Editoriale
TRA LE MURA DI CASA. Piccole riflessioni di fine stagione. Lo sport fa bene o fa male? Soprattutto, chi dice di essere interessato ad uno sport pulito, salutistico e salutare è interessato davvero alla salute e all’incolumità degli atleti? A vedere l’operato della Aso, l’ente che organizza da cento e più anni il Tour de France e alla Grande Boucle vuole garantire un futuro pulito e lindo, non pare proprio così.
La Aso, oltre al Tour, organizza da quattordici anni la Parigi-Dakar, rally «no limits», che ogni anno semina morti e produce polemiche. In quattordici edizioni il bilancio delle vittime è impressionante: 27 piloti più 24 spettatori. Quasi quattro morti per edizione. Spesso i dirigenti del Tour si interrogano sul futuro del ciclismo e sulle evidenti contraddizioni di questo movimento. Farebbero però bene a darsi un’occhiata anche tra le mura di casa, e decidere cosa vogliono fare nello sport e come: seminare valori positivi o morti?

AM CHE ROTTURA!... Pro Tour, Codice Etico, Operacion Puerto, test del Dna, adesso c’è anche la burocrazia a frenare il ciclismo, a rallentare Varese 2008. Tangenziale, strade, rotonde, svincoli e chi più ne ha più ne metta: lavori in quantità. Tutti grazie al Mondiale, tutto grazie - è bene ricordarlo - alla Finanziaria dei Mondiali e alla SC Binda, che chiesero all’Uci di organizzare la rassegna iridata 2008 e per questa ragione lo Stato ha stanziato la bella somma di 30 milioni di euro. Ma l’iter da seguire è prettamente politico, quindi i soldi arrivano ai politici e successivamente, a tempo debito, una minima parte arriverà anche al comitato organizzatore.
Dialoghi difficili, giochi di potere, pressioni e incomprensioni. I Mondiali si faranno e si faranno a Varese, ma che fatica. Per cercar di dipanare questa aggrovigliata matassa è recentemente entrato in scena anche Vittorio Adorni, presidente del Pro Tour, neo assessore allo sport di Parma, delegato dall’Uci a smussare qualche angolo di troppo, e perfetto ambasciatore su due ruote capace di inviare qualche messaggino agli organizzatori, del tipo: «Ragazzi, dei politici potete anche farne a meno, ma così facendo rischiate di fare a meno anche di qualche lauto finanziamento». E allo stesso modo parla chiaro ai politici: «Fate come volete, ma non date per scontato che i Mondiali si facciano a Varese. E se ciò accadesse, scontati non sono neppure i 30 milioni di euro e le conseguenti strade e tangenziali». Insomma, a nessuno conviene una rottura. Ma che rottura!..

