INCHIESTA. ITALIA SÌ O ITALIA NO?

PROFESSIONISTI | 29/03/2017 | 07:14
Il decano dei team-manager non vuole azzurri alla Ciclismo Cup. Bruno Reverberi, intervenuto telefonicamente nella puntata di Radiocorsa (Raisport) del 16 febbraio, ha manifestato tutto il suo disappunto per la partecipazione delle squadre nazionali alla Ciclismo Cup: «Così si portano via punti ai team Professional e non trovo che sia assolutamente giusto» dice in sintesi Reverberi senior.
«Il CT Cassani sta svolgendo un lavoro eccezionale con la nazionale e i giovani, come pochi altri in passato hanno fatto, ma già all’assem­blea di novembre a Salsomaggiore gli avevo esposto la mia idea. “Vieni a correre con gli Un­der 23 le corse italiane, concedi loro l’esperienza che i coetanei stranieri ac­cumulano grazie alle Continental, ma non portare i big a rovinarci la festa”. L’anomalia del settore dilettanti italiano è risaputa - prosegue Reverberi -, vedere i giovani più promettenti al confronto con la massima categoria è utile anche a noi per scegliere su chi investire ed è un’ottima scuola, ma è inaccettabile che Davide schieri atleti di World Tour a febbraio. Va bene 15 giorni prima del mondiale per rendere coeso il gruppo alla vigilia della sfida iridata, ma lontano dagli appuntamenti più importanti non è ammissibile. Non c’è niente di male che Albanese vinca tra i pro anche se è ancora dilettante come accaduto al Trofeo Matteotti un anno fa, ma se per lui lavorano fior fior di professionisti per chiudere sulla fuga c’è qualcosa che non va. Io quel giorno ero contento perché Vincenzo aveva già firmato con noi per il 2017, ma penso a Iuri Filosi che era all’attacco e avrebbe potuto regalare una grande gioia alla Nippo Fantini, per la quale vincere a Pescara è come vincere un mondiale... Non so se mi spiego. La nazionale ci porta via risultati con ra­gazzi che neanche militano in squadre italiane e così facendo danneggia il mo­vimento tricolore» aggiunge il team manager della Bardiani CSF quando gli chiediamo di esprimere più approfonditamente il suo pensiero.
«L’anno scorso proprio per questa storia abbiamo anche rischiato di perdere la classifica finale - prosegue sempre Reverberi -: alla Coppa Bernocchi sia­mo finiti secondo e terzo dietro a Niz­zolo in maglia azzurra, al Giro del Trentino Pirazzi è stato ripreso dal trenino azzurro che lavorava per Moscon, in Toscana è accaduto un episodio analogo, per fortuna abbiamo vinto l’ultima tappa... Il problema però non è solo conquistarsi la certezza di correre il Giro d’Italia, come mi ha detto lo stesso Davide come Bardiani possiamo stare tranquilli perché abbiamo un progetto giovane, valido e italiano al 100%, le tappe vinte negli ultimi anni ci rassicurano di meritare la “wild card” a prescindere dalla Coppa Italia, ma la mia vuole essere una riflessione più generale. Il problema non è il sistema di punteggio. I nostri sponsor si arrabbiano perché perdiamo risultati che potremmo conquistare noi. Io mi chiedo, a cosa serve alla nazionale vincere il Trofeo Laigueglia? Non è giusto. La nazionale serve per vincere il Campionato del Mondo, l’Europeo, i Giochi Olimpici. Se Davide vuole vincere altre corse che faccia una squadra e paghi lui i corridori. Se continuiamo così con la nazionale italiana che danneggia il ciclismo italiano, ci rifiuteremo di partire e gli organizzatori si arrangeranno».

