Scripta manent

SARA PIFFER, LA BICICLETTA E LA SHOAH: MAI DIMENTICARE

di Gian Paolo Porreca

Pensavamo l’altro po­meriggio, nella quotidiana peripezia del nostro lavoro di medico, in auto sulla strada che dall’Ap­pia porta in salita a Roc­ca­monfina, sulla provinciale di Valogno, alta provincia di Caserta, quanto troppo Sin­ner e quanto poca Piffer - incolpevole l’uno tanto me­no colpevole l’altra - fosse saliente nella vita che risalta in questi giorni.
Pensavamo, tornante dopo tornante, un percorso celato fra i boschi di castagne ai lati
deserto di auto in genere, alla felicità di quel ciclista sconosciuto in discesa, muta scura, il casco regolare, in­crociato che ci aveva sfiorato veloce e sereno. Strada stretta, rettilineo al 4° chilometro della SP che tiene sulla sinistra un minuscolo agglomerato di case antiche e tanta intimità fra le viuzze e i la­strici. E pensavamo subito do­po però - il cuore rivolto a Sara Piffer morta con l’orizzonte davanti in Trentino, non in una svolta critica del percorso -, a quella curva a gomito non segnalata a fianco della chiesa parrocchiale del piccolo borgo, già quella curva cieca a destra dove la strada si restringe, e dove un’auto che sale e un ciclista che scende potrebbero assolutamente  scontrarsi: se non ambedue massimamente prudenti, E non sorridersi l’un l’altro cordiali.
La strada non è mai amica fedele di un ci­clista, anche se il sole è di tutti, non solo per Stevie Wonder, e la via la vita ap­partiene anche a lui....
Pensavamo l’altro giorno, alla fatalità che serpeggia co­sì su un rettilineo di Mez­zacorona a Palù di Giovo, o in una strettoia muta in salita fra Valogno e Roccamonfina, Campania per fortuna almeno distante dalla città: e pur tuttavia con un pericolo sottile, il diaframma esile dei centimetri, conditio sine qua non.

Pensavamo, ricorreva il giorno stesso del Giorno della Me­moria, troppo tanto Sin ­ner troppo poca Piffer, e fra loro due in fondo solo un pa­io di valli trentine di di­stanza c’erano un tempo, e ci inerpicavamo così chilometro dopo chilometro sulla Shoah e su quella frase mo­nito di Li­liana Segre, «La Shoah verrà presto dimenticata», nel dubbio che l’assenza un domani dei suoi testimoni possa diluire l’impegno e la passione del mondo nel ri­spetto alla lezione del passato.

E ci tornava in mente strada facendo quanto Roccamon­fi­na, questa cittadina collinare alle pendici di un Vulcano e del Santuario della Madonna dei Lattani, abbia sofferto per la violenza disumana dei nazisti in ritirata da quei territori, dopo l’armistizio del settembre ’43. Con il sacrificio dei suoi mille civili uomini abili al lavoro, arrestati dai tedeschi allo sbando e de­portati sui carri bestiame in Ger­mania. Con il destino se­gnato per la gran parte di loro, verso i campi di concentramento di Birchenau e Da­chau...

E ci illuminava il tardo po­meriggio l’immagine di uno di loro, uno dei pochi superstiti che per tutti parlò sempre di quella storia, al rientro in Italia e a casa, a guerra finita. Si chiamava Andrea Mac­carone, quel reduce so­pravvissuto, e sarebbe diventato il medico condotto del paese, e il “suo” medico pri­mo ed assoluto sarebbe re­stato anche dopo il pensionamento, nei primi anni 2000. «Medico si rimane a vita», ci diceva. E sorrideva ammiccando così alla sua compagna fedele, quella “Legnano” in sella alla quale per decenni andava a visitare i suoi pazienti, anche nelle masserie sperdute di Gallo e Garofoli.
«La bicicletta non mi lascia mai solo, vedi, mi sento sicuro e forte con lei, altro che automobile», diceva sempre, e ci sembra di sentirlo anche da quando non c’è più,a raccontarci con emozione della Shoah e della bicicletta, ri­pensiamo a Sara Piffer, non più a Sinner, narrazione di umanità a vita, anche oltre la modestia della vita nostra. «E attento ai ciclisti, dottore caro, se fate al ritorno la strada di Valogno». Allora, come ora.

Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
È sempre stato un ragazzo misurato e lo è ancora oggi che è un uomo. Stefano Casagranda, classe 1973, buon corridore professionista per sette stagioni, con le maglie di Riso Scotti MG-Boys e Amica Chips, Alessio e Saeco, quattro vittorie...


Come annunciato nei giorni scorsi, in vista del Tour de France oggi c’è stato l’incontro della Soudal-Quick Step con la stampa. I riflettori erano puntati tutti su Remco Evenepoel, che ha spiegato le sue ambizioni per questa Grande Boycle che...


Amalie Dideriksen è la prima leader della Volta a Portugal feminina che oggi ha preso il via da Porto per raggiungere il traguardo di Esposende. La danese della Cofdis si è imposta in volata battendo la neozelandese Michaela Drummond (Arkea...


Sono 64 in totale i corridori che hanno vinto in carriera almeno una volta il Tour de France nelle 104 edizioni effettivamente assegnate, in rappresentanza di 15 nazioni. La Francia padrona di casa guida la classifica all-time con 36 affermazioni,...


L'UCI ha rivelato oggi i suoi programmi di lotta contro il doping e le frodi tecnologiche che attuerà per il prossimo Tour de France (5-27 luglio). Il programma antidoping completo dispiegato al Grand Tour di Francia sarà guidato dall'Agenzia Internazionale...


Nel vasto e affascinante mondo del ciclismo, ci sono vittorie che vanno oltre il mero risultato sportivo, assumendo il sapore di un riscatto, di un'affermazione personale contro ogni pronostico. Due di queste imprese, distanti nel tempo ma unite da un...


Tutto pronto per la randonnèe NOVE COLLI AL COLLE evento non competitivo che oggi scatterà domani, 3 luglio, alle ore 17.00 da Oggiono in provincia di Lecco. L'iniziativa, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza, è promosso dal Velo Club...


Egregio direttore, sono Gilberto Riaresi, un appassionato di ciclismo che segue, come secondo allenatore, una squadra giovanile lombarda della categoria allievi. Le scrivo questo messaggio perché vorrei partecipare al dibattito in corso sul suo giornale riguardo agli Swatt e...


E’ rimasto nella quieta di San Pellegrino Terme, la sua casa da sempre. Ivan Gotti è uguale a quando correva, nella gentilezza, nella timidezza, nella vita semplice. Lo incontri e ti racconta di sé, dei lavori in casa per sistemare...


Subito dopo il successo tricolore (il sesto in linea, il terzo consecutivo) Elisa Longo Borghini ha concesso una densa intervista alla nostra Giulia De Maio per raccontare ogni sfaccettatura della sua gioia per il risultato del weekend, compreso un enorme...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024