I VOTI DI STAGI. SAGAN RE. ITALIA PICCINA. MA BELGIO E GERMANIA?

PROFESSIONISTI | 27/09/2015 | 23:00
di Pier Augusto Stagi

VIRGINIA is for love. 2. La Virginia sarà anche per l’amore, però non è per chi ha voglia di godersi una bella gara di ciclismo. Loro la organizzano, probabilmente spendono anche parecchi soldi, ma l’immagine che danno del loro paese, della loro città, e del nostro beneamato sport è a dir poco imbarazzante. Immagini tivù modello Imola ’68. Ormai va di moda in “vintage” e anche il modo di proporre il ciclismo in televisione probabilmente è volutamente un po’ retrò. Come del resto anche il modo di tracciare il percorso: già che ci siamo, invece delle transenne, potremmo anche tornare direttamente ad usare a corda e i carri per il podio. Modello anni Cinquanta.  

Davide CASSANI. 5. Fa di necessità virtù, e cerca di farlo nel migliore dei modi. Il percorso è veloce, ma il finale è tosto ed esigente, soprattutto con quegli ultimi 3 mila metri da autentici cacciatori di classiche del nord. Diciamocelo senza tanti giri di parole: non avevamo speranze alcuna. Non abbiamo un corridore che uno che potesse su un tracciato simile ambire ad un piazzamento nei dieci. L’errore, se c’è stato, è quello di aver pensato il contrario.

Peter SAGAN. 10. Per l’eterno secondo il primo che più conta. E probabilmente è solo il primo di una lunga serie di primi. Intanto, oggi, la prima volta che si fa vedere è per fare un primo scatto, che è poi anche l’ultimo. Parte a 2,5 km dal traguardo e chi si è visto si è visto.

Michael MATTHEWS. 7. Lavora tanto tutto il giorno la sua Australia, ma si fa sorprendere dallo scatto di Sagan. Medica la dormita con un finale d’autore. Ma ha di che mangiarsi le mani.

Ramunas NAVARDAUSKAS. 9. E chi si aspettava il lituano così in palla? Così forte? È l’autentica sorpresa di questo mondiale che maltratta pesantemente le grandi superpotenze del ciclismo: dal Belgio alla Germania, dalla Spagna all’Olanda e Norvegia.

Alexander KRISTOFF. 5,5. È uno dei grandi favoriti della vigilia, la sua squadra lo porta in zona di sparo, ma fa cilecca.

Alejandro VALVERDE. 6. Alla fine, dopo una stagione strepitosa, porta a casa un quinto posto che per uno come lui non significa niente, ma conferma che il murciano c’è sempre.

Michal KWIATKOWSKI. 5,5. Entra lesto nella fuga di Tom Boonen ed Elia Viviani, e poi ha la forza di provarci anche nel finale. Entra nei dieci: non è molto, ma nemmeno poco.

Philippe GILBERT. 4. Il Belgio lavora come pochi, gli preparano il terreno, ma lui è a terra.

Tom DUMOULIN. 6. Alla fine, dopo una Vuelta davvero dispendiosa, è il migliore dei suoi.

Greg VAN AVERMAET. 4. Era uno dei grandi favoriti. Il percorso gli si addiceva eccome. Toppa clamorosamente.

John DEGENKOLB. 2. Se molti si sprecheranno in critiche per la condotta di gara degli azzurri, cosa dobbiamo dire della Germania e di quello che era considerato il favorito numero uno assieme a Sagan?

Niki TERPSTRA. 4. Dovrebbe essere la punta degli “orange”: non pervenuto.

Giacomo NIZZOLO. 6. È il primo degli italiani. Non è chiaramente il suo finale, ma alla fine è l’unico che ci arriva.

Tony MARTIN. 7. Sgasa a più riprese in testa alla sua nazionale. Fa il suo, con il solito impegno.

Daniele BENNATI. 6,5. Elegante giù di sella, perfetto in bicicletta. Attento, lucido, tatticamente perfetto. È il regista in campo, ma all’occorrenza, come un vero Pirlo su due ruote, sa anche tamponare. Entra nella fuga a quattro tornate dalla fine.

Elia VIVIANI. 5,5. Prova il colpo ad effetto. Prova a sorprendere tutti, muovendosi prima ed entrando in una fuga molto inteessante con Boonen e Kwiatko. Ci prova. E va male. Ma se fosse andata bene noi saremmo qui a raccontare dell'impresa. Dimenticandoci, spesso, che le imprese nasconso proprio quando si osa.

