MATTEO RABOTTINI: «Una fiala da 300 € e sono finito all'inferno»

STORIA | 06/01/2016 | 12:14
Una pagina intera, su La Gazzetta dello Sport di oggi, redatta da Luca Gialanella, capo della rubrica ciclismo della rosea. Un'intervista a cuore aperto con il pescarese fermato per doping («L'epo me l'ha venduta un ex pro dell'est»), il figlio d'arte racconta oggi di aver perso tutto. «Mi hanno abbandonato anche i miei genitori, la mia compagna, tutti. Solo mio nonno mi è rimasto vicino».

Rabottini ha raccontato molto a Luca Gialanella, tutto alla Procura antidoping del Coni, fornendo nomi e cognomi di chi gli ha venduto l'Epo. «Ma la scelta è stata solo mia. Ho fatto tutto da solo. Quando non si vince più...».

leggi qui tutto l'articolo di Luca Gialanella su La Gazzetta dello Sport

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COMMENTI
purtroppo non ci siamo.
6 gennaio 2016 15:06 valentissimo
Scusa Matteo ma, dire che i tuoi genitori ti hanno abbandonato è ingiusto e non vero, forse dovresti dire che hai scelto tu un altra strada ed hai sbagliato. Torna indietro e vedrai che ti attendono a braccia aperte.
Hai già fatto troppo male a tutti, forse è il caso di mettere una pietra sopra a tutto quanto accaduto e cominciare a costruire un futuro migliore dove sarai tu a scrivere il copione.

Ma è un virus abruzzese?
6 gennaio 2016 15:18 Bastiano
Dopo Di Luca, che cercava le controanalisi prima di parlare, ora abbiamo Rabottini che si professava innocente ed ora se la prende con il mondo.
Al posto di cercare commiserazione e gossip, forse è il caso che si stringa alla sua famiglia e si costruisca un futuro senza cercare scorciatoie.

Peccato....
6 gennaio 2016 17:03 canepari
anche senza EPO credo che avrebbe fatto una onesta carriera. Aveva passione, classe, cromosomi, e tifosi.... mi dispiace per lui, peccato.

mah ?
6 gennaio 2016 17:37 pianista
Secondo me, come si fa a credere che fosse la prima fiala,(tutti dicono cosi)

stia zitto
6 gennaio 2016 18:07 giusette
Avrebbe fatto meglio a stare zitto: è un altro che ha contribuito a sputtanare questo sport. E parla ancora? Come quando diceva di essere innocente. Speriamo abbia ricavato qualche soldino per questa esclusiva, altrimenti gli è servita a nulla. Poverino, una fialetta soltanto. Magari fosse stata di quelle puzzolenti che si usano a carnevale...

Perplesso
6 gennaio 2016 18:12 IngZanatta
A me lascia perplesso il fatto che questi ragazzi colti in flagrante si preoccupano soprattutto di dire che hanno fatto tutto da soli ...

Meglio tacere .
6 gennaio 2016 19:44 SERMONETAN
Fai più bella figura a stare zitto , tanto non ti crede nessuno

6 gennaio 2016 20:20 FrancoPersico
Tutti fanno da soli. Ma è possibile che i ciclisti conoscano la medicina come il ciclocomputer? Sono perplesso solo di questo.

stessa squadra
6 gennaio 2016 20:38 sasa
Il giornalista ha fatto il suo lavoro chiedendo all'ex ciclista di fare l'intervista ma Rabottini avrebbe dovuto capire che non era opportuno e soprattutto evitare di continuare a prendere in giro chi legge di ciclismo, su giornali e siti autorevoli. Il Rabottini dice di avere fatto tutto da solo, bravo: anche l'endovena che probabilmente neppure un infermiere sa fare da solo. Come mai non ha parlato della sua ex squadra, alla quale ha provocato ulteriori danni non solo di immagine? Era la Sottoli Neri Yello Flou, un team che era stato già colpito dalla positività dei vari Di Luca e Santambrogio, una squadra recidiva.

Mah
6 gennaio 2016 21:03 Ruggero
Un bel silenzio..........

Poverino
6 gennaio 2016 21:27 OldVintage
Abbandonato dalla famiglia… e al primo errore!!!
Certo che quando anche le contro analisi ti sono contro, ti giochi pure i tuoi cari pur di impietosire!

bagnino no?
6 gennaio 2016 22:33 biagiotto
Rabo, hai il fisico, sei abbronzato, sei a Pescara: fare il bagnino, no? Altro consiglio che mi permetto di dare: non pagare la multa all'Uci, a cosa ti serve ancora la tessera da corridore? Speri che ti ingaggi magari la Southest?