E i suoi colleghi che ne pensano?
«Per i team Professional Italiani la Coppa Italia è strategica perciò fondamentalmente sono d’accordo con quanto affermato da Reverberi» dice dal canto suo Francesco Pelosi, team ma­nager della Nippo Vini Fantini Cicli De Rosa.
«Cassani sta svolgendo un lavoro encomiabile, aver portato la Nazionale a correre tutto l’anno è eccezionale e bi­sogna continuare sulla strada intrapresa, studiando meglio il sistema dei punteggi che decretano la squadra vincitrice della Ciclismo Cup. Per come è strutturato oggi, è giusto che in maglia azzurra vengano schierati Under 23 promettenti che godranno di un’esperienza unica e preziosa per il loro futuro, senza portare via visibilità e possibilità di risultato a noi in corse alla nostra portata, ma non è accettabile che al via ci siano campioni di team World Tour o di squadre nostre pari con cui siamo in “lotta”. Capisco anche che, in vista degli appuntamenti più importanti per la Nazionale, ha senso prendere le misure del gruppo azzurro in gara, ma in quel caso sarebbe più corretto non attribuire punti. Epurare la classifica dalle posizioni ricoperte dagli azzurri potrebbe essere un’idea, ma non so come si possa concretizzare. È una questione complessa, sulla quale ha senso discutere. Detto questo, sempre W l’Italia e il progetto giovani, io faccio il tifo per “rodare” le promesse nelle corse italiane, ottima vetrina e test per il ciclismo di oggi e domani».

Chi non è d’accordo è invece Gianni Savio, storica guida della Androni Si­dermec: «Per me è una polemica sterile e fuori luogo, più di forma che di so­stanza. Il ciclismo italiano ha ben altri problemi, se ci soffermiamo su queste piccolezze siamo destinati a fare poca strada. Non dobbiamo chiuderci nel nostro orticello, è giusto che le cor­se siano aperte a squadre Profes­sional e World Tour e benvenga la Nazionale che dà lustro al circuito. Cosa cambia se Felline vince in maglia azzurra o con quella del suo team? Il Gp Costa Etruschi l’ha vinto Ulissi, che corre per  un team World Tour che partecipa alla Coppa Italia, dov’è il problema? Non capisco come gli azzurri potrebbero falsare la sfida tra le squadre Pro­fes­sio­nal, a questo punto chiediamo di correre da soli. Ah no, non si può perché ormai siamo quattro gatti, giusto quattro (sorride amareggiato, ndr). Io sono favorevole alla Nazionale Italiana e non perché sto portando avanti il di­scorso di una squadra nazionale al Gi­ro del Centenario per avere uno spazio per noi e la Nippo, ma perché per conto mio avere gli azzurri in gara non falsa il risultato della classifica della Ciclismo Cup. La squadra di Cassani non andrà a tutte le corse con corridori di spicco e anche se così fosse per me è la benvenuta perché dà prestigio a tutto il movimento. Non sminuisce i risultati delle squadre Professional, che in tutte le corse si trovano al cospetto di varie squadre World Tour. Starà a noi essere bravi a conquistare più punti possibili e chi sarà bravo meriterà l’ambito premio».

«Capisco che Bruno un anno fa sia rimasto “scottato” e condivido le sue preoccupazioni, la Coppa Italia è molto importante per tutti noi. Premesso questo, si tratta di una questione complicata da risolvere, è il classico caso in cui se tiri la coperta da una parte scopri i piedi dall’altra. Se la lotta per la conquista della wild card per il Giro d’Italia va tu­telata, d’altro canto la presenza dell’Italia nelle corse del nostro calendario è un bel vedere per il movimento» aggiunge Angelo Citracca, numero uno della Wilier Triestina Selle Italia.
«L’attività in maglia azzurra va promossa per far fare esperienza agli Under 23 nella massima categoria e nel periodo premondiale per amalgamare il gruppo azzurro. Abbiamo visto l’anno scorso quanto sia stato importante prima della sfida iridata che Bennati, Guarnieri, Sabatini, Nizzolo e gli altri abbiano corso insieme... Ho provato personalmente l’emozione di vestire la maglia azzurra da dilettante e so bene che è così forte da farti tremare le gambe, stemperare la tensione in qualche ap­puntamento precedente ad Europei e Mondiali è importantissimo. Do­vrem­mo metterci attorno a un tavolo con il Commissario Tecnico per illustrare le nostre perplessità e pianificare insieme al meglio il calendario, ma alla fine se un team merita alla lunga nel corso dell’anno emerge, perciò a me che a oggi ci sia al comando Felline, che ha corso in maglia azzurra e non con quella del suo team, non fa né caldo né freddo. Sia chiaro, non è che non vo­glio prendere posizione, ma ritengo che dovremmo superare i nostri personali interessi per guardare la questione a 360°. Vedere l’Italia al via delle corse italiane per me è un valore aggiunto per tutti» .

