PROFESSIONISTI | 30/01/2016 | 15:15 Dayer Quintana ha colto il suo primo successo importante a San Luis e ora «vuol continuare su questa strada e dimenticare la frustrazione provata lo scorso anno al Giro d'Italia».
Prima corsa e prima vittoria: il 2016 non poteva cominciare meglio… «Grazie a Dio ho cominciato con il piede giusto. Ho fatto una buona preparazione, ho trovato subito una buona forma e i risultati si sono visti subito. Sfortunatamente abbiamo perso Adriano per una brutta caduta che ha coinvolto quasi tutta la squadra, solo Ventoso ed io l'abbiamo evitata».
Cos'è cambiato rispetto allo scorso anno? «Credo che sia cambiato il mio modo di pensare. Lo scorso anno ho sofferto al Giro perché speravo di fare meglio, avevo grandi aspettative e mi sono ritrovato senza nulla in mano e con molti punti interrogativi a cui cercare di dare una risposta. Ora ho cambiato il chip, quest'anno ho nuove motivazioni, ho superato quelle difficoltà».
Abbiamo davanti un nuovo Dayer Quintana? «Vincere non è facile, ma rimanere ad alto livello è ancora più difficile. Il fatto di aver vinto a San Luis non mi distoglie dagli obiettivi designati, perché il mondo va avanti e io voglio continuare su questa strada».
Quanto c'è di Nairo in questa crescita? «Lui è il mio punto di riferimento, insieme abbiamo lavorato molto bene e mi ha aiutato a cambiare il chip. Ci diamo forza l'un l'altro. È un'ottima cosa potermi allenare con lui, soffro ma so che ne vale la pena».
Dopo Mallorca, quale sarà il tuo calendario? «Dapprima Haut Var, il resto è da definire. Ma di sicuro tornerò al Giro d'Italia con l'obiettivo di aiutare Alejandro a vincerlo».
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