Il più fulminante è sulla boxe. “Il pugile, barcollando, va all’angolo. Crolla sullo sgabello. L’occhio sinistro è chiuso causa ematoma grosso come un melone maturo. Con l’occhio destro guarda il suo secondo e gli domanda: ‘Come vado?’, Il secondo lo osserva, poi indica l’avversario e risponde: ‘Se l’ammazzi, fai pari’”. Il racconto (ma lui lo definiva, modestamente, “barzelletta”) è di Beppe Viola e dà il titolo a un libro che ho scritto con Giorgio Terruzzi.
Il più leggero è sul ciclismo. Comincia con “un triciclo, gli sto paffutamente sopra in una foto in bianco e nero, e credo fosse rosso, ma non me lo ricordo”. Continua con la prima bici: “Una Bottecchia blu con la scritta in color oro. A scuola (Brugherio) ci andavo a piedi. La bici serviva per le prime sfide tra amici e per andare in campagna”. Fino alla terza: “La Taunus era il mio unico mezzo di locomozione e la consideravo una brava bestia”. Ma… “Per farla corta, partecipai al ‘Gambero’, un programma radiofonico presentato da Enzo Tortora, sbagliai una sola risposta, vinsi cinquecentomila lire in gettoni d’oro, li cambiai in banca e mi comprai una Cinquecento blu”. Racconto firmato da Gianni Mura e pubblicato da Ediciclo nella raccolta “La mia prima bicicletta”.
Lo sport si racconta. E il racconto è una storia fulminante come quella di boxe di Beppe Viola o leggera come quella di biciclette di Gianni Mura, può essere lunga o breve, inventata o realistica, un dialogo o un sogno, una cronaca o una fantasia. Lo sport sembra nato per essere raccontato. Quella volta che Claudio Bisio girava il film “Asini”, sul rugby, ambientato a Milano sponda Asr, e raccontava – appunto – che dopo un allenamento erano andati tutti in una birreria di viale Lombardia, il primo allenamento di rugby della sua vita, e aveva ordinato una birra, piccola, aveva aggiunto, e fu lì che i compagni di squadra si bloccarono tutti in un silenzio improvviso, e pensare che fino a quel momento lo avevano accolto benissimo.
Tutto questo per introdurre una lodevole iniziativa della Biblioteca dello sport Nerio Marabini. E’ la terza edizione di “Racconta lo sport”, un concorso riservato a due categorie, fino a 15 e fino a 19 anni. Primo premio Nerio Marabini ai due migliori testi; secondo premio Bice Marabini; secondo premio Roberto Pelucchi; secondo premio Marco Campana; premio Telmotor per lo sport paralimpico; premio Fairplay Panathlon International Lombardia; e premio speciale Bolis edizioni. Il regolamento completo è sul sito www.bibliotecasportiva.com. La consegna scade il 31 gennaio.
E ricordatevi, ragazze e ragazzi, come ha scritto Alessandro Baricco nel lungo racconto “Novecento”: “Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia, e qualcuno a cui raccontarla”.
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