Simeoni si difende dalle accuse: ho sempre detto la verità
| 24/09/2004 | 00:00 ''E' normale che la difesa cerchi di screditarmi. Ma le dichiarazioni difensive mi toccano poco perche' sono piene di inesattezze''. Filippo Simeoni, il ciclista che fa parte della lista dei convocati azzurri per il Mondiale di Verona e con le sue dichiarazioni costituisce uno dei pilastri dell'accusa al processo per doping al dott.Michele Ferrari, replica cosi' all'arringa difensiva di ieri dell'avv.Dario Bolognesi, che aveva definito non credibile Simeoni e le inattendibili le sue dichiarazioni: ''Simeoni non puo' rifarsi la verginita' alle spalle del dott.Ferrari - aveva detto Bolognesi -. Vuole coprire una parte di verita' ed esaltare la bugia''. ''Confermo quello che avevo detto (secondo quanto riferi' in aula Simeoni, Ferrari gli parlo' di Epo e di Andriol, cioe' testosterone, e con quest'ultimo prodotto si passo' ai fatti, e il medico gli disse che doveva assumerlo dopo gli allenamenti basati sulla forza, ndr) - ha ribadito Simeoni - Non ho voluto accusare ne' coprire, ho detto solo la verita'''. ''Ad esempio la difesa ha detto che quando ho confessato ero sotto procedimento disciplinare - ha spiegato Simeoni - Invece non e' cosi', solo dopo la mia testimonianza in aula ho subito la squalifica a quattro mesi''.
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