PAGA PER CORRERE. SAVIO E LA QUERELA A MAMMINI

GIUSTIZIA | 16/03/2017 | 07:11
È ancora aperto il processo «Paga per correre» e Gianni Savio - senza entrare ovviamente nel merito del procedimento - ci invia a riguardo una precisazione che pubblichiamo:

Nell’ultima udienza della Commissione d’Appello Federale – poi rinviata al 22 marzo – la Procura dello Sport ha segnalato che nessuno degli incolpati – Angelo Citracca, Bruno Reverberi e Gianni Savio – aveva presentato querela per calunnia o diffamazione e ha poi rettificato, precisando che dell’unica querela che Savio aveva detto di aver presentato alla Procura della Repubblica di Torino non vi era traccia.
 
Per fare chiarezza ed eliminare qualsiasi malinteso allego copia dell’atto di denuncia-querela da me presentato alla Procura della Repubblica presso il tribunale Ordinario di Torino in data 31 ottobre 2016.
 
La vicenda nella quale sono coinvolto ha dell’incredibile e si basa sulle farneticanti calunnie di Matteo Mammini, un ex corridore frustrato che ha inteso vendicarsi nei miei confronti per non essere stato ingaggiato nella mia squadra nel 2013.
 
Nel processo di primo grado, svolto in 10 novembre 2016, il Tribunale Federale ha disposto la mia assoluzione comunicando che “le dichiarazioni rese dal Mammini alla Procura Generale dello Sport appaiono di per se inverosimili”.

comunicato Gianni Savio
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COMMENTI
Gianni questa volta non sono d'accordo con te!
16 marzo 2017 10:33 Bastiano
Tutti sanno la simpatia che provo da anni per questo team ma, non sono un tifoso ultras e non posso negare l'evidenza dei dubbi che vengono a tutti.
Quando tutti noi vediamo passaggi di corridori senza particolari qualità, oppure passaggi dell'ultima ora a stagione iniziata, di corridori rimasti a piedi, non possiamo far finta di non sapere quali siano state le motivazioni non tecniche di questi accasamenti all'apparenza immotivati. Purtroppo in Italia il settore è gravemente malato ed alcuni Team forse, hanno necessità di fare cassa anche vendendo dei contratti. Io non ci trovo niente di strano in questo, chi ha i soldini, si compra un lusso di gareggiare dove non meriterebbe e la cosa esiste in tantissimi sport. Acclarato che la cosa non mi scandalizza affatto, acclarato che senza questa pratica, alcuni dei team Professional che oggi abbiamo, non ci sarebbero, non vedo la ragione per nascondere palesemente una problematica nota ai più, con denunce che potrebbero portare a scoperchiare un pentolone dove in tanti potrebbero raccontare la stessa storia; inclusi coloro che stanno correndo oggi.

Tutti come Savio dovrebbero essere
16 marzo 2017 12:36 Girobaby
Gianni lasciali parlare, chi ti conosce sa quanta professionalità e cuore hai messo in questo sport , non per questo sono più di 35 anni che sei nell\'ambiente come team manager e soprattutto la simpatia che nutri nei confronti degli sponsor. Lasciali stare i frustrati che riversano il loro fallimento nei confronti altrui! !!Quando non si cammina, la colpa è sempre della squadra. ...sappiamo come ragionano i corridori. Grande Principe!

tempesta
16 marzo 2017 14:03 tempesta
Un ciclista che Vale non paga ,viene pagato e bene.Abbiamo un esercito di ciclisti che dovrebbero rimanere a casa.

Hai ragione tempesta. ...
16 marzo 2017 14:26 Girobaby
Chi paga per passare professionista , è una vergogna per tutto il ciclismo, a parte che viene discriminato e deriso alle spalle dagli altri corridori. Poi ci sono le squadre professionistiche di terzo livello che pagano due lire il corridore, a parte che correre senza passaporto biologico e quindi senza seguire le norme internazionali. ...ma questi sono corridori destinati a smettere. ....A parte tutto, con Savio passa chi merita e soprattutto chi ha le qualità per fare il professionista e i risultati parlano chiaro.

Denunciare invece di fare chiacchiere
16 marzo 2017 20:32 giusette
Tutti dovrebbero denunciare chi calunnia. Ha fatto bene Savio a querelare Mammini già a ottobre e i fatti gli hanno dato ragione visto che è stato assolto nel processo di primo grado dove il Trinunale Federale ha ritenuto inverosimili le dichiarazioni di Mammini.

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