Vincenzo NIBALI. 5,5. A 6 giri dalla conclusione esplode la corsa e si spezza il gruppo. Nel gruppetto di testa resta solo lui, lo Squalo dello stretto. Poi però si defila, fatica a dare il suo apporto alla squadra. Su quel percorso, da buon Squalo, pare un pesce fuor d’acqua.

Rafa MAJKA. 6,5. Anche lui attivo come pochi per dettare l’andatura alla Polonia, una delle nazionali più attive e reattive per il proprio capitano Kwiatkowski.

Daniel OSS. S.V. Finisce il suo mondiale contro una transenna posizionata non male, di più. Oltre alle riprese Tv semplicemente imbarazzanti, anche l’aspetto organizzativo non ci è parso all’altezza di un Mondiale. Oggi è il trentino a rimetterci un ginocchio, ma in ginocchio rischia di finirci tutto il ciclismo, che in questa settimana iridata ha dato un’immagine di sé semplicemente imbarazzante.

Parl Sung BAEK. 7. Il coreano si fa trovare pronto e entra nella prima fuga di giornata con Andriy Khripta (Ucraina), Jesse Sergent (Nuova Zelanda), Ivan Stevic (Serbia), Conor Dunne (Irlanda), Sergei Tvetcov (Romania), Ben King (USA) e Carlos Alzate (Colombia). Un applauso a tutti, per questi ragazzi fare qualche giro al comando equivale ad una vittoria.

Tyler PHINNEY. 8. Ci prova assieme a Pantano (Colombia), Siutsou (Bielorussia) e Boivin (Canada). Per l’americano, che ha rischiato di non dover più tornare a correre, quella di oggi non era una semplice fuga.

Nacer BOUHANNI. 4. È uno di quelli che potrebbe dire la sua, scompare quasi subito.

Julian ALANPHILIPPE. 4. È atleta capace, su queste strade poteva dire la sua: sprofonda nell’anonimato.

Matteo TRENTIN. 6. Soffre, tiene duro, si riprende, e nel finale cerca di combinare qualcosa di buono. La volontà però non è tutto.

Diego ULISSI. 5. Non si può nemmeno dire che abbia sofferto la distanza, perché Diego fatica da subito. Non è la giornata. Temo che a livello psicologico non fosse sereno. La perdita di un figlio è un evento che segna gli uomini. E Diego è un uomo.

Manuel QUINZIATO. 6. Fa il suo, con il solito impegno, anche se il bolzanino ci ha abituato a ben altre prestazioni.

Fabio FELLINE. 6,5. Corre con personalità, lucidità e impegno. È tra i migliori degli azzurri in assoluto.

Copyright © TBW
COMMENTI
Ah beh
27 settembre 2015 23:24 FrancoPersico
Dica ció che realmente pensa di Cassani. Se vogliamo continuare così facciamolo pure ma siete ridicoli. Non ci sono i corridori? Non posso fare la squadra? Non accetto il ruolo!

bouhanni
27 settembre 2015 23:24 fedaia66
ad onor del vero, e' arrivato a 3 secondi, nel gruppo dei migliori dopo Sagan..altroche' sprofondato quasi subito..

Quasi come quelli di Firenze
28 settembre 2015 08:18 dany74
Le riprese sono state quasi peggio del mondiale di Firenze.
Quello si che fu un mondiale imbarazzante!
Si sa se gli albergatori sono stati pagati?
Daniele

Che delusione...
28 settembre 2015 08:20 noccio
Cassani probabilmente colpevole e Italia fallimentare,ma gli uomini erano questi....e direi che nazioni più forti di noi hanno tappato anche peggio...chapeau a Peter Hche è stato sontuoso persino nelle interviste.
Un grosso errore è stato a mio parere che in fuga alla fine ci fosse viviani e non altri...non esiste che sia lui a dover entrare in un fuga che poteva essere pericolosa o comunque che serviva perché Germania o Australia si mettessero a faticare...e noi ci entriaJumo con l\'uomo che avrebbe dovuto muoversi per ultimo???!!!
Che grande numero quello di Sagan,amato da tanti di noi è da tanto suoi colleghi
Noi magari la prossima volta prima della gara \"voliamo\" più bassi senza fare tanto i finti \"pessimisti\".....

