COLOMBIA. Festa a Madrid per gli Escarabajos

PROFESSIONISTI | 14/09/2015 | 09:10
Il modo più bello di raccontare la giornata finale della Vuelta a Espana 2015 è cominciando dalla fine. Centinaia di tifosi colombiani si sono spostati dalle strade dove avevano assistito all’ultima frazione, 97 km da Alcalà de Henares a Madrid, tutti attorno al bus del Team Colombia-Coldeportes. All’arrivo di ciascuno dei nove Escarabajos, applausi e incitamenti premiavano il grande impegno dei ragazzi di Claudio Corti, arrivati al completo al termine dei 3360 km della corsa a tappe spagnola. 

Per oltre mezzora, l’area circostante il bus è stata letteralmente presa d’assedio dai tifosi, a caccia di un abbraccio, una foto, un ricordo. Fra di loro anche il Direttore di Coldeportes e Ministro dello Sport Colombiano Andres Botero e l’Ambasciatore di Colombia in Spagna Fernando Carrillo Flores: nulla da invidiare alla folla attorno al bus della squadra della maglia rossa, parcheggiato proprio di fianco alla formazione colombiana.

Leonardo Duque ha sfiorato la top-10 nell’ultima frazione, terminando undicesimo allo sprint vinto da John Degenkolb (Giant-Alpecin) davanti a Danny Van Poppel (Trek) e Jean-Pierre Drucker (BMC). Fabio Aru (Astana) ha festeggiato il successo finale, affiancato sul podio da Joaquim Rodriguez (Katusha) e Rafal Majka (Tinkoff-Saxo). 

Credo che tutti in squadra, dal primo all’ultimo, corridori e staff, abbiamo dato il massimo in queste tre settimane – le prime parole di Miguel Angel Rubiano dopo l’ultimo traguardo. “Abbiamo cercato con tutte le nostre forze di vincere la tappa che volevamo, lottando tuti i giorni, e penso che il calore di tutti questi tifosi dimostri che il nostro impegno non è passato inosservato. Siamo rimasti stupiti da quante persone in questi giorni si siano complimentate con noi per la nostra combattività: la vittoria non è arrivata, ma penso possiamo essere orgogliosi della nostra Vuelta. Continueremo a inseguire il successo nell’ultimo mese di corse.

Anche il General Manager Claudio Corti “promuove” l’impegno e l’aggressività della sua squadra: “I ragazzi hanno lottato con grinta contro avversari fortissimi, in una corsa che si è rivelata davvero dura e selettiva. Abbiamo terminato in nove, ed è un motivo di soddisfazione. Al di là dei risultati, fra cui svetta il secondo posto di Torres in una delle tappe più belle e dure di questa Vuelta, l’organizzatore ha apprezzato la nostra combattività, lo spirito e il carattere di questa squadra. Siamo felici e orgogliosi di aver preso parte a questa corsa dopo due partecipazioni al Giro d’Italia: un ringraziamento va a Javier Guillen e Unipublic per averci dato fiducia. Spero – e credo – il Team Colombia-Coldeportes sia riuscito a ripagarla.

Inoltre – ha proseguito Corti – lo straordinario numero di tifosi, colombiani e non, che ci hanno seguito sulle strade di Spagna credo dica tantissimo sulla popolarità e sulla riconoscibilità di questa squadra: uno degli obiettivi del nostro progetto è la promozione del Paese e della realtà Colombia, ed è un traguardo importante almeno quanto quelli sportivi.
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