Gatti & Misfatti

I pecoroni

di Cristiano Gatti

Sono totalmente d’accordo con Carmine Ca­stel­lano, il glorioso patron di tanti bei Giri: la lugubre giornata di Morbegno 2020 non deve essere dimenticata. Né in fretta, né a gioco lungo, né mai. Dimenticare, anzi ri­muo­vere sbrigativamente na­scondendo tutto sotto il tappeto, sarebbe un errore ugualmente grave. Dobbiamo farcene una ragione: la rivolta di quel giorno resta un sinistro precedente, altro che pagina nera da voltare al più presto. E allora è meglio ricordarcela mol­to bene, a lungo, sempre. Perché mai il Giro aveva subito uno sfregio simile. E mai più dovrà riceverne.

Saltiamo pure tutte le ragioni contro o a favore. La protesta in sé, a bocce ferme, non interessa più. Da mandare a memoria sono i tempi, i modi, gli atteggiamenti. Quelli restano, quelli ri­schiano di riemergere alla prossima occasione, lanciando nuo­ve mattonate sull’instabile equilibrio del ciclismo moderno.

Tanto per cominciare, di quel giorno io salverei soltanto Adam Hansen, il così definito caporivolta, l’agit-prop che ha scatenato il fi­nimondo. Voglio dirlo apertamente, a costo di prendermi me­tà dei pomodori che s’è pre­so lui: lo trovo comunque mol­to rispettabile. Non sto a farla lunga: un uomo può sbagliare, può imbarcarsi in imprese farlocche, ma se ci mette la faccia, se agisce in prima persona, sen­za comodi schermi e facili scaricabarili, quell’uomo comunque io lo rispetto. A prescindere, co­me diceva Totò. Mille volte me­glio un nemico leale, identificabile, alla luce del sole, che un ne­mico viscido, sfuggente, vi­gliacco. Mille volte meglio.

Detto questo, ancora og­gi sono convinto che Hansen abbia dato il via a un’iniziativa farneticante. Se il problema sollevato non rientra nel protocollo Uci, che giustamente prevede le fermate delle gare, deve valere sempre e solo una regola: chi non se la sente, chi non ce la fa, si ritira. Punto. Se salta questo comandamento, salta l’intera religione. Se saltano questi fondamentali costituzionali, si arriva dritti al percorso personalizzato, im­provvisato sui due piedi. Si va quando, come, dove pare agli umori del gruppo. Chiun­que è in grado di capire: non funziona. Non può funzionare. E se qualcuno si alza una mattina in vena di ricatti, caro di­rettore Vegni, non si comincia nemmeno la trattativa. Trattare è già cedere. La risposta è una sola: ci si vede sulla linea del via. Chi c’è, c’è, chi non c’è si rechi al più vicino aeroporto. Il ciclismo non si piega alle lune di nessuno, tanto meno im­prov­visate sui due piedi, senza i margini per fare le cose come si deve. Punto e a capo.

A capo, nel nuovo capoverso, ci deve per forza stare però la questione forse più desolante di tutte, se possibile anche più desolante dello stesso sfregio alla tappa e al Giro intero: quel gruppo in coda agli Hansen, a testa bassa, senza sapere perché, o senza il coraggio minimo per prendere le distanze. Pecoroni di un greg­ge senza  bussola, capaci so­lo di andare dove ordina il ca­po­bastone.

Nessuno può andare or­goglioso di quel giorno. Non quelli che si sono adeguati “per senso di ap­partenenza alla categoria”, perché comunque quando la categoria va a buttarsi nel burrone, è le­cito anche fermarsi un passo pri­ma. Ma ancora peggio, mol­to peggio, ne escono quelli che addirittura dicono - sinceramente o ipocritamente - “non ne sapevo niente, non ho capito perché”, però puntualmente si sono accodati al branco. Non ho nessun dubbio: mille volte più rispettabili gli Hansen, di questi qui. Troppo facile na­scon­dersi sempre dietro al paravento del non so niente, ma mi adeguo. E qui siamo a un problema enorme, non solo del ci­clismo, neppure nuovo, in fon­do lo stesso che già si vedeva nel Ventennio, quando folle enormi stavano sotto al balcone, salvo poi non trovare più un fascista a guerra finita, esclusi i fedelissimi a schiena dritta e a petto in fuori. Re­stando alle cose del ciclismo, parlo dello squallido costume per cui alla fine non si sa mai chi e perché abbia compiuto una certa azione, in un festival di scaricabarile e di gente che si nasconde da mettere tristezza.

