SAN LUIS. Viviani e Pozzato guidano l'Italia

PROFESSIONISTI | 11/01/2016 | 12:43
Il Tour de San Luis non è solo una corsa ideale per i campioni che vogliono iniziare la stagione col piede giusto, ma anche un ottimo banco di prova per giovani ciclisti che scalpitano per mettersi in mostra nel panorama ciclistico internazionale.
Sarà una formazione mista – composta da tre professionisti e tre under - quella che schiererà al via la Nazionale Italiana: una formazione sperimentazione voluta dal CT Davide Cassani per fare crescere i giovani campioni del domani.
Viviani e Marezko saranno le ruote veloci, Pozzato il corridore esperto che dovrà coordinare le manovre in corsa: «Il mio sarà un ruolo più quello della chioccia che del leader e devo dire grazie al CT  Cassani perché sono onorato di mettere a disposizione la mia esperienza di giovani emergenti - dice Pozzato -. Tutti sanno che ho un debole per la maglia azzurra e vivo questi momenti con pura emozione. Spero di avere anche un colpo di pedale buono, visto che uscirò dalla Sei Giorni di Roterdam, quindi spero di essere non solo un regista, ma anche una pedina fondamentale in appoggio ai miei compagni».
 
«Questa sarà la mia settima volta al Tour de San Luis - continua Pippo -: questa corsa è cresciuta tantissimo negli anni e presenta sempre un tasso tecnico internazionale di alto livello. In qualche occasione sembra di essere alla partenza del Tour de France anche se, fortunatamente, siamo ad inizio stagione e molti fuoriclasse sono in fase di preparazione».

La selezione sarà guidata da Marino Amadori perché Il CT Davide Cassani andrà in Brasile il 12 e il 13 di gennaio a fare la ricognizione dei tracciati di Rio insieme a Nibali, Aru e Malori. «Ho guidato la Nazionale a San Luis nel 2015 e la ritengo un’ottima competizione per iniziare la stagione - dice Davide Cassani . E’ disegnata molto bene, con tappe veloci e impegnative, ma anche quest’ultime le puoi affrontare nel modo giusto senza eccessivi fuorigiri. Io, dopo la ricognizione dei tracciati di Rio, rientrerò in Italia con Aru perché ho degli impegni inderogabili mentre Vincenzo e Adriano voleranno direttamente a San Luis. Per quanto riguarda la formazione mista che si presenterà al via in Argentina, dico che va nella direzione presa di recente dalla federazione, impegnata a fare crescere il movimento tricolore. Per Viviani sarà importante anche in termini di preparazione al campionato del mondo di ciclismo su pista che si svolgerà ad inizio marzo a Londra. Poi avremo Marezko, un giovane sprinter al suo secondo anno nella massima categoria, che ha già fatto vedere cose buone nel 2015. E quindi tre Under di sicuro avvenire come Minali, Ravasi e Affini – il più giovane con i suoi 20 anni - che respireranno lìaria del grande ciclismo internazionale. Cinque uomini coadiuvati da Pozzato che, oltre ad una comprovata esperienza internazionale, si presenterà al via con un buon colpo di pedale visto che arriverà direttamente dopo la Sei Giorni di Rotterdam».

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