Scripta manent

La favola di Maddaloni

di Gian Paolo Porreca

Non sappiamo se di anni di solitudine ne avremo altri 100, oltre quel­li che andiamo da tem­po incommensurabile accumulando vivendo con il disagio di una spora.
Ma questi «100 anni di ciclismo a Maddaloni» di Angelo Letizia e Amedeo Marzaioli - PPG editore, Maddaloni, pag. 130, 10 euro - che po­tre­te dai primi di febbraio trovare o richiedere in libreria, sono l’unico plausibile elisir di lunga vita che sentimentalmente riconosciamo. (E il cui antidoto teniamo se­greto).

Un secolo di biciclette, in una cittadina del Sud, Terra di Lavoro, prima e più che Campania e Terra dei Fuochi, indenne dalla Grande Città di ma­re/male... E mica volete che sia modesto tutto questo do­cumentario, questo album, parole giuste oltre 150 foto che sono pensieri, che si pro­pone, quando invece es­so si erge infinitamente a spaccato locale sociale e culturale - civile in assoluto, molto prima che sportivo - di un microcosmo, come è stato in Italia, a cavallo dei tempi della Guerra una e dei dopoguerra due - un sand­wich -, la rivoluzione e il fu­turo rappresentati dal ciclismo.
Maddaloni, ed è casa nostra, e guai a non fare leggere questo libro a scuola solo perché vi si nomina la parola “podestà”, o l’aggettivo “littorio”, e lo ribadiamo noi uo­mini di una sinistra non destra...

Maddaloni, per mano di Angelo Letizia e Angelo Marzaioli, che non hanno bisogno certo del nostro contributo per essere in tandem i Primi Cit­tadini di questo comune, nar­ra qui una sua epica ro­mantica ed edificante, grazie dunque alla liberatoria equa del ciclismo.
Fortemente ignoranti, ci sia­mo noi re-innamorati del Giro dei Tre Mari del suo esordio, 1920, e di Pasquale Fornara nel suo remake, 1949, e di un velodromo Cap­puccini dove andava in onda come un Disco per l’Estate il refrain Giovinezza, 1930, nella chiave di una straordinaria ricerca di archivio e ritagli di giornale, in­cantevoli emeroteche, e dove fra un maddalonese Bove e un volitivo Nisci gareggiavano Girardengo e Binda. Di­ciamo, a tutta pagina, non lo leggerete sul quotidiano di domani, ma su quello di sem­pre, Costante Girar­den­go e Alfredo Binda, mica un Ronaldo, sia pure Cristiano, in campo. Già, quel Binda che non correva al Giro, perché considerato troppo forte per chiunque avversario, ma che a Maddaloni nel 1930, era il Gran Signore.
100 anni di ciclismo a Mad­daloni, 1920 - 2020, e che bel­le immagini recuperate di bici senza il doppio plateaux in questo testo, e quali dinastie familiari che si inseguono prima di procedere a brac­cetto, paghe del confron­to e del tempo - San­to­na­staso, Delli Paoli, Carfora, Di Nuzzo, Renga, Liguori..., e quanto coraggio infine nell’approdo agli ultimi de­cenni, i più difficili, i più acri, un destino ancora in sella, o nel divenire estremo di una bicicletta.

E la traslazione moderna del ciclismo, qui a Mad­da­loni, e in queste pagine, recita a tutta voce la saga dei Marzaioli, una Chan­son de Geste nella quale è superfluo ogni crisma di scudetto, tan­to ne è ideale il carisma, dal capostipite Do­menico ad Al­berto, ad Ame­deo, ad En­zo, così come la certosina let­terale passione dei Letizia, così come - ed è assolutamente religioso no­minarlo ultimo - la passione laboriosa, il ciclismo applicato all’opera, di don Salvatore D’An­gelo, e il suo Villaggio dei Ragazzi.

100 anni di ciclismo a Maddaloni, e vi ritroverete certo la modernità del Giro e della Tirreno - Adriatico, di Moser, Hinault, Rominger, Petacchi et alii, Moreni e Cipollini bagnati e inclusi, fino al felice Giro in Rosa del 2020, con lo sprint della Kopecky e la Van Vleu­ten ferita: e via, concediamocela alla fine di un dettato così platonico l’inserimento di questa parola agonistica, «sprint». Ma resti ben chiaro l’incipit di questo nostro pensiero.
L’ieri, l’altro ieri, di questa storia dovrete leggerlo, per comprendere in fondo questa lezione di umanità coniugata allo sport, fino a domani.
Fino a dopodomani, per gua­dagnare, senza temere un secolo altro di solitudine, una soave compagnia di cuo­re.

Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
La penultima gara dei Campionati Europei Ciclocross di Middelkerke (chiudono la rassegna gli Elite) esalta la 21enne olandese Leonie Bentveld che conquista il titolo riservato alla categoria donne under 23. L'atleta di Burgum nella provincia della Frisia a nord-est dei...


Un campione che non si è mai tirato indietro e anche ieri sera ha dedicato parte del suo tempo per promuovere il ciclismo e per sensibilizzarne la pratica. «La bicicletta ci insegna a stare in equilibrio, anche giù dalla bicicletta....


Per i ragazzi dello Swatt Club la stagione su strada non è ancora finita e le soddisfazioni continuano. Impegnata in Giappone nella trentaquattresima edizione del Tour de Okinawa, la formazione di patron Carlo Beretta è salita sul podio grazie a...


Doppietta azzurra nel Campionato Europeo Ciclocross Juniores maschile che si è appena concluso a Middelkerke, in Belgio. Ha vinto il titolo Filippo Grigolini davanti a Patrik Pezzo Rosola (argento). Un trionfo tutto italiano dopo la splendida vittoria di Mattia Agostinacchio...


Jonas Vingegaard ha vinto il Criterium di Saitama, organizzato da Aso e targato Tour de France, nonostante una caduta che lo ha visto coinvolto nella parte iniziale della prova. La gara è stata condizionata da una caduta nelle prime fasi:...


Il Team Fabiana Luperini proseguirà il suo impegno con il settore di giovanile femminile anche nella stagione 2026 ma non mancano le novità nella società con nuovi dirigenti e progetti futuri. Intanto il Team che ha nell’ex campionessa pisana del...


È l’Asia il filo conduttore delle ultime fatiche agonistiche e non di Jonathan Milan in questo 2025. Dopo aver concluso ufficialmente infatti il proprio programma di gare alla Japan Cup, lo sprinter friulano è tornato in Oriente per disputare...


Middelkerke in questi giorni è la capitale del ciclocross e oggi chiude il suo impegno europeo. La località balneare che ha ospitato diverse volte una tappa del Superprestige, propone un percorso completamente diverso rispetto a quello che vedremo a febbraio...


Fabio Segatta ha avuto la possibilità di mostrare il suo talento contro avversari di livello e in corse di livello come la Junioren Rundfahrt in Austria (quinto), il Giro del Friuli a tappe (quarto), l’internazionale Coppa Montes (quarto), L’Eroica e...


Oggigiorno la sicurezza per chi pedala è una priorità, sia in ambito sportivo che su strada durante tutti gli spostamenti urbani e non, ma una cosa è certa, sulle nostre strade troppi adulti e bambini non utilizzano ancora il casco. Detto...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024