Gatti & Misfatti

COMPLIMENTI ALLA ZIA

di Cristiano Gatti

Èuna di noi, lo resterà per sempre, come tutti quelli che a vario titolo nel bicimondo hanno speso tempo, fatiche, passioni. Lei ci è rimasta tanti anni, si può dire sia entrata ragazzina e ne sia uscita nonna, dico come stagioni della vita, perché non mi risulta abbia nipoti discendenti. Gli stessi suoi ruoli so­no cambiati con le età, tanto che nessuno potrebbe mai ac­cusarla d’essere arrivata in ci­ma saltando molti passaggi e tagliando molte curve, davvero ha battuto alla grande il marciapiede (in senso buono, su, concediamoci ancora un po’ d’autoironia senza finire subito nelle gattabuie del sessismo) e a seguire ha salito tutti i gradini e i gradi del giornalismo televisivo. Parlo chiaramente di Alessandra De Stefano, per me La Zia.

Da qualche tempo ha lasciato del tutto le biciclette e si è trasferita a Parigi per curare la corrispondenza dalla Francia. Ca­sualmente le è ritoccato an­che lo sport, a cominciare dal­le Olimpiadi, ma non è più questo il pascolo che frequenta stabilmente. Ormai fa tut­to: politica, nera, cultura, co­lore. Io la seguo sui Tg e mi sbuca da tutte le parti. Senza farla lunga: sono qui come semplice italiano, come telespettatore medio, a dirle un pubblico, sentito, sincero Bra­va Zia. Ne avesse ancora, la Rai, di corrispondenti come lei.
Quando faceva la ciclista, personalmente non ho mai sopportato la sua deriva retorico-zuccherosa (da qui, La Zia), ma sì, quella visione idilliaca e incantata per cui tutti i ciclisti e tutti i frequentatori del ciclismo sono per definizione santi, martiri, eroi (magari io sono più sfortunato di lei, ma in tanti anni ho incontrato nell’ambiente persone eccezionali e incommensurabili teste di, come peraltro in tutti i campi della vita). Niente di tutto questo, adesso. Nella nuo­va vita, La Zia è una si­gnora giornalista. In pochi me­si ha già seppellito la Bot­te­ri, che per il solo fatto di essere andata su qualche fronte di guerra viene venduta co­me una seconda Fallaci (quello però caso mai è coraggio, o incoscienza, o vanità: non significa grande giornalismo). Tanto la Botteri faceva faccine e gesticolava per caricare le poche cose poverine di cui era capace, tanto La Zia è essenziale, sobria, concreta. Ha il dono della sintesi, della precisione, della sostanza. Non recita, informa. In poche pa­role, fa magnificamente il suo lavoro, senza concedere niente alla fuffa e al narcisismo personale, in netta controtendenza rispetto al telegiornalista tipo, più preoccupato di come apparire che di come informare. Certo, se proprio devo dire, anche alla Zia avrei da avanzare un paio di rilievi, ad esempio la voce troppo bassa per noi sordi di ultima generazione, ma anche un cer­to eccesso di serietà, ai li­miti del funereo (dai Zia, un sorriso ogni tanto, so che puoi farcela, non si ha la grazia di nascere napoletani mica per niente). Ma come si vede so­no rilievi piccoli, banali, marginali. La sostanza resta, e parla di una corrispondente e di una giornalista con i controfiocchi.

Sono i primi dell’anno nuovo, ancora non si corre o si corre poco, non mi è parso vero di scantonare un attimo dall’attualità per dedicare un pensiero a un fatto e a un personaggio laterali. Però attenzione: i complimenti alla Zia non sono poi così estranei al tema. È un modo per dire che il ciclismo, ancora una volta, si conferma formidabile palestra non solo per chi pedala, ma anche per chi scrive e racconta. Non sto qui a fare l’elenco dei giornalisti che hanno inzuppato il biscotto nel settore, ormai è storia e cultura del nostro paese. È solo per dire che uno sport di vera umanità, uno sport fatto anche di storia, architettura, geografia, politica, enogastronomia, arte, ec­cetera, inevitabilmente diventa master ideale per crescere e formare ottimi giornalisti. Almeno quelli che abbiano occhi per vedere e orecchie per sentire, magari sollevando lo sguardo dal pignone e dal watt. La Zia è l'ultimo risultato di questo grandioso laboratorio sociale e professionale. Brava lei a non avere sprecato il suo tempo, ad avere sfruttato l’occasione. Mi viene da dire che lì, a Pa­rigi, abbia davvero trovato il suo posto nel mondo. E noi italiani, una volta tanto, non dobbiamo vergognarci dei corrispondenti che solitamente mandiamo in giro. Con quello che ci costano, tra pa­rentesi.

Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Questa sera andrà in scena l’ultimo ballo di Elia Viviani, il campione azzurro che nei suoi anni da professionista ha ottenuto 90 vittorie. Il  veneto ha scelto la Zesdaagse per chiudere la sua carriera. La Sei Giorni di Gand, l’iconico...


Si avvicina l'appuntamento con La Notte degli Oscar, che segna la conclusione ideale della stagione 2025 e traghetta verso una nuova avventura. Di scena ci saranno, come sempre, i migliori atleti dell'anno in ogni categoria: ve ne presentiamo uno al...


Sono stati 61 in totale i ciclisti italiani al via dei Grandi Giri corsi nel 2025, cinque in più rispetto alla scorsa stagione. Tra loro, 15 ne hanno disputati due. Nelle classifiche generali, i migliori piazzamenti sono stati la quinta...


Hayley Preen, nuova campionessa africana di ciclismo su strada, racconta con il proprio excursus sportivo una storia di multidisciplinarietà. E mica solo a pedali, anche se quando si parla del Sudafrica il mix tra attività di stradista, gravel e mtb...


Si è svolta ieri la “Festa del ciclismo bresciano”: il Comitato Provinciale di Brescia, organizzatore della cerimonia, ha celebrato la stagione 2025 dei propri campioni. Teatro della manifestazione l’Auditorium Capretti presso l’Istituto Artigianelli, nel cuore di Brescia.  A fare gli...


Il ‘colpo di mercato’ più interessante di questo lungo periodo autunnale l’ha messo a segno il team Isolmant - Premac - Vittoria. La compagine orobica, presieduta da Nadia Baldi, si è assicurata le prestazioni di Chantal Pegolo, senza dubbio uno...


Tra gli ulivi della collina ai piedi di Monte Morello nel comune di Sesto Fiorentino, presso il Monastero dei Padri Carmelitani di Santa Lucia alla Castellina, sede del Centro Spirituale del Ciclismo nazionale, è prevista questa mattina la cerimonia della...


La Valle di Lanzo ha accolto l’atto conclusivo del Giro delle Regioni Ciclocross con uno scenario che resterà impresso nella memoria di tutti gli appassionati. Dopo la conferenza stampa di ieri, che aveva anticipato le attese e sottolineato il valore...


"Sono passati ormai più di 10 mesi dal Campionato Italiano di Ciclocross organizzato dall'ASD Sportivi del Ponte di Fae' di Oderzo ed è già tempo di scaldare i motori perché il prossimo 14 dicembre si annuncia il gradito ritorno del...


Triplo impegno domenica 23 novembre per l’Ale Colnago Team. Elisa Bianchi e Nicole Azzetti (Juniores 2° anno) saranno al via con la casacca azzurra della nazionale alla prova di Coppa del Mondo a Tabor in Repubblica Ceca. In Piemonte, a San Francesco...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024