Mah
28 settembre 2015 08:25 Per89
Ieri la nazionale italiana mi è sembrata avere poche idee e confuse. Negli ultimi anni si ripete sempre lo stesso film, azzurri attivi quando mancano tanti chilometri al traguardo e poi negli ultimi giri sempre assenti. Ulissi ha passato un periodo difficile, non era meglio lasciarlo a casa o non dargli il ruolo di capitano?. Nibali non ho capito che ruolo aveva in questa nazionale, secondo me doveva essere lui a entrare nella fuga dei 7 e non Viviani che doveva starsene tranquillo ad aspettare il finale. Sinceramente non ho nemmeno capito il motivo del treno azzurro prima del primo degli strappi per portare davanti chi?
Ieri secondo me abbiamo visto tutti i limiti tattici di Cassani a cui affiderei un ruolo di supervisore delle Nazionali giovanili Under e junior dove sta facendo un ottimo lavoro, ma non il ruolo di Ct.

Voto a Stagi, Cassani e Ulissi
28 settembre 2015 08:47 runner
Mi permetto di dare qualche voto anch'io:

STAGI: 4 - Mi deve spiegare la scelta di dedicare l'ultima copertina di Tuttobici ad Ulissi. Un corridore mediocre (lo ha dimostrato anche ieri con la sua ridicola prestazione), con un palmares mediocre e, cosa non da poco, la recente macchia del doping che lo contraddistingue. E non ci sta pure la scusante del dramma familiare: con tutto il rispetto non troviamo scusanti. Eventualmente, se non fosse stato in condizioni morali idonee, avrebbe potuto scegliere di non correre.
CASSANI: 5 - Non aveva materia prima di valore, d'accordo. Ma mi chiedo perchè non abbia portato Rebellin e Visconti, persone esperte ed in forma.
ULISSI: 4 - Vale quanto sopra: un corridore sopravvalutato.

Sagan
28 settembre 2015 08:52 lele
A parte Kristoff per trovare un altro velocista da volate di gruppo bisogna andare a Nizzolo. Era un mondiale per ruote veloci ma non velocisti. Sagan e\' la coniugazione di questo dilemma moderno. Vince le volate. Vince da finisseur. Tiene in salita. Nessuna colpa, nessun merito. Solo la vittoria(senza squadra) del ciclista moderno.

Lui è peggio di me!!!
28 settembre 2015 13:29 OldVintage
Direi che già dal titolo "ITALIA PICCINA. MA BELGIO E GERMANIA? Degenkolb, Gilbert e Kristoff i grandi sconfitti" si cercano solo attenuanti per questa piccola l'Italia… probabilmente i ragazzi e Cassani sono andati a fare esperienza per il prossimo anno: a Doha avremo sicuramente l'uomo giusto dopo la lezione di Richmond!

Ulissi
28 settembre 2015 13:49 pickett
Credo che a tutti sia rimasto impresso l'Ulissi della primavera 2014,che volava a cronometro e vinceva le tappe di montagna:e le vinceva NON andando in fuga a 100 KM dal traguardo,alla De Marchi,tanto per intenderci,bensì restando con i migliori e battendoli allo sprint,il che è ben diverso.Haimè,subito dopo quel Giro si è scoperto l'inghippo.Scrissi allora che Ulissi se la sarebbe cavata con un anno di squalifica,ma una volta tornato alle corse sarebbe stato competitivo solo nelle corse in linea,non + nelle corse a tappe.Ero stato fin troppo ottimista...

Giusto
28 settembre 2015 16:50 runner
E' vero quello che dici Pickett. Purtroppo Ulissi ha evidenziato i suoi evidenti limiti. Può essere un corridore al massimo discreto, come ce ne sono tanti. Come Pellizotti, Pozzato, Basso, Sella e altri che - dopo essere incappati in condanne per doping - sono stati solo l'ombra di quelli che erano prima...
Ma, nel caso di Ulissi, Cassani avrebbe dovuto capirlo.

4 Gilbert???!
28 settembre 2015 19:38 Jeanphill
Dare quattro a Gilbert vuole dire non aver visto gli ultimi giri del mondiale. É stato sempre presente nei gruppetti che si sono creati in cima agli strappi, é stato il primo a menare sullo strappo facendo il vuoto ad eccezione di Sagan, é stato ripreso a 400 metri dall\'arrivo con un Boasson Hagen che non ha dato un cambio, che se avesse collaborato probabilmente erano entrambi da podio, e questo é un corridore a cui dare 4?!! Per me é stato il secondo più forte del mondiale ed é sempre capace di emozionare. Meritava minimo un 8.

