BESNATI. «NEL CICLISMO TANTI PAOLINI: È EMERGENZA SONNIFERI»
PROFESSIONISTI | 28/12/2015 | 12:00 Luca Paolini, atto secondo. Dopo l’intervista esclusiva di ieri per mano di Luca Gialanella, che dopo mesi di silenzio è riuscito a raccogliere il pensiero del corridore lombardo fermato al Tour per una positività alla cocaina, oggi sempre sulla rosea, Claudio Ghisalberti ha approfondito la questione legata alla dipendenza da ansiolitici, che hanno poi portato l’ex corridore della Katusha a ricorrere anche a cocaina. Ghisalberti, per saperne di più, ha sollecitato il dottor Massimo Besnati, medico di squadra alla Katusha e in Nazionale, sottoponendogli l’estremo quesito: è possibile una dipendenza da tranquillanti?
«Sicuramente si – spiega Besnati a Ghisalberti -. Il “lormetazepam”, principio attivo del Minias, tra tutte le benzodiazepine è quello che provoca più dipendenza. Si inizia con 10 gocce, poi 15, 20, 30... si arriva anche a 100. È un’escalation senza fine. Se cerchi di smettere, come tutte le droghe, provoca sindromi di astinenza. Pensate che a Milano e Verona esistono due cliniche specifiche per la disassuefazione».
Sapeva che Paolini era ricorso poi anche alla cocaina? «No, assolutamente no».
Torniamo al sonnifero. Luca riusciva a camuffare la sua condizione? «Sì, con il caffè. Si portava la macchinetta alle corse e prima di scendere a colazione si beveva 5-6 tazze, 180-200 milligrammi di caffeina. Questo serve per combattere l’alterazione dello stato di vigilanza, il rincoglionimento, che ti lascia un sonnifero. Però poi sei costretto ad aumentare le dosi, è il gatto che si morde la coda. Alla sera prendi qualcosa per dormire, alla mattina per stare sveglio e sempre in dosi maggiori».
Succede con tutti i sonniferi? «Praticamente si, ma il Minias è tremendo. Con gli altri, mediante dosi a scalare, si può smettere. Prendete lo Stilnox: è molto più pesante, ma crea molto meno dipendenza. Con questo no, serve una vera e propria pratica per disintossicarsi».
Concorda con il fatto che i sonniferi siano diventati nel ciclismo une vera e propria piaga? «Certamente. Sarei Pinocchio se dicessi che il doping è sconfitto, ma ora quello dei sonniferi è un problema più grave, molto più esteso. Un problema che coinvolge gli uomini prima ancora degli atleti. A renderlo ancora più grave l’usanza abbastanza diffusa di abbinarci l’alcol: produce un effetto bomba. Tremendo».
Tutto l’articolo è possibile leggerlo su La Gazzetta dello Sport di oggi in edicola.
Le parole del Dott. Besnati tra emergenze e reticenze
28 dicembre 2015 13:28Bartoli64
Ho grande stima di Lei Dott. Besnati (uno dei medici più apprezzati nell’ambiente ciclistico), ma queste Sue dichiarazioni mi hanno lasciato non poche perplessità.
Personalmente faccio attività sportivo-agonistica da tanti anni, ed anche se non competo a livelli professionistici MAI mi sognerei di andare dal mio medico (tra l'altro Suo collega n.d.r.) a farmi prescrivere un sonnifero per riposare bene, anche perché la sua risposta già la posso immaginare: NON CI PENSARE PROPRIO!!
Per questo mi domando come mai (come Lei stesso afferma) si sia ormai arrivati ad una vera e propria emergenza-sonniferi nel ciclismo(!?)
Cosa hanno fatto i medici di squadra per combattere questa bruttissima abitudine?
Perché non hanno istruito i loro atleti sui pericoli da dipendenza di questi farmaci?
Perché non si oppongono con tutti i mezzi a loro disposizione e tolgono letteralmente di mano queste schifezze dalle mani dei propri atleti?
Perché questa vicenda esce solo ora alle cronache e solo dopo le dichiarazioni di Paolini?
