
Tadej Pogacar a Kigali si è fermato ai piedi del podio e la sua sconfitta si è trasforata in clamorosa disfatta con il sorpasso operatoi da Remco Evenepoel, straordinario dominatore della prova iridata.
«Certo, sono deluso, Remco mi ha superato, ma è stato incredibile, è stato davvero bravo in questa stagione – ha detto Pogacar in zona mista dopo la gara - Sono arrivato a un secondo dal podio e questo è un risultato dal sapore agrodolce, perché forse, se avessi saputo che sarebbe finita così avrei avuto un po' di motivazione in più, ma non potevo saperlo e oggi probabilmente me ne pentirò, ma domani è un nuovo giorno e sono molto felice».
Lo sguardo è già rivolto in avanti: «Domani avremo un nuovo giorno e questa sicuramente non è stata la mia migliore prestazione a cronometro, ma poco prima del Canada non sono riuscito a finire il mio blocco di allenamento sulla bici da crono, ma sono molto fiducioso per la gara di domenica prossima».
Il percorso della prova a cronometro su una distanza di 40 km, non era molto tecnico e per vincere bisognava spingere sempre sui pedali anche nei tratti in discesa. La prova su strada sarà invece diversa, con molto dislivello, che la renderà perfetta per un corridore come Pogacar.
«Il percorso era bello, ed era importante mantenere la posizione anche in discesa, perché si andava molto veloci. Abbiamo corso in quota e questo ha influito su un tracciato così veloce. E’ stato un percorso veloce ma con molte irregolarità e adesso non vedo l'ora di correre la gara su strada».
Prepararsi per una prova iridata non è mai facile, perché sono molti i fattori che possono influire sul risultato. Come ad esempio le gare di avvicinamento e Pogacar, ha scelto di correre in Canada per rifinire la sua preparazione. «Adesso devo solo fare altri due allenamenti duri e poi sarò pronto per domenica. Per quanto riguarda la mia preparazione, se parliamo di circostanze per la cronometro, avrei sicuramente dovuto saltare il Canada, ma dopo essermi ammalato prima dei volare in NordAmerica ho preferito saltare alcuni allenamenti importanti piuttosto che la crono. Per la bici da strada è un'altra questione. Sapevo che se volevo essere al 100% per la gara su strada dovevo andare in Canada: quindi penso che quella trasferta sia stata una buona scelta per la prova di domenica prossima».
Pogacar oggi ha compiuto 27 anni e non è rammaricato per non aver ottenuto la medaglia nel giorno del suo compleanno e pensa che lo scorso anno quando ha vinto il titolo mondiale era il compleanno di suo fratello Tilen e che quest’anno potrebbe accadere la stessa cosa.
Infine è per Remco anche l'ultima battuta: «Quando mi ha raggiunto avrei voluto seguirlo ma non ci sono riuscito. Spero che per questa cronometro Remco fosse al 100 per cento e allo stesso tempo mi auguro che sia al 99 per cento per la gara di domenica prossima».
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