Lo sbarco in Normandia (nome in codice operazione Neptune) fu una delle più grandi invasioni anfibie della storia, messa in atto dalle forze alleate durante la seconda guerra mondiale per aprire un secondo fronte in Europa, dirigersi verso la Germania nazista e allo stesso tempo alleggerire il fronte orientale, sul quale da tre anni l'Armata Rossa stava sostenendo un aspro confronto contro i tedeschi.
Dopo un pranzo leggero a Saint-Lô (abbiamo provato le ostriche tipiche di questa zona, ndr) e quattro chiacchiere con Edouard Valere, Marketing Manager del Normandy Tourist Board, che ci ha confermato il fermento per l'imminente partenza del Tour da queste zone inforchiamo le nostre bici per affrontare la tappa successiva da Carentan a Utah Beach. Nonostante il forte vento, rigorosamente contro (o forse siamo noi fuori forma?!), la pedalata è piacevole tra campi fioriti e bestiame di ogni genere, con una evidente predominanza per le mucche che permettono la grande e rinomata produzione di formaggi e carne.
All'arrivo spendiamo qualche minuto di raccoglimento sulla spiaggia su cui è avvenuto lo sbarco e tanti uomini hanno perso la vita, diventando protagonisti di una pagina di storia indimenticabile. Con la pelle d'oca, ci addentriamo nel museo del D-Day, costruito nel 1962, per ammirare la ricca collezione di reperti che testimoniano lo sbarco in Normandia. Si respira aria di storia da queste parti e la Grande Boucle, con la sua tradizione, non poteva che celebrarla con il suo passaggio. A domani per l'ultima tappa del nostro viaggio.
Giulia De Maio
GIA PUBBLICATE
Per maggiori informazioni sul nostro itinerario vi segnaliamo i siti: www.france.fr, http://en.normandie-tourisme.fr, www.airfrance.it.
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