LAZER. Z1, con Lifebeam è tutta un’altra musica

ABBIGLIAMENTO | 27/05/2016 | 12:15
Il modello Z1 di Lazer rappresenta senza mezzi termini il top di gamma della nota casa belga, azienda che si fregia di essere stata la prima al mondo a produrre caschi per ciclisti.

Grazie ad alcuni particolari come il sistema di chiusura micrometrico applicato sulla calotta, la cover trasparente AEROSHELL, il LifeBEAM e le numerose prese d’aria, ha tutte le carte in regola per diventare uno dei più completi caschi in circolazione.

Comincerei a parlarvi del LifeBEAM, un dispositivo che sostituisce la fascia cardio e viene applicato nella parte frontale interna del casco dove un sensore ottico ha il compito di registrare la frequenza cardiaca. Successivamente, tramite Bluetooth 4.0 o Ant+, il segnale viene trasmesso al bike computer, ad uno smartphone o allo Sport Watch in tempo reale ed in qualsiasi situazione climatica (pioggia, caldo, freddo). L’antenna, installata su un supporto di plastica sostituibile nella parte esterna posteriore della calotta, ha un’autonomia di circa 15 ore e grazie ad un tasto si accende per avviare la rilevazione dei battiti mentre lo spegnimento avviene in automatico dopo un po’ di secondi una volta tolto il casco. Credetemi, utilizzando LifeBEAM vi renderete conto di quanto può essere scomoda la fascia cardio.

Infatti, è proprio ritornando all’utilizzo di quest’ultima che si apprezza ancor di più il sensore ottico inserito nel casco. Questa innovazione vale la pena di essere provata, al 100%. Il dispositivo ha una luce Led blu che ne segnala l’accensione e può essere ricaricato tramite una presa micro USB con grande facilità.

Una volta tolta l’antenna del LifeBEAM, è possibile installare sempre su un supporto di plastica una potente luce Led rossa per migliorare la propria visibilità durante le uscite. La chiusura del casco avviene grazie all’Advanced Rollsys System (ARS), un sistema micrometrico che è posizionato sopra la calotta esterna ed è facilmente raggiungibile anche durante la marcia.

Sui lacci, di pregevole fattura, possono essere posizionati alcuni magneti che serviranno eventualmente per fissare gli occhiali compatibili della linea Lazer. Nella pratica, potrete sostituire le classiche astine con due più corte su cui vengono fissati due magneti che vanno ad agganciarsi a quelli sui lacci. L’obiettivo è di eliminare la pressione sopra le orecchie e il relativo fastidio. Sul casco sono applicabili altre due clip, necessarie per fissare con sicurezza gli occhiali una volta tolti.

Per un fissaggio corretto i magneti scorrevoli possono essere alzati e abbassati, mentre gli occhiali sono dotati di due placchette metalliche per scorrere in profondità, raggiungendo il confort desiderato. Per abituarsi all’occhiale magnetico M1 ci vuole un po’ di pratica ma dopo qualche uscita l’automatismo fa scordare di avere gli occhiali addosso.

Per quanto riguarda l’aerazione, il casco Santini Z1 by Lazer si conferma in assoluto tra i migliori, infatti le 31 feritoie consentono una efficace ventilazione. Si intuisce però che il compromesso tra aerazione e ventilazione è il frutto di attente analisi, infatti indossandolo se ne apprezza il design filante e moderno, unico nel suo genere. Preziosa si dimostrerà con la pioggia o semplicemente con un clima invernale la cover trasparente che si aggancia alla calotta, veramente un accessorio utilissimo. Con questo guscio esterno si potranno avere due caschi al prezzo di uno, non male.
Il casco calza alla perfezione, merito di una sagomatura interna studiata molto bene. La regolazione tramite la rotella ARS è sensibile e il laccio di contenimento nucale, con 5 posizioni diverse, fa aderire il casco con grande precisione.

Il peso di tutto il LifeBEAM è di appena 50g e quello del casco supera di pochissimo i 250grammi nella taglia L (58-61mm). I dati forniti sono sempre precisi durante l’utilizzo e personalmente non ho riscontrato falle nella trasmissione dei dati e tornare alla fascia è stata una vera noia. Dopo anni di utilizzo praticamente giornaliero, non usarla sembra strano ma ora mi rendo conto che ne farei volentieri a meno!

Complessivamente il casco si conferma un modello top di gamma, sotto ogni aspetto. Il plus di LifeBEAM vale molto ed è un sistema che può dare grandi risultati su larga scala. Finiture esterne, colorazioni e imbottiture meritano voti alti, a conferma di un progetto che si posiziona tra i migliori nel mercato internazionale.
Dal 2016 la distribuzione Lazer è affidata a un partner solido come il Maglificio Sportivo Santini, e alcune colorazioni sono stati personalizzate con i colori della collezione di abbigliamento. Noi nel test abbiamo infatti ricevuto il casco Z1 Santini by Lazer nero e rosso. Altre colorazioni sono disponibili nel catalogo Lazer per l’Italia.

Giorgio Perugini


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