AMORE&VITA. «Delusi da Mattia, ma resteremo con lui»

PROFESSIONISTI | 13/04/2016 | 12:49
Gavazzi positivo per la quarta volta alla cocaina: su questo triste episodio che ha visto protagonista un ciclista di Amore & Vita, Cristian Fanini, team manager della più antica società ciclistica italiana da sempre in prima fila nella lotta al doping, ha voluto commentare così la vicenda:

"Quando ho letto la comunicazione dell'UCI non volevo crederci. Lo sgomento è così grande che faccio realmente fatica a spiegarlo. A nome di tutti i membri della squadra posso solo esternare il nostro assoluto choc per quanto accaduto alle nostre spalle. Sapevamo quanto fosse difficile e delicato gestire Mattia e ognuno di noi ha sempre dato il 110 per cento per tenerlo tranquillo. Non era facile, soprattutto gli ultimi mesi avevamo notato in lui un nervosismo e una irrequietudine maggiore, ma sinceramente credevamo fosse dovuta al fatto che quest'anno c'erano tanti appuntamenti importanti a cui puntare e quindi credevamo che fosse teso più del normale proprio per questi motivi. Mai e poi mai avremmo immaginato che si trattasse ancora di cocaina. Non ho parole davvero, solo tanta delusione ed il morale più a terra che mai".

"Per prima cosa  - spiega - voglio dire che la nostra squadra Amore & Vita-Selle SMP è la prima ad essere afflitta e colpita nel profondo sotto il profilo umano ancor più che sportivo. Mattia ha sbagliato per l'ennesima volta, ci ha traditi tutti ma, in primo luogo, ha tradito se stesso e da questo ormai non si può tornare indietro. No, non ce lo aspettavamo soprattutto dopo che la mia famiglia gli aveva ridato una nuova opportunità di carriera e soprattutto di vita. In lui io credevo davvero, e lo considero come un membro di famiglia"
"Per mio padre - aggiunge Cristian Fanini - questa è una botta tremenda e non perché Mattia verrà giustamente squalificato a vita ma perché la sua salute fisica e mentale in questo momento potrebbe rischiare di peggiorare e di essere ancor più compromessa se si commetteranno gli errori di umiliarlo ancora di più. Dal sogno di una maglia azzurra al dramma di vedere la propria vita rovinata per sempre la situazione è davvero complicata e delicatissima. Questa è una batosta anche per i direttori sportivi e per i compagni che più gli sono vicini".

"In questi anni - spiega il team manager - ripeto, lo abbiamo sempre coccolato, fatto sentire di nuovo un atleta, un campione ritrovato. Gli avevamo dato la leadership della squadra. Forse abbiamo fatto anche troppo, ma questa è Amore & Vita e siamo sempre pronti a lottare per aiutare chi ha bisogno, tra l'altro com'era già successo in passato anche con Valentino Fois, Chad Gerlach e Graziano Gasparre (tanto per ricordarne alcuni) e come avremmo voluto fare anche con Mauro Santambrogio. Purtroppo siamo stati raggirati e vittime di questo comportamento provocato dalla dipendenza alla droga. E' un bruttissimo colpo anche per la comunità In Exodus di Fortunato Pogna legata a Don Mazzi che in tutti questi anni lo aveva adottato per cercare di rimetterlo sulla retta via e per i ragazzi della comunità stessa che vedevano in lui un esempio e che invece sono stati anch'essi traditi".

"Non sono qui per giudicare - conclude Fanini - per puntare il dito o per scagliare la prima pietra, adesso sarebbe da veri codardi voltargli le spalle e abbandonare tutto, non sarebbe da uomini e non servirebbe ad altro che a peggiorare la sua situazione. Abbiamo cercato di aiutarlo in ogni modo possibile come atleta ma evidentemente non ce l'abbiamo fatta. Pensavamo che il ciclismo lo potesse salvare, ci sbagliavamo. Siamo molto addolorati per non aver potuto fare di più, ma probabilmente non era possibile. Comunque, non lo abbandoneremo perché la prima vera vittima di tutto questo è proprio Mattia Gavazzi stesso e la sua famiglia che ne ha passate davvero troppe in questi anni. L'amarezza che proviamo al momento è troppa, in particolare per la sua famiglia, per il papà Pierino, al quale da sempre siamo tanto legati. La sua vita ciclistica finisce qui, nel peggiore dei modi, ma quella dell'essere umano no e mai come in questo momento andrà accompagnato in un cammino di riabilitazione drastico ed assoluto. Questo è un dramma personale che va al di là di ogni logica e non ha niente a che fare con il ciclismo. Noi, come Amore & Vita, in linea con i principi e gli ideali che da sempre portiamo avanti, cercheremo di aiutare il Gavazzi uomo, perché ci sono cose che vanno oltre lo sport e perché questo è nel nome, nel dna e nello spirito della nostra società e della nostra famiglia".

