firmato un contratto annuale per correre nella formazione olandese. Faure-Prost è approdato alla categoria Under 23 nel 2023, disputando una stagione eccezionale. A suo agio...


La NSN Cycling Team ha presentato la maglia che i suoi corridori indosseranno nella prossima stagione. Si tratta, si legge nel messaggio social che accompagna il filmato che vi proponiamo, di una maglia ispirata alla città natale di NSN, Barcellona....


Per la prima volta nella storia, donne e uomini affronteranno la Parigi-Roubaix nella stessa giornata: l'appuntamento è fissato per domenica 12 aprile 2026. E saranno gli uomini a gareggiare per primi seguiti dalle donne, come già accade per esempio al...


Lo sappiamo bene, il freddo può diventare insopportabile ma pedalare all’aperto offre ancora troppi benefici! Se cercate qualcosa di veramente clamoroso per trovare un prezioso equilibrio termico quando le temperature precipitano sono certo che l’intimo Bullet Proof di Q36.5 possa decisamente farvi svoltare. ...


Il territorio della provincia campana di Caserta, in tema ciclistico, è terra di viva passione per le due ruote che, nel tempo, si manifesta in molteplici forme. E, in questo quadro, s’inserisce, in primo piano, la città di Maddaloni dove...


L’economia del ciclismo sta cambiando rapidamente e a farne le spese sono le squadre, che sempre più spesso si trovano in difficoltà a causa della mancanza di sponsor. Tom Van Damme, presidente della Federazione Ciclistica belga,  in una conferenza stampa...


È un appuntamento con la tradizione, con la voglia di far festa e soprattutto con il desiderio di fare del bene: la Pedalata dei Babbi Natale 2025 si svolgerà a Roma domenica 21 dicembre 2025, partendo alle 9 dal Colosseo per un...


Un bel sole e una temperatura gradevole per il periodo hanno accolto i più di 300 ciclocrossisti provenienti da tutta Italia (Sardegna inclusa) impegnati nella 4ª edizione del Ciclocross del Tergola, organizzato dalla Sc Vigonza Barbariga a Cadoneghe (PD), tappa...


Il Trofeo Cittadella dello Sport organizzato dalla Asd Montignoso Ciclismo ha festeggiato il decennale con un’edizione che ha visto impegnati circa 90 concorrenti. Tre le partenze della manifestazione con successi assoluti nella prima gara dello junior Fabrizio Matacera, dell’under...


La data di nascita è quella del 1894 quindi il prossimo anno saranno 132 anni di vita e di attività per la Ciclisti Mobilieri Ponsacco che nonostante anche alcuni momenti non facili non molla. Merito del suo presidente Franco Fagnani...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024