Dottore carissimo, capisco che non stava magari a Lei lanciare per primo l’alert sulla questione, ma all’ultimo convegno dell’AIMEC di cosa avete parlato che fosse ancor più importante?
Mi spiace molto costatare come l’immagine che l’ambiente ciclistico continua a dare di sé stesso è ancora un’immagine di sfacciata reticenza, e che di certo NON fa affatto bene ad uno sport che – complici anche i troppi scandali-doping il cui è ancora coinvolto - è ancora lontano anni luce da quella tanto sbandierata trasparenza di cui vorrebbe fregiarsi.
Per il momento il risultato è che un corridore come Luca Paolini, molto probabilmente per combattere la depressione indotta dai sonniferi, ha addirittura fatto ricorso alla coca per tirarsi su!
Ed allora Le domando Dottore, davvero non si poteva fare nulla prima per non arrivare poi a queste conseguenze?
Nei team professionistici i rapporti medico-atleta sono stati, e vengono ancora gestiti, secondo “Scienza e Coscienza”?
A me sembra proprio di no Dottore, ed il senso di queste Sue parole (mi scusi se glielo dico) mi sembra davvero mortificante, sia per il Suo ruolo, sia per quello degli atleti.
Bartoli64
COMMEDIANTI
28 dicembre 2015 18:33tonifrigo
Basta con questa grande commedia, questo pianto, questa assurda corsa a fare del ciclismo un unicum all'interno dello sport, quando ben sappiamo che non è così, quando tutti sanno che ci sono sport dove c'è gente che s'infortuna in riscaldamento20 secondi dopo essere stata sorteggiata per il controllo. Bisognava farlo rientrare? Va bene, sono mesi che si allena come un dannato, evidentemente sa che succederà. Serviva una pezza giustificativa. Ok, ma non la commedia del figliol prodigo. Il resto è, francamente, poca cosa, almeno dal punto di vista sportivo. Auguro ogni bene e ogni dignità a Paolini, corridore capace.
Dott. Besnati,
29 dicembre 2015 11:23Fra74
ho letto con attenzione le Sue parole, ed avrei da rivolgerLe delle domande a riguardo.
"E' CORRETTO PARLARE DI SONNIFERI COME DI STIMOLANTI? QUALI SONO GLI EFFETTI, RELATIVAMENTE AGLI STIMOLANTI, RICERCATI NELLO SPORT?
E' VERO CHE l’uso di stimolanti nello sport risponde ad esigenze legate all’aumento della capacità di concentrazione, alla riduzione del senso di fatica e in generale all’aumento dell’aggressività e della competitività?
Gli stimolanti sono sostanze attive sul sistema nervoso centrale accomunate dalla preminente azione eccitante?
Inoltre, la sostanza assunta dal Sig. Luca Paolini, come da Lui stesso dichiarato, ha l'effetto di uno stimolante ed aiuta a dimagrire? Oppure può essere un elemento considerato a "copertura" di altri prodotti?
Spero possa fornirci altre delucidazioni a riguardo".
Inoltre, Dott. Besnati, ad onor di cronaca Le ricordo che pure l'ex-prof. GRAZIANO GASPARRE, alcuni anni or sono, ammise l'uso della stessa sostanza utilizzata dal Sig. LUCA PAOLINI.
Grazie.
Francesco Conti-Jesi (AN).
@fra74
29 dicembre 2015 18:15FrancoPersico
Onestamente ti ho sempre considerato "velenoso" , ma a leggerti bene poni sempre domande sensate e non polemiche, nella totale osservanza di norme etiche. Peccato che non ti vengono mai date risposte, in particolar modo da alcuni Team Manager, diverse volte da te interpellati.
Franco,
30 dicembre 2015 10:15Fra74
Ti ringrazio per questo Tuo "commento", in realtà però sono pure, nello scrivere, un attimo "pungente", ma proprio per spronare e ricercare in maniera obiettiva, chiara, etica, certe risposte...tutto qui...
Ciao.
Francesco Conti-Jesi (AN).
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