Gatti & Misfatti

ELDORADO

di Cristiano Gatti

È passato qualche anno, sinceramente fatico a ri­cordare chi me lo disse, ma ricordo perfettamente cosa mi disse: non c’è storia, pochi anni ancora e il Giro di California ucciderà il Giro d’Italia. Sicuro come la morte. Basta con il vecchiume italiota, il nuovo Eldorado è là, dove l’organizzazione è wow e girano dollaroni nel ventilatore.

Io, che sono un tipo im­pres­sionabile, soprattutto quando il profeta fa previsioni sulle cose che mi stanno a cuore, mi ritrovai all’epoca piuttosto depresso. An­che perché, giusto dirlo, il pro­feta non parlava del tutto a vanvera, solo sulla base di proprie ispirazioni del mo­men­to: nella realtà, molte squa­dre e molti campioni avevano rapidamente imparato la strada, imboccando il primo svincolo dal Giro per imboccare la superstrada verso la Ca­lifornia. Stava lentamente consolidandosi un terribile luo­go comune: Giro obsoleto, California moderno e futuribile. E tanti soldi, soprattutto tanti soldi: in Europa s’è già munto tutto, hai voglia se si comincia a mungere l’Ame­ri­ca che mercato si spalanca.

Alle volte, le previsioni sicure. Nelle ultime settimane abbiamo let­to la ferale necrologia, che qui copio e incollo: “Niente Amgen Tour of California nel 2020. Inizialmente previsto nella settimana tra il 10 e il 16 maggio, alcune difficoltà economiche hanno costretto gli organizzatori a prendere la drastica decisione di annullare l’edizione del prossimo an­no, con la speranza di tornare poi nel 2021. La corsa californiana, nata nel 2006, è senza dubbio quella con il pedigree più importante tra gli appuntamenti statunitensi, dal 2017 nel WorldTour, e la notizia rappresenta un doppio colpo basso, visto che anche le don­ne potevano contare su una corsa di tre giorni nello stesso periodo”. A seguire, l’immancabile e laconico commento del titolare: “Organizzare la corsa è diventato più complicato ogni anno - spiega Kri­stin Klein, presidente della Am­g­en Tour of California -. È una decisione davvero difficile da prendere, ma le richieste economiche sono cambiate rispetto a quando abbiamo iniziato 14 anni fa. Valute­remo ogni aspetto dell’evento per cercare una soluzione che possa rilanciarlo in futuro”.

Sembra di sentire un qualsiasi organizzatore di antiche e gloriose corse italiane, uno dei tanti costretti a calare la saracinesca dopo annate di disperazione. Qui però siamo di fronte al nuovo e al moderno che certissimamente nell’arco di poco tempo avrebbe spazzato via il nostro Giro, svuotandolo di campioni, di prestigio, di interesse. E come no: eccolo qui il trionfale realizzarsi del­la facile profezia. In Cali­for­nia si chiude in fretta e furia, dall’Eldorado si torna con la sabbia e la segatura al posto dell’oro. Da quest’altra parte, nel continente vecchio, superato e bolso, mi pare si possa parlare di un Giro in buona salute, colorito roseo, ancora capace di fare egregiamente e decorosamente il suo porco la­voro di seconda corsa al mon­do. O magari vedo male io?

Al momento di apprendere il fosco epilogo dell’epopea californiana, i meno ingenui, o i più ci­nici, degli appassionati si so­no affrettati a fare due più due: ecco, adesso si spiega perché Sagan, improvvisamente folgorato sulla via di Milano, ha deciso di venire finalmente al Giro. Terminata la pacchia californiana, che per anni gli ha fruttato vittorie e denari, non gli è rimasto che ripiegare sull’usato sicuro. Lo confesso: è una lettura un po’ carogna della faccenda, ma non sono riuscito ad evitarla neppure io. Certo, se è solo una coincidenza, è una coincidenza ben strana. Se non lo è, serve almeno come simpatica morale della storia. Più o meno, così messa: prima di dare per scontato che il nuovo spazza sempre via velocemente la storia e la tradizione, andiamoci piano. Se il Giro, con esso il Tour e le Monumentali, è ancora qui dopo un secolo ad attirare passioni, un motivo ci sarà. Tra i possibili, io ne ho uno mio: i soldi, per quanto essenziali, non sono ancora tutto, nella vita. Non sempre.

Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
L'Abruzzo è nella storia del Giro d'Italia sin dalla prima edizione, 1909. Il 16 maggio fu arrivo della seconda tappa a Chieti, vinta in volata del piemontese Cuniolo. Due giorni più tardi, il 18, la partenza di nuovo da Chieti...


Per Giacomo Villa sta per iniziare un’avventura tutta nuova in salsa italo messicana, dall’anno prossimo vestirà infatti i colori della Petrolike e proverà a ripartire dopo una stagione estremamente complicata. Il ventitreenne di Monticello Brianza è uno delle “vittime” del...


L’unione fa la forza, si suol dire da sempre. E così due realtà del ciclismo giovanile, una bresciana di Castrezzato, l’altra milanese di Senago, hanno deciso di unire le proprie forze e creare una formazione in grado di lasciare il...


"Sono felice di annunciarvi che il nostro staff è al lavoro per far si che nel 2027 la Bassano - Monte Grappa sia inserita nel calendario UCI internazionale". E' con queste parole che, nel corso della cena di ringraziamento ai...


In arrivo un altro fine settimana molto impegnativo per l’Ale Colnago Team che sarà di scena in Sardegna e in Veneto. Domenica 7 dicembre si disputerà la terza prova di Coppa del Mondo di ciclocross, stavolta si gareggia in Italia,...


La Colnago Y1Rs “naked black” di Tadej Pogačar, utilizzata durante l’iconica tappa del Mont Ventoux al Tour de France 2025, è stata venduta all’asta per 190.500, 00 USD (circa 163.500, 00 €), diventando la bicicletta commerciale più costosa mai venduta....


Domani sabato 6 dicembre con inizio alle ore 11 si svolgerà presso via Enrico Berlinguer (angolo Piazzale del Museo a Prato) la cerimonia con intitolazione del tratto pratese della ciclovia Prato-Firenze a Giovanni Iannelli, il giovane ciclista pratese morto a...


La VF Group Bardiani-CSF Faizanè si prepara a dare il via ufficiale alla nuova stagione con il Training Camp Cetilar® Nutrition, in programma dal 7 al 12 dicembre a Viareggio, dove la squadra alloggerà per tutta la settimana....


La INEOS Grenadiers porta ufficialmente a 27 il numero di corridori sotto contratto per la prossima stagione annunciando, in una volta sola, il prolungamento di ben cinque suoi elementi: Michal Kwiatkowski, Brandon Rivera, Ben Swift, Kim Heiduk e Lucas...


L’Alpecin di Mathieu van der Poel e Jasper Philipsen e la Fenix di Puck Pieterse e Charlotte Kool si apprestano a cambiar nome: dal primo gennaio infatti, in virtù della partnership siglata con il marchio canadese Premier Tech, le...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024