E il CT Davide Cassani, che tanto si è speso per far correre la squadra azzurra nelle gare italiane al fine di cementare il gruppo e far accumulare esperienza im­portante ai giovani più promettenti, al riguardo che idea si è fatto?
«Penso che i risultati della nazionale non determinino un cambiamento rilevante in classifica, le vittorie sono casi isolati, anche perché il più delle volte faccio correre ragazzi dilettanti o co­mun­que elite che devono fare esperienza tra i big. Per le corse penso sia im­portante avere al via anche la nazionale, che deve sempre essere vista come un valore aggiunto e non un fastidio. Bisogna avere una visione completa del ciclismo. Le classifiche sono importanti, il premio in palio per un team che sogna di avere la sicurezza di partecipare alla corsa rosa dell’anno successivo è giusto che sia assegnato nel modo più trasparente possibile, perciò se verrà ritenuto necessario apportare qualche modifica al punteggio in questo senso non ci vedo nulla di male. Per la mia posizione io devo essere super partes e resto convinto che schierare le maglie azzurre nelle corse del nostro calendario sia un’occasione di crescita per il nostro movimento che non ammette discussioni».

Enzo Ghigo, presidente della Lega Ciclismo Professionistico e promotore della Ciclismo Cup, conclude annunciando che è allo studio un meccanismo compensativo per evitare qualsiasi handicap alle squadre in lotta per l’invito “garantito” al Giro d’Italia.
«L’opinione di Reverberi è quella legittima di un ds che ha il diritto di dire la sua, ma non mi sembra che abbia trovato grande consenso tra i suoi colleghi. Ab­bia­mo il dovere di dare la giusta considerazione a tutte le opinioni che possono emergere dal gruppo che rappresentiamo, ma non possiamo che essere contenti di avere campioni come Felline al Laigueglia al via in ma­glia azzurra perché danno lustro al circuito che abbiamo voluto rilanciare. Con gli organizzatori e PMG Sport, società specializzata nella produzione di format multimediali live e on-demand, stiamo lavorando per dare dignità alle nostre gare e in quest’ottica avere alla partenza italiani di riferimento che militano in squadre World Tour è un vantaggio. I tifosi e gli spettatori vo­gliono che vincano i campioni di casa nostra, nel meccanismo complessivo di comunicazione perciò a noi va bene così. Per quanto riguarda i punti, ho chiesto al segretario della LCP Stefano Piccolo di studiare il si­stema punteggi per valutare possibili migliorie. Di certo non vogliamo pe­nalizzare i team che si contendono la wild card per il Giro, concessa da un accordo tra RCS Sport e la FCI alla migliore nella classifica finale, ancor di più dopo le polemiche che ci sono state per i team esclusi dal #Giro100. In questo senso, abbiamo tentato di proporre l’idea di una squadra mista per far felici sia Androni che Nippo, ma l’UCI non ce l’ha concessa. Tor­nan­do al tema di questa discussione, per il tifoso italiano che guarda in strada o in tv il Gp Larciano secondo voi è più importante che in gara ci siano Nibali, Aru, Scarponi e altri big italiani o che vinca un atleta dell’est pseudo sconosciuto? La risposta è scontata quanto l’importanza di avere al via la squadra azzurra nelle corse di casa nostra per il bene del ciclismo italiano, che resta la nostra priorità».

Giulia De Maio, da tuttoBICI di marzo
Copyright © TBW
COMMENTI
Assolutamente SI
29 marzo 2017 11:19 kuoto
Certo non si è mai contenti di niente.. io trovo che sia una cosa molto importante per il nostro ciclismo far correre anche la nazionale soprattutto perché la squadra spesso e composta al massimo da 2/3 Prof per il resto sono giovani quindi non vedo perché non fargli fare queste esperienze positive per il loro e il nostro futuro ciclistico... io sono Assolutamente d\'accordo a farla correre...

Ottimo articolo
29 marzo 2017 11:22 Leonk80
ora le varie argomentazioni sono finalmente chiare.

Il problema è un altro...
29 marzo 2017 11:55 roger
Secondo me è importante che la nazionale sia al via di queste corse. Ed il lavoro di Davide Cassani è semplicemente da applauso. Il vero problema e che ad oggi gli atleti del buon Reverberi stando andando oggettivamente molto piano e non credo sia una questione tattica. Purtroppo senza un campione come Colbrelli sarà piuttosto dura (se non impossibile) che riescano a fare qualche risultato degno di nota. Di conseguenza Reverberi ha paura di non riuscire a rivincere la Coppa Iatlia (vista per adesso la netta supremazia dell'Androni)e quindi rischiare di rimanere fuori dai giochi per il Giro 2018. Hanno Albanese che potrà far bene ma è ancora prematuro pensare che possa essere lui a risollevare i risultati di questa squadra quest'anno.

