Non conosciamo le qualità di Pat Mc Quaid, successore di Hein Verbruggen al timone dell’Uci. Nè quali fossero le virtù dei due sconfitti: Moreno e Singh. E francamente non sappiamo cosa sarà il confermato circuito Pro Tour. O come saranno i Grandi Giri. E come evolverà in specie il Tour.
Sappiamo però di certo che la vicenda di Lance Armstrong e della sua tanto decantata positività all’Epo nel Tour ’99 resta un vertice difficilmente superabile del cattivo gusto e della ipocrisia, applicate alle/dalle strutture sportive ed affini. Pur a fronte del vituperio di quanti (giustamente) professano le ragioni sacre dell’antidoping, noi restiamo assolutamente nauseati e sconcertati al cospetto di una miscela di siffatta volgarità, modestia e squallore umano.
Tra Uci, Wada, Chatenay Malabry e la celebre - autorevole come Le Monde che dava porto franco ai reduci transalpini di Lotta Continua e delle BR? - L’Equipe, noi continuiamo sinceramente a preferire il condannato Armstrong, vincitore di sette Tour de France.
Sia pure, invece del selz, aggiustato con una spruzzata di Epo - vogliamo essere provocatori fino in fondo -, quando ci sono in giro a gridare le loro scandalose verità politici in cerca di gloria, come il presidente della WADA Richard Pound, o a dettare lezioni di scienza laboratori deontologicamente almeno impreparati, come quello parigino di Chatenay Malabry.
Miseria e nobiltà... Già. Con una farsa incentrata proprio su quella Uci, forse nello specifico la meno colpevole delle istituzioni, che per mano del suo antico dottor Leon Schattenberg offre ingenuamente al cronista di assalto Damien Ressiot - che si qualifica addirittura come autorizzato dallo stesso Armstrong ad accedere al codice dei suoi pregressi esami antidoping... - l’interfacie numerica segreta da proporre poi al Laboratorio di Chatenay Malabry, per incrociarla sui campioni di urine del ’99. «Eseguiti e conservati solo a scopo di ricerca scientifica». Muy bien, nell’ottica eclatante dello scippo, della stangata: o, alla Jean Gabin, del rififi! Totalmente censurabile. O alieni noi, da questo procedere capzioso.
Nasceva così, in una prassi da inseminazione artificiale, con tanti saluti francofoni a quel segreto professionale medico che andrebbe sempre onorato, tanto dai preparatori del doping quanto dai Laboratori dell’antidoping, ed alla faccia della più elementare correttezza personale, lo scoop del doping ematico di Lance Armstrong !
Senza possibilità alcuna di difesa dell’atleta, in una visione giacobina e sommaria - perché non si trattava di Virenque, o di Jalabert, ovviamente - della giustizia sportiva. La stessa che, a suo tempo, seppe tenere in carcere il povero Eric Rjickaert, il medico della Festina, malato di cancro, per tre mesi. O il tetragono Cees Priem, direttore sportivo della TVM, per qualche settimana in più... Manco fossero camorristi di Scampìa.
Non sappiamo come sarà il nuovo presidente dell’Uci, dicevamo. Anche alla luce delle denunce sui brogli elettorali pro-Verbruggen che sempre L’Equipe - in un gioco delle parti - ha riportato con tanta sospetta solerzia, in specie sul versante dei delegati africani: qualche giorno prima delle votazioni, come è ovvio.
Ed intuiamo sempre di meno i nuovi onesti, tra presidenti, ciclisti e team manager. Al pensiero, poniamo, di un Santos Gonzalez che può dichiarare di essere stato fermato dalla sua squadra - la purtroppo famigerata Phonak - non per motivi «fisici», ma solo per consentire loro una pretestuosa rescissione del contratto.
E quando Martin Perdiguero, suo compagno ed amico, in fuga alla Vuelta, sceglie di ritirarsi di punto in bianco: per alimentare la polemica, in segno di solidarietà.
Non sappiamo cosa farà, urbi et orbi, Pat Mc Quaid, il nuovo presidente dell’Uci. Ma in punta di penna è il caso di fargli, in un siffatto contesto di arsenico e nuovi merletti, e l’aggravio inatteso di una stampa malinconicamente scaduta, un augurio di caratura granitica.
Tra miseria vera e nobiltà fittizia, vorremmo almeno che spuntasse una minima «’vrenzola» di decenza.
Gian Paolo Porreca,
napoletano, docente universitario
di chirurgia cardio-vascolare,
editorialista de “Il Mattino”
Come di consueto, una volta conclusi gli impegni ufficiali e messe a tutti gli effetti alle spalle le fatiche di un’annata lunga e dispendiosa, a novembre arriva il momento, oltre che dei primi ritiri conoscitivi in seno alle varie...
Non si conosce ancora la data della presentazione ufficiale, ma si susseguono le indiscrezioni sul percorso del prossimo Giro d’Italia. E ad affascinare, come è naturale che sia, sono soprattutto le tappe di montagna. Una delle frazioni più attese sarà...
Tutti dal “toro di Scandicci”, per una piccola grande rimpatriata. Un'improvvisata così tanto per fare e la promessa di ritrovarsi, magari tra un po', con tutti gli ex Saeco, con tutti quei fantastici ragazzi che hanno attraversato il mondo in...
La Cofidis annovera per le prossime due stagioni il ventiduenne scalatore italiano Edoardo Zamperini. Campione italiano Under 23 nel 2024, Zamperini ha militato in questa stagione nella formnazione Devo della Arkea B&B Hotels disputando anche diverse corse con il team...
Le 36 corse World Tour disputate in stagione hanno prodotto, complessivamente, 175 vittorie individuali, considerando gli ordini d’arrivo delle prove in linea (21), i risultati delle singole frazioni (139) e le classifiche finali delle gare a tappe (15). Sono stati...
Dopo aver annunciato 8 ingaggi nelle scorse settimane e 5 rinnovi l’altroieri, il Team Polti VisitMalta comunica oggi il prolungamento contrattuale di 4 esperti corridori italiani: si completa così un roster da 24 atleti. Firma fino al 2027 per Mirco Maestri, che festeggia i...
Quest’anno ha segnato il ritorno alle corse su strada di Pauline Ferrand-Prévot e, conclusa la stagione, la regina del ciclismo francese ha tracciato il bilancio del suo 2025 concedendo un’intervista ai colleghi di Marca. Qui di seguito i temi principali...
Dopo qualche anno di pausa, Colnago è pronta tornare in pista. Al Lee Valley Velodrome di Londra l’azienda milanese ha presentato la sua nuova creatura, la T1Rs, in configurazione Endurance/Sprint oppure da Inseguimento-TT, pronta a sfrecciare in ogni velodromo, a...
Un vero e proprio restyling, per affrontare nuove sfide, sempre più stimolanti, come da DNA di Federico Zecchetto, uomo schietto e diretto, poco incline a parlare, ma a fare. Quindi, si continua a fare, ma con una squadra nuova, profondamente...
"Il paradigma dell'alimentazione nel ciclismo per fortuna è cambiato rispetto a quando si pensava più che altro a trasportare sulla bici un corpo più leggero possibile. Quando si è capito che gli standard di allenamento erano di dominio di tutti...
TBRADIO
-
00:00
00:00
SONDAGGIO
OSCAR TUTTOBICI 2025. SCEGLIETE IL MIGLIOR TECNICO ITALIANO DELL'ANNO