"Come corridore - conclude - è finito, ma tutto ciò passa in secondo piano in confronto all'importanza della sua vita. Da sempre Amore & Vita fa della correttezza, della trasparenza, dei valori sani e della lotta ad ogni tipo di illecito sportivo i pilastri fondamentali su cui costruire il nostro sport, la nostra vita. Oggi siamo stati profondamente colpiti, ma per noi questo deve essere un punto per ripartire stando uniti più che mai. Ribadisco, faremo del nostro meglio per aiutare la famiglia di Gavazzi al di fuori del ciclismo, mentre per il resto punteremo sui nostri giovani. Corridori come Zamparella, Celano, Ficara, Bani, Lunardon, Martins e gli altri devono essere il vero esempio. Gente che sa davvero cosa vuol dire vivere e fare sport. Purtroppo abbiamo visto che per buttarsi via, come uomo e come ciclista, basta davvero pochissimo".
Copyright © TBW
COMMENTI
I Fanini sono sempre Grandi!!!
13 aprile 2016 13:42 hammet
Nessuno merita questa brutta situazione ne\' Ivano Fanini ne\' Cristian ne\' A&V...anche questa volta Cristian ha avuto il coraggio di esporsi dichiarando la sua disponibilità a non abbandonare l\'uomo Gavazzi. Grande presa di responsabilità da parte del giovane manager che porta avanti una grande tradizione umana e sportiva. Avanti Amore&Vita!!! Per Gavazzi finisce la carriera sportiva ma deve tornare a vincere come UOMO che è la cosa più importante. Forza Mattia vinci questa battaglia!

Fanini
13 aprile 2016 16:15 blardone
Non faccia il fenomeno . Se non si e mai accorto di come stava e meglio che cambia mestiere e se si e accorto ma le vittorie vengono prima faccia lei .non laviamoci sempre le mani e passare sempre per santi . Avrei tante cose da dire ma meglio che sto zitto . Saluti

per Blardone
13 aprile 2016 17:37 pietrogiuliani
ma si rende conto di cosa ha scritto? Non mi sembra che qui ci sia qualcuno che si sia comportato da fenomeno. Ne tanto meno altri che vogliono fare i santi o che se ne lavano le mani. Probabilmente lei non ha letto il comunicato e parla a vanvera come i tanti avvoltoi che ci sono quando accadono certe cose. Se lei sapeva delle dipendenze di questo ragazzo o sa altre cose dovrebbe parlare invece. Dice che ha tante cose da dire...allora lo faccia invece di scrivere idiozie. Troppo facile fare commenti accusatori senza però argomentarli.

Signor Giuliani
13 aprile 2016 18:27 blardone
La ringrazio perché aspettavo la risposta di qualcuno . Non voglio offendere nessuno e sono io il primo ad aver sbagliato ,detto questo mi sembra che si faccia tanta pubblicità per aiutare i corridori con problemi ed e una cosa giusta .Secondo lei in questi anni uno si e salvato? Se un ragazzo ha problemi il ciclismo copre ma non lo aiuta .mi spiace dirlo . Senza offesa per nessuno

Io o farei correre ancora
13 aprile 2016 19:33 Piccio
Visto che di coca è ormai pieno mezzo mondo
se continuare a correre in bici potesse essere
di aiuto a Mattia io non lo squalificherei a vita.
LO FAREI CORRE ANCORA

bravi fanini
13 aprile 2016 22:03 daniele01
vorrei dire due parole su Mattia l'ho conosciuto al premio fedeltà un ragazzo splendido solare simpatico quello che vorresti avere amico ma soprattutto forte in bici mi spiace di cuore !!!!
apprezzo quello che fa la famiglia fanini li conosco e quando dicono che fanno una cosa sono sempre coerenti FORZA AMORE E VITA

