La Colombia festeggia il "suo" Gianni Savio

| 03/01/2007 | 00:00
A fine anno, nel più importante albergo di Bogotá, l’Hotel Tequendama, un tecnico italiano ha dato l’addio, o forse l’arrivederci, al ciclismo colombiano. È stata la “ Despedida” di Gianni Savio, l’addio come Comissario Tecnico Nazionale della Colombia e come Team Manager della Selle Italia, una squadra colombiana entrata con le sue vittorie, soprattutto quelle ottenute al Giro d’Italia, nella storia del Ciclismo mondiale. Ad organizzare la festa per Gianni Savio è stato Hector Urrego, direttore di Ciclismo RCN - Radio Colombia, che spiega: «Dopo 5 anni di successi e grandi soddisfazioni, Savio lascia il suo posto per una nuova avventura in Venezuela, lasciando in Colombia il segno della sua serietà e del suo impegno come ct in occasione di Mondiali, Olimpiadi e Giochi Panamericani e come team manager». Nel palmarès del Savio commissario tecnico c’è il titolo mondiale della cronometro ottenuto a Zolder 2002 con Santiago Botero, un bronzo nel 2001 con lo stesso Botero ai quali bisogna aggiungere i tanti successi nazionali ed internazionali ottenuti con i “suoi” colombiani Cacaito Rodríguez, Freddy Gonzales, Carlos Contreras, Chepe Gonzales, Hernan BuenaHora, José Castelblanco, Hernan Muñoz, Jose Serpa e vie dicendo. Successi che hanno fatto di Gianni Savio uno dei personaggi più stimati della Colombia in campo sportivo e giornalistico - e non è poco in un paese letteralmente innamorato di ciclismo - che lo hanno portato fino alla vittoria di squadra nel Pro-Tour America 2006. Alla festa hanno partecipato i più imporanti dirigenti, ciclisti, sportivi, giornalisti del paese, tra i quali, il Presidente de la FCC (la federazione di Ciclismo Colombiana) Ettore SanGiovanni ed il suo vice-presidente Jairo Gomez, il vice-direttore di Coldeportes (Ministero dello Sport) Antonio Arias ed il suo predecessore Diego Palacio. Non sono mancati all’ appuntamento, i suoi campioni, a cominciare da Santiago Botero, Cacaito Rodríguez , Freddy Gonzalez, Jose Serpa. Premiato dalla FCC ed evidentemente emozionato, Savio ha ringraziato in particolare i corridori «senza i quali non avrei potuto andare lontano. Ma ringrazio anche i dirigenti che mi hanno sostenuto, i giornalisti con i quali ho sempre avuto un rapporto franco e i tifosi che ci hanno sempre fatto sentire il loro calore». Naturalmente Savio ha spiegato che «il mio addio all’incarico di ct della nazionale colombiana non mi impedirà di continuare a seguire e cercare di far crescere i giovani ciclisti colombiani. Il mio team nel 2007 punterà molto su Walter Pedraza, José Serpa e lancerà il piú promettente ciclista colombiano, Fabio Duarte».
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