REVERBERI: «Cassani ha sbagliato, Colbrelli doveva correre».
PROFESSIONISTI | 11/10/2015 | 19:04 La prima frecciata arriva da uno dei diretti interessati: Elia Viviani. Vince la seconda tappa all’Abu Dhabi Tour e a Luca Gialanella, inviato della Gazzetta dello Sport, nonché responsabile del settore ciclismo, dice: «Io nella volata di Matthews per il secondo posto ci potevo stare. Ma non mi sono sentito responsabilizzato come leader principale della squadra, come invece succede quando corro per Sky e si punta a un obiettivo. Avevo preparato benissimo il Mondiale, e il c.t. Cassani lo sapeva. Poi si è deciso di fare la corsa per Trentin, che dava maggiori garanzie. Non in tante occasioni mi sono trovato lì davanti con le gambe giuste».
Ma la ferita di Richmond è aperta e il veronese, non lesina spiegazioni. «Quando sono entrato nella fuga di Boonen e Stannard, ha prevalso l’istinto sulla responsabilità pesante da leader - spiega sempre Viviani sulla Gazzetta di vernerdì scorso -, che invece mi avrebbe spinto ad aspettare. Ho pensato all’Italia, che non aveva nessuno nella fuga, e sono scattato. Non mi sono sentito questa responsabilità addosso, e poi il leader del finale era Trentin, perché si pensava che la corsa venisse più dura. Con Cassani ci siamo parlati, e questo ragionamento deve valere anche per il Mondiale del prossimo anno. Se devo essere il leader, lo voglio sapere già al Giro d’Italia». Non si può dire che Viviani non sia stato chiaro.
Oggi lo è stato anche Roberto Reverberi, tecnico della Bardiani CSF, che ha portato al successo il bresciano Sonny Colbrelli, primo sul traguardo del Beghelli. «A Davide avevo già esposto il mio pensiero al termine della Coppa Bernocchi - ha spiegato il tecnico a tuttobiciweb.it -: se devi portare Sonny lo devi fare correre. Chi è la punta? Mi sembra che ci siano tanti ottimi corridori per aiutare, ma non si capisce chi debba essere il rifinitore. Sonny non avrebbe vinto il mondiale, ma aveva la condizione e le caratteristiche tecniche per poter fare bene. Meglio di quanto è stato fatto».
Arrivano delle giuste e motivate critiche nei confronti, pur nel massimo rispetto della persona, credo che il commissario tecnico sarebbe meglio sceglierlo tra chi ha maturato una buona esperienza sull'ammiraglia
?????
12 ottobre 2015 02:29Bastiano
Troppo facile commentare a posteriori ma, ricordiamoci che, il Beghelli ed Abu Dhabi non sono il mondiale, ne come percorso e ne come cast, motivazioni degli atleti incluse. Mi pare molto più probante il test brillantemente superato da Trentin ed allora cosa vogliamo dire?
12 ottobre 2015 09:53BARRUSCOTTO
IO O RISPETTO PER TUTTI I CORRIDORI MA COME SI PUO RECRIMINARE PER UNO CHE A VINTO UNA CORSA SEMI DILETTANTISTICA TUTTO L'ANNO
Mah
12 ottobre 2015 11:56Ruggero
Un bel silenzio non guasta mai !!! Per piacere...........
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