Quante ombre.
28 settembre 2015 21:30 warrior
Concordo con runner. Tutti al rientro sono stati l'ombra di quello che erano prima. Tranne Rebellin. Ma non ha avuto più nè una squadra di livello, nè la possibilità di partecipare a corse importanti. Ma quando lo fanno correre dà lezioni a tutti. L'ultima alla Coppa Agostoni l'ha data a Di Rocco, Cassani e... Nibali. Ma non se ne sono accorti. Escluso nel 2004 (a Verona, la sua città)quando guidava la Coppa del Mondo e nel 2005; fondamentale nelle vittorie del 2006, 2007 e 2008 (quarto). Poi dimenticato nonostante la forma che dimostra nel periodo dei mondiali e le indiscusse doti di fondo e di esperienza che avrebbero giovato alla nazionale.

gara di un giorno
28 settembre 2015 22:24 pianezze
Purtroppo la gara di un giorno è sempre come una lotteria infatti come dice stagi sono mancati anche i belgi e i tedeschi, ricordiamoci che anche ballerini ci ha messo tempo a vincere quindi aspettiamo, cassani è per me un ottimo c.t e abbiamo un argento in crono che era 20anni che non lo prendevamo

stagi
28 settembre 2015 23:15 paree
Jeanphill hai perfettamente ragione, purtroppo stagi di ciclismo e voti ci capisce poco, la stessa cosa l'ha fatta con Valverde alle strade bianche,non sà proprio dare i voti, cassani si meritava u bel 2....Lo riscrivo no è il suo ruolo...

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Le condizioni di Kevin Bonaldo, l'atleta 25enne della Sc Padovani Polo Cherry Bank, colpito da un malore alla Piccola Sanremo di Sovizzo (Vi) rimangono stabili e invariate rispetto ai giorni scorsi. E' questo l'esito dell'aggiornamento medico odierno atteso con grande...


E' nato in Thailandia, a Chon Buri, maa fin bambino si è traferito in Spagna perché il padre Geert aveva emigrato a Cambrils per lavorare alla Katoen Natie una società belga attiva nel settore dei servizi logistici con sede ad...


Mouris è originario di Baambrugge, a Utrecht, vicino ad Abcoude in Olanda, e proviene da una vera famiglia di ciclisti. Suo fratello, Wessel Mouris (ex campione olandese su strada under 23), corre tra i professionisti per la Unibet Tietema Rockets,...


L’Olanda concede il bis nella terza giornata dei Mondiali di Kigali in Ruanda aggiudicandosi, dopo quella riservata alle ragazze, anche la cronometro maschile juniores con Michiel Mouris. Il classe 2007 del Team GRENKE-Auto Eder, capace di coprire i...


Danesi padroni della 89sima Coppa Collecchio per dilettanti che oggi si è svolto nel Parmense. Ha vinto Dennis Lock (seconda vittoria per il corridore della General Store Essegibi F.lli Curia dopo la Freccia dei Vini) davanti al suo connazionale Jaspar...


Domenica 5, lunedì 6 e martedì 7 ottobre. Brianza, Altomilanese, Varesotto. Mobili Lissone, Legnanese, Alfredo Binda. Agostoni, Bernocchi e Tre Valli. Tre giornate, tre territori, tre società organizzatrici, tre corse nate nel secolo scorso, ma che dal 1997 sono ufficialmente...


Il ciclismo si prepara, suo malgrado, a tornare nelle aule dei tribunali: la Procura di Pistoia, infatti, ha chiuso le indagini che per oltre tre anni hanno messo al centro dell'attenzione il team ciclistico professionistico Vini Zabù. A conclusione dell'inchiesta, decisamente...


Brutta sorpresa per la nazionale italiana: Giulio Pellizzari è alle prese con un attacco influenzale che lo ha colpito con febbre e vomito e sarà quindi costretto a rinunciare alla convocazione in maglia azzurra, come anticipa La Gazzetta dello Sport....


Viene dalla provincia della Zelanda Megan Arens. La neoiridata della crono juniores, che gareggia per la Grouwels Watersley R&D Cycling, è una conoscenza del ciclismo di casa nostra avendo vinto lo scorso mese di marzo il Piccolo Trofeo Binda a...


L'Olanda ritorna sul tetto del mondo e lo fa nella categoria junior con Megan Arens che ha dominato la prova a cronometro. L'atleta orange è stata protagonista di una seconda parte di gara incredibile che le ha permesso di distanziare...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024