Riflettete
13 aprile 2016 22:05 Pedalatore
Credo che mettersi in prima linea come stanno facendo i dirigenti di Amore e vita è ammirevole. Capire se un ragazzo si fa di coca può essere anche facile ma allo stesso tempo difficile, sono questioni che spettano a dirigenti di comunità quindi credo che il presidente team manager e direttori hanno sperato che Mattia non facesse uso di certe sostanze cercando di varolizzarlo nel migliore dei modi dal punto di vista atletico. L'ipocrisia del ciclismo porta a scaricare corridori dopo le positività come delle carogne da parte delle squadre, invece la famiglia Fanini cercherà di aiutarlo dal punto di vista umano, è ovvio che deve essere squalificato a vita. A GAVAZZI il ciclismo fa male. Chissà forse non avendo più quella voglia di fama e di successo, capirà cosa è l'umiltà e potrà uscire da questo lungo ed interminabile tunnel. In bocca al lupo a tutti.

Piccio
13 aprile 2016 22:18 srm
Io sono totalmente in disaccordo. Io licenzierei invece tutti coloro con problemi di dipendenza pesante. Personalmente, mi preoccupa non poco salire sull\'autobus guidato da un fatto, o farmi operare dal classico dottorino pippatutto, oppure far prendere decisioni importanti per me e per la mia azienda dal mio capo \"nasobianco\".
La dipendenza è un grandissimo problema della persona, altro che doping.
Gavazzi si deve curare se mai ci riuscirà. La bici lo aiuterà di sicuro, il ciclismo no.
Per non parlare di fanini.......veramente senza vergogna.

Scusa Cristian
14 aprile 2016 13:32 Berto65
Lei dice che ultimamente lo aveva visto un po\' nervoso ma la positività risale al luglio 2015, quindi 9 mesi fa non mi sembra ultimamente

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
  La trentina Giada Borghesi è una delle italiane più in forma di questo scorcio di stagione. La legge dei numeri lo dimostra: è  costantemente nelle posizioni nobili degli ordini d’arrivo in corse internazionali. Al difficile Grand Prix di Chambery,...


Più che una riflessione vuole essere una storia, che riguarda il sottoscritto e un amico mio e del ciclismo come Moreno Moser, ex professionista e oggi più che apprezzato opinionista di Eurosport con Luca Gregorio e il "papi” Riccardo Magrini....


"Buongiorno da Luca Gregorio... e Riccardo Magrini!" Una frase che per un giorno non è stata trasmessa da Eurosport, ma da noi. Subito dopo aver condotto la conferenza stampa sotto la neve di Livigno, infatti, sabato scorso la premiata ditta...


È l’unico team manager italiano del World Tour e mira al pri­mo posto nel ranking mon­diale sia con le sue ra­gazze che con i suoi ragazzi. Luca Guercilena sa che non è un risultato semplice né immediato da raggiungere ma...


Geraint Thomas guiderà ancora una volta la sfida dei Granatieri INEOS al Giro d'Italia 2024. Supportato da una squadra esperta e molto forte, il gallese, che si è classificato clamorosamente secondo nel 2023, torna in Italia con l'ambizione di ben...


Una festa del ciclismo rovinata. Almeno per le tre squadre, sia maschili che femminili, che ieri sono state vittima di un furto all'ora di pranzo nei pressi delle Terme di Caracalla a Roma. Nel momento d'intermezzo tra il Gran Premio...


Dopo il successo ottenuto a Chiaramonte Gulfi, Daniel Bartolotta ha regalato al Team Bike Sport Ballero l’ennesima soddisfazione conquistando con autorità il 3° Memorial Angelo Castiglia a Solarino. Il corridore diretto da Angelo Canzonieri è stato autore della fuga decisiva...


La puntata di Velò andata in onda ieri sera su TvSei è stata particolarmente interessante, si è parlato di classiche, du ìRomandia, di Giro d'Italia e di tanto altro ancora con Luciano Rabottini, Riccardo Magrini e Ruggero Marzoli. Come sempre a fare il...


La “Coppa Liberazione Trofeo i Greppi” promossa ieri a Donoratico dalla locale Unione Ciclistica non ha tradito le attese, doveva essere una giornata di festa scandita dalle pedalate dei giovani ciclisti e festa è stata. Nella Gara Unica per Esordienti...


Federico Biagini conquista il terzo posto al GP Liberazione. Una gara ricca di scatti e controscatti che non hanno impensierito il corridore reggiano, sempre presente nel gruppo dei migliori. Biagini si è giocato la vittoria nella volata ristretta di sei...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi