Corti: «Ecco perchè voglio Ivan Basso»

| 21/10/2006 | 00:00
Claudio Corti (nella foto con il direttore di Tuttosport Giancarlo Padovan, ndr), 51 anni, ex iri­dato su strada dilettanti nel ’ 77 nonché argento ai Mon­diali prof del 1984, da due stagioni è il team manager della Barloworld che sta fa­cendo la corte a Ivan Basso. Signor Corti, non ha paura a diventare impopolare in­seguendo il varesino? «No,perché?» Basso sta dividendo l’opi­nione pubblica: per alcuni è una vittima, per altri un dopato. Lei come si pone? «Ho capito. Lei allude al fa­moso Codice Etico?» Qualcosa del genere. Per noi è da sospendere soltan­to chi è stato guidicato col­pevole. Per lei? «Le rispondo così: fui io il pri­mo ad applicare il codice eti­co quando ancora non era sta­to sottoscritto ufficialmente dai corridori, come accade og­gi». In quale situazione? «Al Giro 2002, dopo la vittoria di Simoni in maglia Saeco a Campitello Matese». Che cosa accadde? «Ci fu un blitz dei Nas di Ro­vereto. Gibo si trovò coinvolto in un caso oscuro. Lo convin­si a lasciare la corsa per evi­tare polemiche». E del caso che riguarda Basso che cosa ci dice? «Ritengo che un corridore debba esprimersi in biciclet­ta. E se non è giudicato colpe­vole deve poterlo fare». E in caso di colpevolezza? «C’è un codice delle pene. Ci si ferma, si sconta la squalifi­ca e poi se si vuole si ripren­de l’attività. Perché chi sba­glia ha sempre il diritto di ri­provare dopo aver pagato». Lei a maggio ha fatto do­manda all’Uci per entrare nel ProTour: crede che que­sta trattativa con Basso la possa danneggiare? «Per cortesia, non mi faccia ragionare in questi termini. Ho fatto un’offerta a Ivan perché credo possa essere un corridore adatto a noi». E’ una lotta fra Barloworld e Discovery Channel? «Non posso dirlo, perché non sono informato di eventuali altre trattative». L’ex team di Armstrong è favorito dal fatto di essere nel ProTour? «Beh, essere nel novero delle squadre di prima fascia ti dà la possibilità certa di dispu­tare Giro e Tour...». E correndo con la sua Bar­loworld, invece? «Basso potrebbe riprovare a vincere il Giro». Sentendo magari un pizzi­co di pressione in meno? «Può darsi, ma dipende da lui. Attualmente la situazio­ne è ferma, in attesa di mag­gior chiarezza nei provvedi­menti». Corti, ha stabilito un ter­mine ultimo per poter alle­stire la stagione 2007 della Barloworld? «Un termine? Era... due gior­ni fa. Ma faremo una piccola eccezione. Restiamo calmi per un po’ prima di tirare le som­me e ricominciare a stilare i programmi e a completare l’organico». Oggi come oggi quanti cor­ridori sono tesserati nella sua squadra? «Una quindicina. Aspettere­mo Ivan, anche se la Disco­very resta la grande favorita». (da Tuttosport del 21 ottobre, a firma Paolo Viberti)
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