CHINA II. Tappa e maglia per Benfatto

PROFESSIONISTI | 24/09/2016 | 11:00
Una tappa perfetta per la Androni Giocattoli la quarta del Tour of China II 2016 che consegna a Marco Benfatto l’ennesima vittoria, il secondo posto a Rino Gasparrini e - soprattutto - una dimostrazione di forza notevole con una gara condotta dall’inizio alla fine, con incetta di sprint intermedi e uno sprint senza appelli. Benfatto è nuovo leader e mette una seria ipoteca sulla vittoria finale.

Otto giri per un totale di 131.2 chilometri nel circuito di Qingyuan, situato a 60 km da Guangzhou e in prossimità del Pearl River Delta e il mercato principale cinese. Una rigogliosa area di 12800 km quadrati e con una popolazione totale di 4.3 milioni di persone. Tutto è moderno e di recente costruzione, con condomini da 25-30 piani, centri commerciali e grandi resort. La qualità della vita in questa area è evidente sia molto alta. Visto che il nuovo trend in Cina è quello dello sport praticato amatorialmente, con tanti grandi investitori che dal mondo dell’edilizia stanno versando ingenti somme in quello dell’attività fisica, anche a Qingyuan sono numerosi gli eventi legati a differenti discipline. Nel corso degli ultimi anni, ad esempio, sono stati ospitati la Coppa del Mondo di Frisbee, la Maratona di carattere internazionale e numerosi incontri di Basket anche della nazionale cinese.

Tornando alla tappa, offriva un percorso che potremmo per l’appunto definire simile a quello di una maratona, con una forma a V e una doppia corsia di andata e ritorno. Si scavalcava il fiume Fengcheng dall’imponente ponte (che ha ospitato anche il GPM a metà gara) e si tornava indietro. Percorso praticamente piatto, senza molti pericoli e dunque votato alle altissime velocità. Sin dalla partenza era chiaro che Marco Benfatto avrebbe provato a fare il cannibale, per puntare dritto alla classifica generale. In ritardo di soli cinque secondi da Riccardo Stacchiotti (Nippo Vini Fantini) e con Nicolas Marini ormai fuori dai giochi per il ranking dopo il ritardo accumulato nella terza tappa, il velocista della Androni Giocattoli ha giocato con le carte scoperte.

Il team italiano si è preso dunque la responsabilità di condurre la gara dal primo all’ultimo km, lasciando andare via pochissime fughe e - soprattutto - senza concedere mai troppo terreno agli attaccanti. Lavoro egregio per la Androni Giocattoli, che ha consentito a Benfatto di fare il pieno di abbuoni negli sprint intermedi e che ha chiuso anche sull’ennesimo tentativo nell’ultimo giro e ha portato il gruppo compatto alla volata. Sul traguardo, non c’è stata storia: Marco Benfatto ha vinto per distacco e Rino Gasparrini è transitato per secondo, con nessuno nemmeno in grado di superare l’ultimo uomo del treno.

Ora la classifica vede stabilmente Benfatto in testa non solo alla classifica generale della maglia gialla, ma anche in quella della maglia blu dei punti. Wang Meiyin (Wisdom Hengxiang) è sempre il leader del ranking del miglior cinese, mentre la maglia a pois del GPM passa sulle spalle del bielorusso Stanislau Bazhkou (Minsk Cycling Club).

Da Qingyuan, Diego Barbera
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