FROOME. «Ciclismo, modello nella lotta al doping»

PROFESSIONISTI | 04/11/2015 | 10:31
Chris Froome è stato ospite del Web Summit 2015 a Dublino in Irlanda e ha parlato della lotta al doping e anche un po’ di sé, tra preparazione e il ricordo del Tour de France vinto per un piccolo margine. Una frase è particolarmente significativa: «Il ciclismo ha dato agli altri sport un modello su come lottare il doping».

Froome ha parlato a lungo del lavoro combinato di WADA (World Anti-Doping Agency) e UCI (Unione Ciclista Internazionale) nella lotta contro il doping ed è convinto che non ci sia mai stata così pulizia come in questo momento storico. Il britannico crede fermamente che si sia superato il periodo “buio” del decennio precedente, martoriato da casi eclatanti e con la vicenda di Lance Armstrong che ha raggiunto il fondo. «Il movimento anti-doping è stata una parte fondamentale dell’evoluzione dello sport negli ultimi 10 anni - ha affermato il vincitore del Tour del 2013 e del 2015 - specialmente per distaccarsi dall’epoca di Armstrong. Sappiamo tutti cosa è successo. Credo che le agenzie antidoping abbiano realmente compiuto passi da gigante e applicato test sempre più rigorosi. Il ciclismo è diventato un modello da seguire per tutti gli altri sport».

Il 30enne nato in Kenya ha lodato gli sforzi delle massime organizzazioni: «La WADA ha imposto regole ferree e lo sviluppo del passaporto biologico ha consentito di ripulire il ciclismo in modo consistente. L’UCI ha introdotto più regolamentazioni e misure di azione. Siamo l’unica disciplina con reperibilità 24 ore al giorno, possono svegliarci alle 2 del mattino, 365 giorni all’anno».

Froome ha anche parlato della propria vita da atleta all’interno del Team Sky, il più hitech del circuito. Tutto è organizzato e niente è lasciato al caso come ad esempio il gel per le mani: «È sul bus, sui tavoli, nelle stanze per essere sicuri che tutto sia igienizzato. Può sembrare sciocco, ma siamo davvero sempre al limite, spingiamo il nostro fisico al massimo possibile, ogni giorno. E così anche il nostro sistema immunitario è al limite ed è molto suscettibile e può “crollare” da un momento all’altro. Basta anche un acaro, ad esempio durante una corsa di tre settimane, per ammalarsi e poi è un disastro. Raramente si riesce a recuperare».

Anche il riposo è fondamentale e così si cerca di ricreare la stessa condizione per un sonno regolare, ad esempio portando i propri cuscini e materassi anche in hotel: «È per avere un riposo sempre uguale, ogni notte del Tour. Non è che si vince il Tour grazie a cuscini e materassi sempre uguali, è ridicolo, ma queste cose che molti considerano marginali messe tutte insieme e facendo attenzione ti portano a poter lottare al meglio per vincere il Tour».

E lo scorso Tour, vinto non certo con un vantaggio colossale? «Devo essere sincero, sono venuto via dalla Francia con il pensiero di non aver fatto abbastanza. Ho vinto solamente un arrivo in salita, avrei dovuto vincerne di più. Il ciclismo si muove velocemente, dobbiamo sempre guardare oltre e mai rallentare e così cerco sempre di trovare nuovi stimoli. Per dieci mesi all’anno si deve fare attenzione a tutto ciò che si mangia, a riposare bene e a quanto tempo si trascorre in piedi. Non c’è una formula di preparazione perfetta: se funziona allora si prova a ripeterla e a migliorarla».

Mai curarsi degli altri: «Ricordo che nel Tour 2011 cominciammo il defaticamento dopo le tappe con 10 minuti di rulli, anche dopo 200 km su e giù dalle montagne. I colleghi che passavano a fianco del nostro bus ci prendevano in giro e pensavano ‘Cosa diavolo stanno facendo quegli idioti?’. Ma piano piano, uno dopo l’altro, è stato interessante notare che tutti si sono accorti che funziona e ora è prassi comune». La cura massima dei dettagli, una preparazione lunga un anno, non considerare i commenti anche poco piacevoli di colleghi e stampa e puntare sempre più in alto, ecco la Froome-formula.  