SCORTATI E ACCOMPAGNATI. Il ciclismo sta cercando di darsi nuove regole, ancora più severe, ancora più ferree e credibili. Se n’è parlato durante il Convegno dell’Aimec, l’Associazione italiana dei medici del ciclismo, presieduta dal dottor Massimo Besnati. Tra le tante cose messe sul tavolo è emerso che è allo studio un controllo del sangue da effettuare 30 minuti prima del via delle competizioni, con l’utilizzo di un nuovo parametro nelle analisi, la massa di emoglobina, che in certi casi (trasfusioni) non si presta a possibili manipolazioni come l’ematocrito. Potrebbe entrare nel nuovo codice antidoping mondiale, già a fine del prossimo anno: in caso di positività, anziché quindici giorni di stop a tutela della salute, scatteranno automaticamente i 2 anni di squalifica. Al vaglio anche la possibilità di usare metodi di indagine statistica (come in medicina legale) e il profilo ormonale degli atleti. Tra le novità ci sono anche diversi standard per la reperibilità giornaliera dei corridori e la creazione di un’Agenzia antidoping in Bielorussia, per coprire i Paesi dell’Est. Nella lista dei prodotti proibiti entra il Rinofluimucil mentre, dopo i noti fatti di Landis al Tour, scende la soglia massima consentita per il testosterone. Il dottor Simonetto ha anche illustrato un progetto della Federciclismo che prevede 150 controlli tra gli juniores di interesse azzurro e la creazione di una banca dati per monitorare negli anni i giovani atleti.
Leggo su La Gazzetta dello Sport, a firma Luigi Perna, che dal prossimo anno i corridori saranno scortati, dopo l’arrivo, da addetti della sicurezza incaricati di non perderli di vista. È una norma voluta espressamente dall’Agenzia mondiale antidoping (Wada). La rosea scrive trionfante: «i ciclisti, dal prossimo anno, avranno gli accompagnatori». Riflessione di fine anno: ma i ciclisti, da sempre, non hanno avuto attorno troppi accompagnatori? E soprattutto, in questi anni, ci siamo resi conto di dove li hanno accompagnati? Battute a parte, speriamo bene e auguri.
Pier Augusto Stagi
Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Tadej POGACAR. 10 e lode. Ha un conto in sospeso, dopo essere rimasto in mezzo a quei due, che poi alla fine se lo sono lasciati anche alle spalle. Voleva la maglia rosa subito, alla prima tappa della sua prima...


Pogacar doveva essere e Pogacar è stato: tappa e maglia. Così in attesa di parlare con Mario Cipollini per vedere a chi dare la zampata di tappa (un’idea io l’avrei, vediamo se il capitano sarà d’accordo), è meglio fare due...


Dice Beppe Conti dal palco Rai: “Non commettiamo l'errore clamoroso di dire Giro finito”. Caro Beppe, c'è sempre un cretino che commette certi errori clamorosi. Eccomi qui, pronto a commettere l'errore clamoroso. Giro finito. Però voglio essere ancora più preciso:...


Anche oggi, come ieri, Filippo Fiorelli si lancia nella fuga di giornata composta da cinque attaccanti e vince sia il traguardo volante che il traguardo dell'Integiro. Grazie ai risultati odierni, il palermitano si porta in vetta alla classifica a punti...


Soddisfazione dell’associazione partigiani per l’impresa di Pogacar nell’attesa tappa di Oropa: in fondo lo sloveno si è esibito in un’inedita versione di ‘A Biella, ciao’. La Rai comunica che il foglio scritto a biro col nome Fabretti, apparsa sabato dietro...


Il “vecchio” Alexander Kristoff colpisce ancora. Il trentaseienne campione della Uno-X Mobility ha messo la sua firma sulla Elfstedenrunde Brugge. Nella corsa belga, Kristoff ha regolato allo sprint un plotoncino di nove corridori con il belga Jarno Van de Paar (Lotto...


Il cinquantasettesimo Circuito del Porto Internazionale Trofeo Arvedi incorona JAkub Mareczko. L’atleta della Corratec Vini Fantini si è imposto sul traguardo di Viale Po a Cremona con uno sprint imperioso, deciso negli ultimi metri con Simone Buda (Solme Olmo) ed Alessio...


Il sigillo del campione, più forte della sfortuna. Tadej Pogacar mette la firma sulla seconda tappa del Giro d'Italia, rimedia ad una foratura con annessa scivolata, attacca a 4 km dalla conclusione e arriva tutto solo ad Oropa per la...


Volata di forza di Arnaud De Lie nel Tro-Bro Leon, da Le Carpont Plouguin a Lannilis do 203 chilometri, che si è svolto sulle strade di Francia. Il belga della Lotto Dstny, al bis stagionale dopo la Famenne Classic, ha...


Con la vittoria di Joseph Pidcock, fratello di Thomas, nella quinta e ultima tappa, da Pamiers a Saint-Girons, si è chiusa la 46sima edizione della Ronde de L'Isard di classe 2.2 che ha visto il trionfo finale dell'olandese Darren Van...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi