AMORE&VITA SMP. Fanini: Gavazzi merita l'azzurro

CONTINENTAL | 08/12/2015 | 00:45
La stagione ciclistica 2015 è andata in archivio con notevole soddisfazione per il team di categoria Continental Amore & Vita-Selle SMP: 18 vittorie sono state ottenute in varie parti del mondo dagli atleti guidati con maestria dai diesse  Francesco Frassi, fresco sposo, e Maurizio Giorgini e il collaudato staff gestito dal dinamico team manager Cristian Fanini già guarda con ottimismo al 2016.

E' perciò doveroso fare due chiacchiere con Ivano Fanini, l'anima storica del sodalizio lucchese le cui solide radici risalgono addirittura al 1948, quando papà Lorenzo cedette all'irresistibile richiamo dello sport del pedale: «Senza nostro padre non saremmo qui a parlare di squadre ciclistiche. Fu lui a far scoccare la scintilla che ci ha poi coinvolti tutti, oltre a me i miei fratelli Brunello, Michele e Pietro».

Il pensiero di Fanini torna subito alla bellissima annata 2015 di Mattia Gavazzi, da lui già commentata in occasione dell'articolo riguardante le statistiche del ciclismo italiano 2015: «Mattia ha dimostrato di poter ambire legittimamente ad una maglia azzurra per il campionato mondiale 2016 in Qatar. Lo abbiamo recuperato noi del team Amore & Vita quando ormai sembrava perso per il ciclismo e lui ci ha ripagato con una stagione 2015 da incorniciare, contraddistinta da 13 successi e dal titolo simbolico di plurivittorioso tra i ciclisti professionisti italiani, ex-aequo con il giovane Mareczko. Credo che il CT Cassani abbia già un'idea circa l'utilità di Mattia nella nazionale italiana, anche perché  è un ragazzo intelligente, pronto a lavorare per la squadra se sarà necessario. Se poi parliamo del suo spunto veloce, mi sento di dire che può battersi alla pari con chiunque, qui in Italia».

E' tempo però di dare uno sguardo al futuro, leggasi annata 2016: «Per Gavazzi continueremo ad avere un occhio di riguardo, sperando di poter gareggiare più spesso in Italia. Abbiamo ingaggiato due ragazzi di belle speranze che dovrebbero garantirci dei risultati nelle corse più impegnative, un settore  dove forse siamo meno agguerriti. Si tratta del siracusano Pierpaolo Ficara, accreditato nel 2015 di 8 vittorie incluso il titolo di campione toscano Elite, e del lucano Danilo Celano, primo quest'anno in 4 competizioni assai dure tra le quali spicca il GP di Gambassi Terme. Per il resto ci affideremo ad altri talenti in crescita provenienti da varie nazioni che si stanno affacciando alla ribalta del ciclismo internazionale un po' a sorpresa, com'è stato ad esempio il caso dell'Albania».

Fanini è considerato un talent-scout, oltre che un feroce fustigatore delle pratiche dopnati, ma quale di queste due etichette predilige?
«Le accetto volentieri entrambe. Ho perso il conto dei giovani ciclisti che sono transitati dalle mie squadre e che poi hanno fatto carriere eccezionali: da Cipollini a Bartoli, Tafi, Chioccioli, Sorensen, Baronchelli e a tanti altri. Per quello che riguarda il doping a convincermi ad intraprendere questa difficile battaglia è stata la considerazione che mio figlio Cristian, dotato come pochi per praticare il ciclismo, ha dovuto abbandonare l'attività agonistica poiché gli era diventato impossibile competere contro avversari visibilmente e spudoratamente “aiutati”. Da questo grande dispiacere è nato il mio impegno contro la piaga del doping, un impegno che continua tuttora e che, inevitabilmente, mi ha procurato molti nemici».

Fanini conclude mostrando una foto in cui Gavazzi batte allo sprint il promettente sprinter italo-polacco Jakub Mareczko: «E' accaduto al circuito di Brescia, un successo che non avevamo conteggiato ma che alla fine ha consentito a Gavazzi di raggiungere proprio Mareczko in vetta alla graduatoria 2015 dei plurivittoriosi italiani del ciclismo professionistico».

Stefano Fiori
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COMMENTI
Gavazzi
8 dicembre 2015 12:27 lapalisse
Si della nazionale cantanti

Giusto
8 dicembre 2015 14:36 thered
Sono assolutamente d'accordo con il Sig.Fanini, primo perche' stiamo parlando di Mattia Gavazzi un Signor Velocista (e non dite come al solito che vince solo le garette! perche' purtroppo le altre non le puo' fare!!!),secondo perche' non vedo proprio quei Super velocisti in circolazione in Italia che possano darci quelle garanzie di possibile vittoria,e che possano meritare piu' di lui, la convocazione per i prossimi Mondiali.

lapalisse
8 dicembre 2015 16:37 blardone
Mi dispiace del tuo commento ma col nome che ti ritrovi non si può sperare di più. Mattia purtroppo sta invecchiano ma rimane un grande corridore .per puntare alla maglia azzurra dovrebbe cambiare calendario ma non si può . Sarebbe una grande occasione per far vedere quanto vale . Nel mondiale a Firenze c era basso .forza Mattia e sig Fanini

Lapalisse?
8 dicembre 2015 16:45 Pedalatore
Forse Gavazzi le starà antipatico o forse di ciclismo ne capisce ben poco. Continuare ad avere i paraocchi e portare in azzurro solo i privilegiati porta solo a risultati come questi ultimi anni! Mondiali anonimi!!!! Per l\'italia. Cassani deve mettersi in discussione e dare l\'opportunità ad uno dei più forti velocisti che abbiamo, è ovvio dovrà dimostrare già dall\'inizio del 2016 il suo valore per meritarsi un posto. Vi ricordo a Verona un certo Freire che fu convocato da perfetto sconosciuto con 9 gare nelle gambe, e tutti sappiamo come è andata a finire. Così vuol dire mettersi in gioco anche come ct. Poi c\'è anche il lato umano, Gavazzi campione ritrovato dopo i problemi personali, superati grazie alla sua famiglia e grazie ad amore e vita, che porta in alto il nome Gavazzi come dai tempi del padre campione Italiano in maglia Fanini.

Gavazzi n.1
8 dicembre 2015 18:39 pietrogiuliani
Dire che Gavazzi merita la nazionale cantanti, è una cattiveria gratuita e di cattivo gusto che non merita altre repliche altrimenti rischiamo di scendere allo stesso bassissimo livello di quel mediocre conoscitore di ciclismo che lo ha scritto. Io voglio solo soffermarmi su un dato oggettivo, ovvero, mettete tutti e dico tutti i velocisti italiani che ci sono oggi in gruppo e fategli fare una volata anche dopo 250 km (anzi meglio ancora se dopo 250km). E vedrete in quanti riescono a battere Gavazzi. 8 volte su 10 vince lui sicuro...non c\'è Mareczko, Marini, Belletti, Guardini, Viviani, Chicchi, Guarnieri, Nizzolo, Bonifazio, Palini ecc. Che tengano...e questo Cassani lo sa....non aggiungo altro, sarebbe più che superfluo!

Pedalatore:
8 dicembre 2015 18:40 Cada
Con tutta la stima che posso avere per il Mattia Gavazzi corridore, se lo vogliamo paragonare a Freire, penso che di ciclismo ne capiamo ben poco! Un in bocca al lupo a Mattia e a tutto il suo team, per la stagione 2016, ma la vedo ben dura che il CT convochi per il mondiale un corridore di una squadra continental! Saluti. Simone Cadamuro

per Simone
8 dicembre 2015 19:51 Pedalatore
Non era un paragone a Freire era solo far capire che alcune volte si può osare convocando un corridore come fu fatto con Freire nel 1999 che era un perfetto sconosciuto (e Gavazzi non lo è), infatti lo speaker sotto il rettilineo d'arrivo continuava a chiamarlo gomez (il cognome di sua madre), poi dopo verona è diventato un grande campione. Ciao un saluto

Dimenticavo...
8 dicembre 2015 19:52 pietrogiuliani
Modolo, Ruffoni, Pelucchi...Gavazzi batte pure loro.
Freire, è stato e rimarrà sempre un altra cosa. Su questo non ci piove. Però considerato il panorama dei velocisti italiani di oggi. Gavazzi è tra i primi 3 in assoluto!

GAVAZZI IN AZZURRO
8 dicembre 2015 19:57 effeffe
Io inizierei nel convocarlo in nazionale in qualche gara anche ad inizio stagione in modo che Cassani possa seguirlo da vicino e metterlo alla prova. Magari dopo aver vinto una bella gara in maglia azzurra ci canterà anche una canzone per la goia di Lapalisse che di ciclismo non ci capisce niente.

Non dimentichiamo che...
8 dicembre 2015 20:33 Edo24
Sicuramente Mattia è un ottimo velocista,ma ricordiamo che il prossimo mondiale,seppur piatto, non sarà poi così semplice a causa del vento che i corridori troveranno.si rischierà più selezione degli ultimi mondiali,con 250 km a tutta dal\'inizio alla fine..e dopo 250km di vento,in volata bisogna arrivarci....Saluti.Eddy Serri

Mattia Gavazzi
9 dicembre 2015 12:20 fulvio54
Sul fatto che Mattia Gavazzi sia un ottimo velocista non si discute. Se ricordo bene qualche anno fa in maglia Androni ha vinto delle corse di buon livello poi, purtroppo per lui,quella brutta vicenda in cui rimase coinvolto lo costrinse al palo. Sarebbe pero' opportuno che corresse in Europa e nel calendario italiano ma finche' rimarra' in una Continental, con tutto il rispetto per Amore e Vita, purtroppo la vedo dura. Mi auguro che la sua squadra
venga invitata il piu' possibile.....Comunque auguri!

Conosco bene Mattia...
9 dicembre 2015 14:14 Cada
...perché ci ho corso assieme e confermo che aveva tutte le carte in regola per giocarsela con i migliori, non solo a livello nazionale, ma in generale. Purtroppo gli anni passano per tutti e prossimo anno ne avrà 33. Se consideriamo che ha 2 anni più di Cavemdish, il quale ha già inforcato la parabola discendente (nonostante sia da sempre all\'interno del programma WT...), mentre da dietro arriva gente come Gaviria e Mareczko (tanto per fare 2 nomi emergenti) e Kittel, se risolve i guai fisici, è ancora ipoteticamente nei suoi anni migliori, la vedo ben dura per Mattia ambire anche solamente ad un buon piazzamento. Se a questo ci aggiungiamo che in carriera non credo abbia mai corso completamente un grande giro e che le distante/qualità sulle quali si misurerà il prossimo anno sono ben distanti da un mondiale, la vedo dura che riesca a mettere in difficoltà Cassani, il quale ha nella propria lista, sicuramente Viviani e Guardini, ma credo che con i vari Trentin, Bennati e Sbaragli (escluso solo alla fine per l\'ultimo mondiale), sia abbondantemente coperto per quanto riguarda ruote veloci. Saluti. Simone Cadamuro

MATTIA GAVAZZI PER TUTTA LA VITA!!
9 dicembre 2015 14:55 Bartoli64
Io uno come Mattia Gavazzi lo vorrei tutta la vita nell’organico di una mia squadra!

Qualcuno lo reputa un velocista di seconda schiera (cosa sulla quale c’è comunque da discutere) ciò per il semplice fatto che magari non ha il fondo e la resistenza dei migliori “top sprinter” mondiali, ma quanto ad esplosività, senso della posizione, colpo d’occhio, resistenza alla velocità e coraggio Mattia NON ha niente da inviare a nessuno.

Per questo, come scrivevo sopra, uno come lui meriterebbe ben altri prosceni rispetto a quelli che può offrigli il sia pur degnissimo team di Ivano Fanini, e state pur certi che questo ragazzo è ancora in grado di far spostare più volte verso destra il pallottoliere delle vittorie di qualsiasi squadra.

Quanto al resto delle critiche non voglio neppure accennare vista l’incompetenza che le contraddistingueva.

Mattia ha avuto un grave problema di dipendenza, ma che ha saputo superare grazie al suo coraggio, alla sua forza d’animo ed al bene delle persone che hanno creduto in lui e che gli sono state sempre vicino.

Lui ha già pagato, e probabilmente paga ancora, duramente per quell’errore (LUI) mentre altri…

FORZA MATTIA!!

Bartoli64

grande Fanini
10 dicembre 2015 08:48 daniele01
Leggendo questo articolo e l’intervista di Fanini mi fa ricordare le tante cose che ha fatto per il ciclismo ma soprattutto è sempre stato al passo con i tempi, ha capito che suo figlio Cristian poteva dare molto alla squadra e l’ha inserito ottenendo ancor più risultati vedi quest’anno 18 vittorie perché le vittorie sulla strada le fanno i corridori vedi Gavazzi, ma a tavolino ha sempre vinto FANINI IVANO!!!
Chiudo dicendo Gavazzi deve andare in nazionale!

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