TOFFALI. AAA, SQUADRA CERCASI

PROFESSIONISTI | 27/12/2016 | 07:50
Sotto l'albero di Natale Nicola Toffali un contratto non l'ha trovato, anzi poco prima delle feste gli è stato detto che il biennale 2016-2017 che aveva sottoscritto poteva pure considerarlo carta straccia. Il 24enne veronese, dopo un anno alla Roth Gruppe, si è ritrovato a piedi e senza certezze per il futuro ma spera ancora di avere una chance per continuare il suo lavoro nell'anno nuovo.

Raccontaci come è andata...
«Mi sto allenando e preparando come se una squadra l'avessi, ma al momento non ce l'ho. Ai primi di ottobre il team di cui facevo parte ci ha comunicato il suo cambio di programma dovuto a motivi economici: da lì a poco sarebbe passato da una Professional a una Continental puntando ad avere tra le proprie fila solo giovani svizzeri, praticamente a "zero" paga. Io e i miei compagni fino al giorno in cui siamo stati riuniti in Svizzera per ricevere questa comunicazione eravamo all'oscuro di tutto. Io, per di più, con loro avevo sottoscritto un contratto biennale quindi sono proprio caduto dal pero».

A quel punto, cosa hai fatto?
«Ho fatto intervenire il mio procuratore Moreno Nicoletti, a cui devo dire grazie per quanto si sta dando da fare in questo periodo. Da neoprofessionista trovarsi a piedi da un giorno all'altro ci ha spiazzato, avendo la garanzia di un contratto non mi ero preoccupato di guardarmi in giro. Mi sono appellato all'UCI, che mi ha assicurato che analizzerà la mia faccenda. Intanto tengo le dita incrociate e mi continuo ad allenare».

E ti proponi ad altre squadre.
«Esatto. Sembrava potersi aprire una porta con la Continental di Bjarne Riis, ma tutto è saltato. Ho chiesto alla MgkVis, alla Adria Mobil, alla Cycling Academy, alle Professional italiane e ad altre ancora straniere ma niente. Con Moreno stiamo proponendoci davvero a tutti, chissà che con l'atmosfera natalizia ci sia qualche buon'anima che mi permetta di correre un altro anno. La stagione scorsa purtroppo a novembre mi sono infortunato al tendine d'Achille e fino a metà febbraio non ho potuto allenarmi a dovere perdendo praticamente tutta la fondamentale preparazione invernale. A fine marzo ho iniziato a correre e, tutto sommato, non me la sono cavata male per essere al debutto nella massima categoria. Ho portato a casa qualche risultato, un piazzamento anche in una gara HC. Non pretendo la luna, vorrei giusto avere il tempo per dimostrare quanto valgo».

Giulia De Maio

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