Rabottini ti posso dire una cosa?
6 gennaio 2016 22:47 Bartoli64
ECCHEPPALLE CON STE' LAGNEEE!!

Bartoli64

sasa ...... hai fatto una figura cacina ......
6 gennaio 2016 22:54 paciacca
sasa visto che non spedi un centesimo per comprare la rosea almeno apri il link e leggi l'articolo

"Aver tradito la fiducia di tutti. Di Scinto e Citracca, che mi avevano dato un posto in squadra. Mai, mai, non li ho più chiamati da allora, perché mi vergognavo. Ho tradito la fiducia del c.t. Cassani, che mi aveva appena convocato in Nazionale, e non se lo meritava proprio. Ho tradito la mia famiglia, gli amici. Mi è rimasto solo mio nonno Guido, mi chiama e mi fa piacere perché non vengo sempre e solo additato per i miei sbagli. Quando passi da avere niente a tutto, ti abitui subito. Da tutto a niente, è dura".

roba da non credere
7 gennaio 2016 07:02 grano
questo ragazzo va curato a livello psichiatrico, basta con questi idioti che rovinano lo sport , andasse a lavorare!!!! ma seriamente!!

nn mi quadra
7 gennaio 2016 15:01 SERMONETAN
Ho letto l\' articolo..500 un giorno e 500 il giorno dopo
Domanda se era la siringa da 5000 ui preimpostata come ha fatto a fermarla che quella come mandi giù non si sgancia finché non è finita?
Purtroppo io le uso x vivere con 10 di emoglobina

Una risposta a Sermonetan e una riflessione
7 gennaio 2016 18:41 Bartoli64
Ciao Sermonetan,
se leggi bene l’intervista di Gialanella quella fiala gliel’ha data un ex prof. dell’est, e la cosa mi fa pensare che pure il farmaco avesse provenienza est-europea (e pensa te che mondezza gli hanno dato)!

In effetti, sia pur condannando il comportamento del corridore, quest’intervista un qualche spunto di riflessione te lo suscita.

Matteo Rabottini vinse uno splendido Campionato Italiano U23 e si fece notare quasi subito anche tra i professionisti. Ora è padre, si è lasciato con la sua compagna ed ha pure rotto i ponti con i suoi genitori per via di questa maledetta storia.

Beh, è difficile credere si tratti di un farabutto, soprattutto perché credo che il padre gli abbia insegnato ben altre cose e non certo a come ci si dopa (anche perché ai suoi tempi giravano tutt’altre sostanze che oggi neppure si usano più).

E’ per questo che allora capisci quale sia il pericolo più subdolo che il maledetto doping porta con sé, un pericolo che è pari a quello delle droghe che bruciano le vite di tanti giovani.

Con la sua forza corruttiva il doping, infatti, brucia le vite dei giovani atleti, e ti assicuro che ne ho visti tanti bruciarsi in malo modo, anche bravi ragazzi che non erano affatto dei delinquenti ma che per debolezza d’animo hanno ceduto a questo schifo finendo poi per avere problemi di salute, o problemi giudiziari, oppure tutte e due le cose.

Ti da poi da pensare il continuo martellamento che puoi subire in certi ambienti che sono marci, marci, marci fino al midollo!

E non mi si venga a dire che stò ragazzo si è svegliato una mattina pensando “mò mi faccio di EPO” senza aver dovuto sentire per mesi, magari pure per anni, il suono di queste “sirene” che ancora circolano nell’ambiente e che di continuano “ammiccano” a questi ragazzi il “modo” per andare più forti.

Purtroppo si tratta molto spesso di ragazzi che di forte hanno solo le gambe (almeno finché gli reggono), ma che poi sono tanto deboli dentro da credere ancora che arrivi la Befana e che con soli 300 euro gli risolva tutti i problemi.

Rabottini per questa sua debolezza pagherà ben oltre i 91.000 euro che gli manda a chiedere l’UCI, ed è un vero peccato vedere un giovane e promettente atleta cancellare così quel bellissimo sogno che aveva fin da bambino e che a prezzo di tantissimi sacrifici (suoi e dei suoi genitori) era finalmente riuscito ad accarezzare.

Bartoli64

8 gennaio 2016 18:00 geom54
a rinfrescare la memoria,
ma la vespa che punse in una gara tale amatore che pure la stessa gara vinse era vero insetto?

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