PROFESSIONISTI | 22/12/2016 | 09:05 Serve una pennellata di giallo, poi l’opera è completa. L’anno di grazia 2016 ha portato a Gianluca Brambilla una tappa al Giro d’Italia e una alla Vuelta: manca il Tour de France, bisogna provvedere al più presto. Brambilla è uno a cui piacciono le sfide toste e non a caso ha piazzato la Grande Boucle al centro del suo programma 2017. . «Per quanto riguarda la classifica io andrò al Tour in appoggio a Daniel Martin, queste almeno sono le premesse - spiega il portacolori della Quick Step Floors - Certamente farò in modo di mantenermi nelle zone alte della graduatoria, ma il mio pallino è aggiungere un traguardo francese alla mia collezione di tappe. Pochissimi corridori ci sono riusciti, rientrare in un club così ristretto e così prestigioso è un obiettivo che mi stimola moltissimo» ha confidato a Eros Maccioni de Il Giornale di Vicenza.
«Se riesco a non spendere troppo nelle prime due settimane, potrei giocare le mie carte in un bell'arrivo di tappa. Vedremo, di sicuro c'è che sono entusiasta di affrontare per la prima volta il Tour. Anche se questo vorrà dire rinunciare al Giro d'Italia, la corsa che amo e che quest'anno passa davanti a casa mia, nella penultima tappa, quella del Grappa»».
E ancora: «Oggi termino il ritiro in Spagna, ma ci tornerò dal 2 all'8 gennaio, prima di partire per l'Australia dove farò il mio esordio stagionale. Quindi correrà ad Abu Dhabi, le Strade Bianche e due tra Tirreno, Catalogna e Paesi Baschi. Per la prima volta correrò l'Amstel prima di Freccia e Liegi e quindi sarà necessario uno stacco. A quel punto ripartirò con il Delfinato, il campionato italiano - spero in un percorso adatto a me perché sarò competitivo in quel periodo - e quindi il Tour. E per finire vorrei tornare alla Vuelta, una corsa che mi piace e affronto sempre volentieri».
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