PROFESSIONISTI | 11/04/2016 | 15:57 Domenica 17 aprile. Un 77º GIRO dell’APPENNINO TRECOLLI CUP con tante prime volte: la prima volta che si affronta il Passo della Bocchetta arrivando da Voltaggio e non da Campomorone; la prima volta che si arriva a Chiavari e la prima volta che si arriva in Liguria in una città che non sia Genova (centro città o Pontedecimo che sia). Un arrivo che ovviamente si porta dietro tante altre prime volte come la salita verso Uscio, la discesa a Recco e gli strappi finali della Ruta e delle Grazie per arrivare sul Lungomare di Chiavari.
L’unica volta che il Giro dell’Appennino ha “tradito” Genova fu quando l’arrivo venne posto a Novi: c’era da festeggiare i 50 anni dall’ultima vittoria di Coppi su strada proprio al Giro dell’Appennino. “Quest’anno la corsa emigra semplicemente perché viene sottovalutata dalla città di Genova – spiega il presidente del Pontedecimo Ciclismo, Ivano Carrozzino – ma chi crede che l’arrivo a Chiavari sia un semplice ripiego si sbaglia di grosso.
Il percorso è straordinario con discese molto tecniche dalla Bocchetta e da Uscio e due salite finali che possono fare la differenza. Un Giro dell'Appennino variegato che si sviluppa su strade con panorama mozzafiato e un arrivo spettacolare sul Lungomare di Chiavari”. L’inedito percorso del 77° Giro dell’Appennino Tre Colli Cup - 64° G.P. Città di Genova - 23° Trofeo Regione Liguria è dedicato al 70° anniversario della fondazione della Repubblica e a un suo Presidente, il più amato dagli italiani, il ligure Sandro Pertini.
Un Giro dell’Appennino che come al solito non dimentica la propria storia e la missione di creare un grande evento sportivo abbinato alla promozione del territorio. “ Non ci dimentichiamo certamente di Pontedecimo – prosegue Carrozzino – dove tra l’altro sarà posto un traguardo volante per ricordare il nostro socio Walter Avellani prematuramente scomparso; abbiamo disegnato un percorso che attraversa una grande parte della città metropolitana – torniamo ad esempio dopo tanti anni sul Passo della Scoffera - che può sfruttare una formidabile occasione di promozione; da anni si sente parlare di promozione turistica che coordini costa ed entroterra: il Giro dell’Appennino dimostra di saper fare anche questo attraversando colli piemontesi e liguri, portando l’arrivo proprio su uno dei lungomari più belli”.
Il Passo della Bocchetta sarà affrontato quando mancheranno 110 chilometri (salire da Campomorone avrebbe significato spezzare il gruppo molto lontano dall’arrivo e distruggere la corsa), la Ruta (una salita di quasi 4 chilometri) arriverà invece quando mancheranno solo 26 chilometri. E se non fosse ancora decisiva subito dopo c’è la Salita delle Grazie, che da Zoagli porterà a Chiavari, piena di curve molto insidiose.
“Grazie al sostegno della Regione Liguria abbiamo potuto immaginare un Giro dell’Appennino ancora diverso – conclude il presidente del Pontedecimo Ciclismo, Ivano Carrozzino -. E Chiavari ci ha accolto come ci fossimo di casa da anni, mettendoci a disposizione la città nel suo complesso, strade, strutture, eventi promozionali. L’arrivo, complice anche una curva proprio all’ultimo chilometro, è bello e insidioso. La solita corsa, il solito Giro dell’Appennino, che non finisce mai di stupire”. Per la 77esima volta.
Auguri per una corsa e una società "resistenti".
In bocca al lupo
Novità
11 aprile 2016 19:05canepari
nel solco della tradizione e del "bianco e nero". Credo che il percorso messo a punto dagli organizzatori sia intrigante e capace di fare selezione. Corridori, partecipate numerosi ad una corsa che vi proietta nella STORIA....
Bravi
11 aprile 2016 20:55IngZanatta
Il percorso sulla carta sembra molto interessante, bravi gli organizzatori ed auguro di cuore tanto futuro per il giro dell\'appennino, dove per ben 6 volte ha trionfato il grande Tista Baronchelli
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