Volendo cogliere un insegnamento dalla turpe giornata di Morbegno, io coglierei proprio questo. Sa­rebbe l’occasione giusta perchè l’Associazione dei corridori, ma in fondo anche gli stessi ma­nager delle squadre, istituissero dei corsi di aggiornamento non solo sui watt e sull’alimentazione, ma anche su quella forza ag­giunta che è la responsabilità. Dice niente questa pa­rola? Io non so se i motivatori parlino di questo ai ragazzi, non so neppure se ne siano all’altezza. Ma è ora che assieme all’atleta cresca anche l’uomo, che oltre ai muscoli cresca anche lo spirito, perché poi ci si ritrovi ad affrontare le questioni - giuste o sbagliate non im­porta - con il minimo sindacale di partecipazione attiva. E di semplice co­raggio.
Stare sempre nel branco è certo più comodo, ma è anche infinitamente più umiliante. Nel giorno in cui crolla tutto, non se ne può uscire dicendo io non so niente, non ho sentito niente, non ho visto niente. Bi­sogna alzare la testa. Bisogna usarla. Altri­men­ti poi è inutile partire con i piagnistei e i vittimismi. E qui chiudo facendo un passo indietro. Meglio la­sciare la sce­na a una frase di Se­neca, che sugli uo­mini la sapeva lunga: chi striscia tutta la vi­ta, non può lamentarsi se prima o poi viene schiacciato.

Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Eddy Merckx si è fratturato l'anca cadendo durante un'uscita in bicicletta., ora è ricoverato in ospedale in attesa di essere sottoposto ad intervento chirurgico. Il grande campione, che ha 79 anni, è caduto intorno alle 13.20 lungo le strade di...


Pinarello è lieta di confermare che Tom Pidcock continuerà a guidare e a sviluppare le sue bici fuoristrada di punta per i prossimi tre anni, dopo il suo passaggio da INEOS Grenadiers al Q36.5 Pro Cycling Team.Pidcock ha raccolto grandi...


Pensare per i piedi, che non significa pensare male, anzi. Diciamo pure pensare per i piedi e non solo. La Sidi di Davide Rossetti, ceo dal 25 ottobre 2022, è un laboratorio del pensiero, una fabbrica di progettualità che non...


Un’azienda in piena evoluzione, tante le novità in casa Sidi, alcune ce le illustra Massimiliano Mirabella, head of marketing & e-commerce dell’azienda veneta.Da dove cominciamo?«Direi dall’avventura, quindi dalla scarpa Physis».A lei la parola.«Physis è stata progettata per offrire tutta la...


La Soudal Quick Step è tornata in Spagna questa settimana per il primo ritiro dell'inverno, con lo splendido Suitopia Sol y Mar Hotel che fungerà da quartier generale della squadra tra il 9 e il 20 dicembre.Un totale di 29...


Maxim Van Gils correrà con la maglia dlela Red Bull - BORA - hansgrohe nelle prossime tre stagioni: è il nono nuovo acquisto per l'UCI WorldTeam tedesco che ha conputo una profonbda rivoluzione del proprio organico.Con Maxim Van Gils, Red...


Sull’onda della storica stagione 2024 con 30 vittorie, DECATHLON, naming sponsor dall’anno scorso, e AG2R LA MONDIALE, partner storico della squadra, continueranno a unire le loro forze per la stagione 2025. Radicata nei valori condivisi della solidarietà e della prossimità,...


Colnago presenta la Y1Rs, una bicicletta progettata per ridefinire l'aerodinamica nel ciclismo professionistico. Sviluppata in stretta collaborazione con il Politecnico di Milano e la Khalifa University di Abu Dhabi,  la Y1Rs rappresenta un balzo in avanti a livello di design e di...


Il mondo del ciclocross sta dimostrando affetto alla Sardegna e a Filippo Pozzato dopo la cancellazione della tappa di ciclocross di Cabras. Quella che doveva essere una festa dello sport, si è trasformata in una giornata grigia, con quel vento...


La VF Group Bardiani-CSF Faizanè sarà in ritiro ad Altea, in Spagna, da oggi fino a domenica 22 dicembre per iniziare a preparare la prossima stagione. Dei 23 atleti che compongono il roster 2025, quattro mancheranno solo nei primi giorni...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024