Diego Barbera
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COMMENTI
Froome-formula? Ma fateci il piacere!
4 novembre 2015 11:25 Bartoli64
Froome mi fa davvero ridere e mi ricorda molto da vicino Armstrong quando ci propinava il suo assioma: “mi alleno più di tutti quindi vinco più di tutti”.

Visto che la gente tende ad essere di memoria corta, e i giornalisti anche a quanto pare (nella migliore delle ipotesi), vorrei ricordare a Froome che l’accorgimento dei cuscini e dei materassi da portate al seguito durante le corse a tappe era già utilizzato dai belgi della Quick Step quando il team SKY neppure esisteva.

Quanto a defaticamento sui rulli (che loro chiamano “cool down”), si tratta del caro e vecchio “recovery ride”, un esercizio che ricercatori americani avevano già studiato almeno 15 anni fa ed i cui benefici effetti erano già stati ampiamente dimostrati (e pubblicati).

Tralascio poi altri aspetti sull’alimentazione che il britannico ed i suoi preparatori ogni tanto ci propinano, come i semi di quinoa (che contengono molti aminoacidi ma sempre di meno di quelli che si posso acquistare in un qualsiasi negozio di integratori alimentari) i quali, in abbinamento all’utilizzo di bevande rigorosamente non gassate nonché con l’equipaggiamento di una corona asimmetrica sulla bici, gli consentono di stare davanti a tutti al Tour de France mulinando rapportini da allievo (anche se lui li fa girare sino a quasi le 90 r.p.m. però).

A questo c’è poi da aggiungere un altro “must” dell’alimentazione in SKY ovvero il “Porrige”, una sorta di pappina dolce preparata con fiocchi d’avena, latte, frutta e miele ma che, tutto sommato, così strana non mi pare giacché del tutto assimilabile ad una normalissima tazza di cereali con latte e marmellata.

Per il momento il CIO ha disposto che i controlli sui campioni biologici degli atleti possano essere effettuati fino a 10 anni dopo il prelevamento… E HANNO FATTO BENE!!

Alla prossima barzelletta Chris!

Bartoli64

bartoli
4 novembre 2015 12:17 noodles
Concordo con bartoli64. Siamo appena usciti dall 'epoca del texano e temo fortemente che non siamo entrati in un periodo migliore. Anzi, almeno il texano era sicuramente un talento delle corse in linea prima della trasformazione in laboratorio, questo invece era un paracarro in ogni terreno....in pochi anni ha migliorato di 70 watt i suoi valori in salita...molto credibile davvero

brutta l invidia
4 novembre 2015 14:12 maicol
Brutto essere invidiosi degli altri se nn italiani..poi ci chiediamo perché il ciclismo in italia stia morendo..quando esistono persone come voi col paraocchi e pronti subito a pensar male giusto che finisca il ciclismo in italia... a se si pensa male bisogna pensar male di tutti anche ai nostri italiani vincitori dei grandi giri o quelli sino campioni e gli stranieri dopati??io così come credo nelle prestazioni di Nibali e Aru credo anche quelle di Froome, Quintana e tutti gli altri..

L'ultras fallo allo stadio!
4 novembre 2015 15:15 Bartoli64
Caro Maicol,
ti assicuro che l’invidia è un sentimento che proprio non mi appartiene, ragion per la quale capirai quanto mi possano scalfire le tue considerazioni da “ultras” del team SKY(fo).

Invece di cianciare sul fatto che il ciclismo in Italia sta morendo (cosa assolutamente falsa e basta farsi un giro sulle strade attraversate dalle gare per capirlo), perché non provi a ribattere nel merito e nella sostanza a quello che ho scritto io? Eh lo so, è un po’ dura…

In altre parole, visto che sei un po’ scarso di comprendonio, sei in grado di dimostrare che le incredibili innovazioni “hi-tech” di SKY(fo) siano realmente delle innovazioni e non delle semplici rivisitazioni (nel migliore dei casi) di cose già provate e studiate da altri?

