Pirateria e destabilizzazione contro Chatenay Malabry

| 14/11/2006 | 00:00
Pirateria informatico ai danni del Laboratorio Nazionale di Individuazione del Doping (LNDD) di Chatenay-Malabry: e' quanto rivela oggi il quotidiano francese 'L'Equipe', secondo cui una denuncia ufficiale e' stata depositata martedi' scorso, 7 novembre, presentata dal presidente dell'Agenzia Francese per la Lotta al Doping (AFLD) Pierre Bordry, e l'inchiesta e' stata gia' affidata all'Ufficio Centrale per la Lotta alla Criminalita' legata alle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione. E tra i 'sospetti' spuntano nomi legati allo statunitense Floyd Landis. Dopo essersi introdotti in modo fraudolento nel sistema informatico del laboratorio, i pirati hanno inviato messaggi di posta elettronica a diverse istituzioni sportive, tra cui il Cio, l'Uci e la Wada volti a mettere in dubbio l'affidabilita' delle analisi realizzate dal laboratorio. In un francese definito 'mediocre' dai responsabili del laboratorio, i pirati portavano a sostegno delle loro tesi una serie di presunte prove di errori ripetuti effettuati in laboratorio durante i rilevamenti. ''Il messaggio che ho ricevuto diceva che il laboratorio francese era specializzato nell'errore a ripetizione sulle analisi antidoping -ha confermato Christian Ayotte, direttrice del laboratorio antidoping di Montreal e destinataria di una della mail-. Si diceva che, per provarlo, avrebbero messo a disposizione alcuni documenti. La forma pero' era sospetta, e la mail non era firmata dal direttore Jacques De Ceaurriz. Cosi' ho avvisato la Wada e i miei colleghi francesi''. Gli inquirenti, continua L'Equipe, avrebbero per ora identificato come uno dei presenti responsabili dell'atto di pirateria un parente di Floyd Landis, lo statunitense trovato positivo al testosterone, dopo aver vinto l'ultimo Tour de France, proprio in seguito ad un controllo antidoping effettuato dal laboratorio di Chatenay-Malabry: sin dall'inizio, ricorda il quotidiano francese, la linea difensiva di Landis e dei suoi legale si era basata, sull'impronta di quella del connazionale Lance Armstrong, sulla scarsa affidabilita' del laboratorio.
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