Vincere facile?
29 marzo 2017 12:10 OldVintage
Alcune squadre vorrebbero partecipare ai grandi giri, si lamentano di non essere invitate, e poi hanno paura NON di una squadra world Tour, ma di un paio di professionisti che partono in maglia azzurra (quindi senza i soliti compagni di squadra)…
Se questi poi tolgono punti, li tolgono comunque anche agli avversari, ed un organizzatore, che vende nell'albo d'oro della sua manifestazione un atleta di prim'ordine, non può che esserne entusiasta!

Forse qualcuno vuole vincere facile?

Sempre le solite
29 marzo 2017 13:18 blardone
Ognuno guarda il suo orto ......... Anche Cassani deve dimostrare hai suoi sponsor i risultati se no come manteniamo la Nazionale??? Anche se non sono tifoso di Cassani posso solo dire che sta facendo un grande lavoro ed è quello che le altre nazionali fanno da tempo e i risultati si vedono ...... Forza Italia

Punteggi assurdi
29 marzo 2017 23:20 bove
L\'attuale sistema di calcolo dei punteggi è complicatissimo, poco immediato e confuso. Già per un appassionato risulta difficile comprenderlo figuriamoci per uno spettatore occasionale. Ma perché non utilizzare semplicemente i punti che attualmente utilizza l\'uci? Niente bonus per le vittorie, si sommano semplicemente i punti raccolti dai corridori e stop. Più semplice è meglio è

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La VF Group Bardiani-CSF Faizanè sarà impegnata nel Giro di Turchia, in programma dal 21 al 28 aprile. Quasi tutte le tappe sono alla portata delle ruote veloci, ad eccezione della sesta frazione che sarà decisiva in ottica classifica, con...


Hanno cognomi (musicali) da veri corridori: come Balmamion. Hanno facce (novecentesche) da veri corridori: come De Prà. Hanno storie (favolose) da veri corridori: come Zilioli. Hanno occhi (parlanti) da veri corridori: come Gibì Baronchelli. Hanno cuori (grandi) da veri corridori:...


Dieci salite lunghe e severe più l’incognita meteo, che dalle temperature rigide al vento e alla pioggia offre un vasto campionario di difficoltà: si spiega così la durezza della Liegi-Bastogne-Liegi, la decana delle grandi classiche in quanto la prima a...


L'UCI e Flanders Classics hanno ufficializzato il calendario della Coppa del mondo di ciclocross UCI 2024-2025. L'edizione 2024-2025 della Coppa del mondo di ciclocross UCI prevederà 12 prove in sei diversi Paesi. La grande novità è rappresenta dalla tappa di...


Proprio dove il Tour of the Alps 2024 ha vissuto il suo ultimo atto, la salita di Palù del Fersina, c'è qualcosa che tutti gli appassionti di ciclismo dovrebbero vedere quando passano da queste parti del Trentino. Unico al mondo,...


Dopo le soddisfazioni dello scorso weekend ed il bel successo di Florian Kajamini, si torna a gareggiare con prove di grande livello. Il Team MBH Colpack Ballan CSB vede all’orizzonte ben 4 gare in pochi giorni, concentrate tra il 21...


E' un fine mese intenso per la Zalf Euromobil Désirée Fior che domenica 21 aprile tornerà a schierarsi al via di una prova del calendario professionistico italiano. Si tratta dell'87° Giro di Romagna che torna dopo 13 anni di assenza...


Che il motore Polini E-P3+ sia un motore universale nato per soddisfare le esigenze dei produttori di e-bike non c’erano dubbi, una drive unit che oggi diventa compatibile con la trazione a cinghia,  una delle migliori soluzioni per l’utilizzo urbano. Affidabilità e minima...


Il Team ECOTEK si appresta a vivere giornate particolarmente intense, con una serie di importanti appuntamenti che attendono nei prossimi giorni i ragazzi guidati dal direttore sportivo Marco Zanotti. Si comincerà già oggi, sabato 20 aprile, con una trasferta in Piemonte, per l’esattezza...


La General Store-Essegibi-F.lli Curia prosegue la sua primavera agonistica e la prima parte di stagione schierandosi ai nastri di partenza di un altro appuntamento con i professionisti. Domenica 21 aprile il team veronese sarà al via del Giro della Romagna,...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi