PROFESSIONISTI | 14/10/2015 | 16:45 A seguito dell’impossibilità manifestata dalla sua prima fonte di sostegno, il Ministero dello Sport Colombiano “Coldeportes”, di confermare il budget necessario alla prosecuzione dell’attività agonistica ai massimi livelli, è con sincero rammarico che il Team Colombia-Coldeportes, nella persona del suo General Manager Claudio Corti, annuncia ufficialmente che l’unica formazione sudamericana della categoria Pro Continental non sarà ai nastri di partenza della stagione sportiva 2016.
Il cammino degli Escarabajos giunge quindi al termine dopo quattro stagioni vissute spalla a spalla con i giganti del ciclismo mondiale, e nei quali la formazione di Claudio Corti ha riportato il nome della Colombia sulla bocca di tutti gli appassionati di ciclismo, proponendosi al via di alcuni dei più grandi e storici appuntamenti delle due ruote. Al suo attivo, il Team Colombia-Coldeportes ha due partecipazioni al Giro d’Italia, una Vuelta a Espana, quattro Giri di Lombardia, due Milano-Sanremo, una Liegi-Bastogne-Liegi, due Tirreno-Adriatico – solo per menzionare alcuni degli appuntamenti più prestigiosi.
Nei quattro anni di attività, la squadra ha conquistato undici successi, lanciando sul palcoscenico del grande ciclismo atleti di prospettiva come Esteban Chaves, Darwin Atapuma e Jarlinson Pantano, oggi presenze consolidate in formazioni World Tour, la prima categoria del ciclismo mondiale. Nell’ultima stagione sportiva, la squadra ha confermato tutte le sue credenziali di formazione d’attacco, portando a casa la maglia di miglior scalatore in ben otto corse a tappe.
“E’ ovviamente un grande dispiacere vedere concludersi un ciclo aperto con entusiasmo e grandi speranze,” commenta il General Manager Claudio Corti, “e soprattutto dopo alcune stagioni nelle quali la squadra era riuscita a guadagnarsi la considerazione di tutto il panorama ciclistico. Mi rimarrà il rimpianto di non essere arrivati a riportare la bandiera colombiana al via del Tour de France: credo che i tempi fossero ormai maturi per centrare questo traguardo.”
“Il Team Colombia-Coldeportes è stato creato per essere qualcosa in più di un semplice progetto ciclistico,” prosegue Corti. “Il valore della presenza di questa squadra non va commisurato sui puri risultati sportivi, ma sull’impatto che ha avuto sull’immagine della Colombia nel panorama sportivo e non solo, nella promozione della sua identità, cultura e turismo".
“Lo sport colombiano si è dimostrato capace di competere ai massimi livelli del ciclismo mondiale e questo è il traguardo più importante centrato dal progetto Colombia-Coldeportes. L'accoglienza che gli sportivi colombiani di tutto il mondo hanno tributato alla nostra formazione dimostra in modo eloquente il valore di quanto abbiamo fatto in questi quattro anni. “
“Purtroppo, la decisione finale di Coldeportes ci è stata comunicata solo negli ultimi giorni, privandoci della possibilità di attivarci ulteriormente nel confronti dell’Unione Ciclistica Internazionale, e di dare un’opportunità in più a tutto il team – atleti, direttori sportivi, personale e sponsor – che ha lavorato con noi in quest’ultimo anno. Un ringraziamento speciale va a Wilier, per il sostegno offerto in questi anni con le sue biciclette di altissimo livello. A tutti coloro che hanno preso parte e collaborato a questo progetto in questi anni, rivolgo il mio sincero ringraziamento, così come al Presidente della Repubblica Colombiana Juan Manuel Santos e al Direttore di Coldeportes Andres Botero, che in questo percorso hanno fortemente creduto, e senza i quali il ritorno di una squadra colombiana ai vertici del ciclismo mondiale non sarebbe mai stato possibile,” ha concluso Corti.
Due to the impossibility of its first backer, Colombia’s Sports Ministry “Coldeportes”, to confirm the necessary funding to continue the cycling activity at the highest level, Team Colombia-Coldeportes and its General Manager Claudio Corti regretfully announce that the only South-American Pro Continental team in cycling will not line up at the start of the 2016 season.
The road of the Escarabajos comes to an end after four years competing against the biggest names and teams in World cycling, in which Claudio Corti’s team brought the name of Colombia back on the scene, taking part to some of the biggest races in the World. In its four-year span, Team Colombia-Coldeportes participated in two Giro d’Italia, one Vuelta a Espana, four Giro di Lombardia, two Milano-Sanremo, one Liegi-Bastogne-Liegi, two Tirreno-Adriatico – to mention some of the most notable fixtures.
In four years, the team achieved eleven wins, launching on the big stage talented riders such as Esteban Chaves, Darwin Atapuma and Jarlinson Pantano, who are now established at the World Tour level, the top circuit in cycling. In the last season, the team confirmed all of its credentials as an aggressive and attacking team, winning the best climber’s jersey in no less than eight stage races.
“It obviously feels bad to see a cycle we had opened with enthusiasm and high hopes come to an end,” General Manager Claudio Corti said, “particularly after seasons in which the team had managed to earn big consideration from all the people in cycling. I will always regret to see this project close before bringing the Colombian flag back to the Tour de France, particularly as I think this goal was not very far away.“
“Team Colombia-Coldeportes was created to be more than just a cycling project,” Corti continued. “The significance of this team’s path should not be evaluated only on cycling results, but on the impact it had on the image of Colombia in sports and beyond, and the promotion of its identity, culture and tourism.”
“Colombian sport proved capable to compete at the highest level in the World of cycling, and that was the most important goal achieved by the Colombia-Coldeportes project. The way our team was welcomed by the Colombian sports fans all around the World is the biggest statement of what the team managed to do in four years.”
“Unfortunately, the final decision by Coldeportes was communicated to us only in the very last few days, meaning we could not proceed any further with the Union Cycliste Internationale, nor we could give a better opportunity to the whole team – riders, sports directors, staff and sponsors – that worked with us in the last year. My special thanks to Wilier, for backing us in these years with their top-level bikes. I sincerely wish to say a big “Thank You” to all those who took part and collaborated in this project , as well as to the President of Colombia Juan Manuel Santos and the Director of Coldeportes Andres Botero, who firmly believed in this project: without them, the return of a Colombian team to top-notch cycling would have never been possible,” Corti concluded.
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