Ovviamente no… per cui resta pure a guardarti i “cartoni animati” che Brailsford & Co. si autoproducono “in-house” e poi, tutto contento, batti pure le manine!

Ti assicuro che Chris Carmichael (l’allenatore di Armstrong) è stato molto più innovatore dei tuoi idoli, andando a classificare (e pubblicare) ben 23 diversi mezzi di allenamento, altro che le chiacchiere degli stipendiati di Murdock (Froome compreso) i quali - esattamente come faceva Armstrong - rifiutano qualsiasi confronto con medici ed esperti di fisiologia esterni al loro team (ma che strano eh)?

Da quel che chiunque abbia un minimo di competenza, oltre che di memoria in questo settore, si può facilmente capire come le cose più “hi-tech” che la SKY ha gliele fornisce Pinarello (che però è italiano e non inglese), mentre per quel che riguarda il “lato medico” della questione… beh, tu potrai rimanere tranquillamente fermo all’Amuchina.

Bartoli64

4 novembre 2015 15:37 frect
Ma vi rendete conto, il ciclismo l abbiamo inventato noi italiani francesi e belgi, e ci facciamo prendere per i fondelli da inglesi australiani e ora anche dagli africani. Penso che Coppi, Bartali, Magni ecc. a sentire questi zimbelli si stiano rivoltando nella tomba. Comunque se ci troviamo in questa situazione e' soprattutto grazie ai nostri incapaci dirigenti, se Froome era italiano era gia' indagato da decine di procure, come hanno fatto con Pantani Ricco' ecc.

Frect tra ovvietà e panzane
4 novembre 2015 16:22 Bartoli64
Frect scrivi cose giuste, al limite dell’ovvietà, però anche delle emerite panzane al riguardo del fatto che se Froome fosse stato italiano sarebbe già stato indagato da decine di Procure.

Fermo restando che la Magistratura inglese non fa sconti a nessuno (e pensa che da loro non è ammessa la prescrizione del reato), resta sempre il fatto che Pantani e Riccò sono stati inquisiti per illecito sportivo e per violazione della Legge sul doping, ma non è che i Magistrati italiani l’abbiano fatto perché vincevano, bensì perché a loro carico erano emerse “notitie criminis” ben chiare e comprovate.

Citare Riccò come esempio è poi davvero il massimo del minimo, considerato che, proprio di recente, è risultato implicato nell’ennesimo giro di “robba”.

Non mi pare poi che su Froome siano al momento emersi indizi in ordine ad un suo coinvolgimento in vicende di natura penale connesse all’esercizio della sua professione, ergo… non lo hanno indagato in Inghilterra come NON lo avrebbero fatto in Italia.

Eddai su, stè considerazioni falle al bar del tuo paese (dove magari tutti ti conoscono), e non su un blog aperto a tutti perché fai una figuraccia!

E’ un buon consiglio…

Bartoli64

Controlli
4 novembre 2015 16:24 cocco88
Siamo sinceri i controlli che fanno ai ciclisti non li fanno in nessun altro sport...provate a chiedere un controllo ad un calciatore di notte o chiedetevi di prestazione stratosferiche dopo rientri da infortuni... Che poi nel ciclismo ci sia ancora chi bara è una verità... Però non diciamo che i controlli nn ci sono

Bartoli64
4 novembre 2015 16:28 mauromicheli
Chris Carmichael non ha MAI allenato Armstrong! Come ormai appurato era un semplice prestanome del più famoso (famigerato?!) Dr. Ferrari.

strano a dirsi................
4 novembre 2015 16:37 9colli
ma questa volta concordo al 1000x1000 con Bartoli64.
In più devo anche dire che i rulli, dopo le gare, già si facevano negli 70. Motovelodromo delle cascine Firenze, dove ho iniziato a correre, nel 67/68, il Grande Maestro Enzo Sacchi, dopo le volate e/o le gare di inseguimento, ci diceva sempre,di fare un pò di rulli per sciogliere i muscoli e naturalmente prima delle gare, per scaldarli.

4 novembre 2015 17:52 Tarango
Cuscini e materassi personali, i 'marginal gain'! Chissà cosa ne avrebbe pensato Girardengo, che - leggenda vuole - preferiva viaggiare in terza classe sulle panchette di legno perché così il sedere si abituava al duro della sella.

Parente
4 novembre 2015 18:04 SantGiac
No dai, Maicol deve essere un parente di Froome o lavora nel suo entourage, altrimenti certe difese a spada tratta, che fanno trasparire pressappochismo e "populismo, non verrebbero fuori ogni qual volta si tocchi o solo si alluda al Frullatore o al team Sky.

Giacomo

X Mauromicheli
4 novembre 2015 20:19 Bartoli64
Caro Mauromicheli,
sono davvero spiacente doverti contraddire, ma Chris Carmichael (che poi è un fior di allenatore nominato nel 1999 miglior coach del'anno dal Comitato Olimpico degli Stati Uniti) E' STATO l'allenatore PERSONALE di Lance Armstrong, e si è completamente dedicato a lui per recuperarlo dal cancro dal 1997 al 1998.

Tutti sanno che poi - almeno dal 1999 - il texano si è rivolto a Ferrari per la sua preparazione (soprattutto dal punto di vista "farmaceutico"), ma che Carmichael sia stato, anche per più di qualche anno, il coach di Armstrong NON CI PIOVE PROPRIO!

Così come non ci piove nella sua competenza di allenatore che, come detto nel precedente blog, ha pubblicato il suo lavoro e non fatto "cinema" durante una conferenza stampa a margine del Tour come fanno invece quelli di SKY(fo), senza considerare che in tutti i casini combinati dal "cowboy" ne è sempre uscito PULITO.

Sai, io ho i miei contatti nell'ex entourage del corridore di Austin... però magari non lo diciamo a nessuno.

Bartoli64

maaaa
4 novembre 2015 20:47 maicol
Mi spiega il Sig Bartoli visto che se ne intende così tanto di doping perché nn fa una bella denuncia al Team Sky per doping?? Ah vero forse lo dice per dire visto che prove non c\'è ne sono..poi se mi sai dire negli ultimi anni quanti corridori positivi italiani abbiamo avuto e quanto le altre nazioni così vediamo subito con fatti reali chi bara ancora nel ciclismo...io dico che finché non ci sono esiti positivi ai controlli antidoping non si può ne si deve insinuare sulle prestazioni degli atleti qualsiasi nazionalità siano..altrimenti che guardate a fare il ciclismo per sperare solo che trovino atleti positivi?? Bella passione la vostra allora...

maicol
4 novembre 2015 23:39 noodles
Maicol , se incontro Cioni in bici provo a fargli il tuo nome per sentire se ti trova un posto nell'uffico stampa sky...mi pari adatto al ruolo. O sei tu Cioni ? :-) P.s. lasciala stare gente come Nibali. Quelli sono campioni fin da quando sono saliti in bici...come Valverde, Contador, Basso, Evans e tanti altri. Non atleti spuntati dal nulla a 27 anni. Chi non capisce questa leggera differenza è bene che non segua il ciclismo

Concordo anche io con Bartoli64
5 novembre 2015 08:26 The rider
Anche Armstrong nel 1999 andava in giro dicendo che il problema doping dopo lo scandalo Festina al Tour '98 aveva rggiunto il punto più basso, .....poi!!!!!
Il defaticamento è ARCInoto che faccia bene e non lo ha assolutamente inventato il team Sky, lasciamo perdere il discorso cuscini materassi (hanno scoperto l'acqua calda), non vogliono ammalarsi per colpa di un acaro e poi cosa fanno? Si fermano a bordo strada dal lato sbagliato per cambiare una ruota? RIDICOLIIII!!!!
Riguardo ai controlli a sorpresa, è dimostrato che chi vuole può evitarli, leggetevi il libro "La corsa Segreta" di Tayler Hamilton........... Per non parlare del libro + film The Program.
Pensare male si fa peccato, ma più delle volte ci si azzecca, e come ha giustamente scritto Bartoli64 RIPARLIAMONE FRA 10 ANNI.
Io sinceramente non credo (purtroppo) che il Ciclismo sia pulito e parlo in generale non solo per il ciclisno UK.
Pontimau.

x noodles
5 novembre 2015 08:48 maicol
Be dei campioni che hai detto mi sembra 3 siano legati a squalifiche di doping quindi mi sa che anche tu nn capisci tanto la differenza e poi anche Di Luca andava fortissimo sin da giovane e allora campione a che lui..guarda che se uno vuol barare bara anche da giovane...però dai viva il ciclismo e chi vince a sempre ragione..

IMPENSABILE
5 novembre 2015 11:38 ewiwa
leggo sempre ogni intervento e non partecipo assiduamente al blog , non sono mai d'accordo con Bartoli64 troppo saccente e troppo maestrino...ma questa volta NON POSSO NON DIRE CHE LE SUE ARGOMENTAZIONI SONO DA CONDIVIDERE AL 100%....a Napoli dicono Qua nessuno è fesso e quelli della Sky stanno davvero esagerando....ma la lezione arriverà...fra qualche anno ma arriverà poi sai le risate sulle loro teorie ed i rapportini frullati?

Tra 10 anni...
5 novembre 2015 14:08 pickett
Magari sapremo anche chi era il secondo corridore positivo ai Campionati italiani di Torino.

Scrivere con competenza e non per partito preso
5 novembre 2015 14:23 Bartoli64
Caro Maicol,
mi sembra evidente che rispondere ad un “ultras” come te (che oltretutto fuorvia le mie stesse parole), diventerebbe solo un perdita di tempo, quindi direi che per il momento può anche andar bene così, anche perché risposte più che sufficienti alle tue “certezze” te la hanno già fornite The Rider, Noodles e SantGiac.

Quanto al post di Ewiwa ribatto semplicemente che non è il sottoscritto ad essere “saccente” e “maestrino”, bensì è il livello-medio di competenza dimostrato dai blogger di questo blog ad essere piuttosto scarso.

Bartoli64

X bartoli64
5 novembre 2015 14:57 maicol
Non sono un ultra mi da solo fastidio che da un articolo tirate in ballo cose che nn vengono ne dette ne quindi scritte...visto che sei così puntiglioso dimmi dove c è scritto: siamo stati noi di sky ad inventare i rulli per defaticamemto oppure siamo stati i primi a portare cuscini e materassi...forse nn sono io quello che fuorvia le parole...e poi mi sa tanto che qui l ultras sei tu e quelli come te..io sicuro applaudo tutti se vedo le gare bordo strada mentre quelli come te per partito preso sono quelli che come al Tour sputano o tirano urina solo perché indosso una maglia Sky anzi scusa Sky (fo) come dici tu

grande Bartoli64
5 novembre 2015 16:12 cino79
Grande...i tuo post sempre puntuali...grazie per tutte le chicche di cui ci fai partecipi...in effetti si vede sai molto...continua a scrivere e ad illuminare questa banda di ignoranti che siamo..ciao e grazie
luca

pickett
5 novembre 2015 19:38 effepi
devo essere sincero , anch'io sono curioso di conoscere quel nome , speriamo che prima "salti fuori"

per bartoli64
5 novembre 2015 20:09 ewiwa
Come volevasi dimostrare la risposta ne è la conferma.....solo tu capisci gli altri neanche per sogno......vedi anche quando si concorda con te hai dai ridire qualcosa.....sempre il solito maestrino che vuole l'ultima parola perché crede di essere un gradino più su degli altri.
Comunicare non vuol dire GIUDICAREEEEEEEEEEEEEEE ...confronta le idee e PUNTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO.

Studia ewiwa, studia...
6 novembre 2015 09:06 Bartoli64
Caro Ewiwa,
non è affatto vero che solo io capisco di ciclismo su questo blog, giacché di blogger competenti ce ne sono eccome, ed io stesso lo faccio spessissimo notare citandone i nick (ergo, hai scritto l'ennesima cavolata).

Il problema è che tu, ad esempio, nonostante i tuoi “urli”, proprio NON sei fra questi.

E studia caro… che è meglio.

Bartoli64

Misero
6 novembre 2015 11:30 ewiwa
Hai ragione non capisco nulla di ciclismo...infatti ho concordato con le tue tesi.........Misero!!!!!!

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