I VOTI DI STAGI. RODRIGUEZ SHOW, ARMSTRONG SCIO', VIA DA QUI

TOUR DE FRANCE | 16/07/2015 | 20:01
di Pier Augusto Stagi


Lance ARMSTRONG. 2. Il Padrino è tornato. Il grande baro (liestrong) torna fiero con la sua consueta tracotanza. Ai tifosi che lo contestano e gli gridano di tornarsene a casa, lui replica duro: «Non dovrei essere qui? E perché Jalabert al Tour c’è e lo commenta in tv?». È troppo intelligente per non capire, ma fa finta di non comprendere che la sua storia non è quella dei tanti, tantissimi corridori pescati positivi nella storia del ciclismo. Armstrong, personalmente, mi ha rivoltato lo stomaco per quello che aveva costruito attorno a sé: una rete di ricercatori, delatori e politici che avevano costruito una vera e propria organizzazione del malaffare, che tutto poteva e tutto controllava. Un gangster, fatto e finito. Se non ci fosse stata la giustizia ordinaria americana, lui sarebbe ancora lì a pontificare, a controllare e soprattutto ad essere servito e riverito. Umanamente è stato un soggetto aberrante: vi ricordate come si comportò al Tour del 2010 con Alberto Contador, entrambi in maglia Astana? Lui in elicottero, l’altro in ammiraglia. Lui con le guardie del corpo, l’altro con il corpo in guardia. Lui con la gloria alle spalle, Alberto con la gloria sulla spalle. E poi rileggetevi queste poche righe. «Al Tour del 2004, scatto all'improvviso – racconta Simeoni -. Sorprendo tutti. Recupero il gruppo di testa, lo raggiungo. Mi giro e vedo Armstrong parlare con i 6 ciclisti in fuga. Garcia Costa della Banesto mi si affianca: "Vattene, Armstrong non ti vuole". Forse sbagliando, mi fermo. Lance si avvicina: "Hai sbagliato tutto. A denunciare Ferrari e a querelarmi. Ho tempo, soldi e ti distruggo quando voglio”».

Joaquin RODRIGUEZ. 10. Salta per aria per la classifica, ma trova la forza e la voglia di non darsi per vinto e andare a vincere una tappa bellissima, quasi sull’uscio di casa. In fuga fin dal mattino in un gruppo di 22. Fa la corsa perfetta. Lui ne è capace. Grande.

Jakob FUGLSANG. 8. Tutto il giorno al vento, su e giù, in una tappa che resta nelle gambe come poche. Arriva secondo, ma mai come oggi il piazzamento è davvero d’onore.

Romain BARDET. 8. Il ragazzo francese getta il cuore oltre l’ostacolo, che per lui diventa una montagna invalicabile. Arriva stravolto: per questo è grande.

Mikal KWIATKOWSKI. 7. Alla fine è quello che non raccoglie nulla, dopo una giornata all’attacco come nessuno. Si porta in camera il numero rosso della combattività. Poca cosa? Meglio che niente.

Alejandro VALVERDE. 7. Attacca, attacca, insegue e stoppa: fa tutto e di tutto. Spiana la strada a Quintana, e va a riprendere Nibali. Lavora per gli altri, ma anche per sé.

Chris FROOME. 7. Ridolini fa una bella frullata, ma resta lì, senza fare danni. Mi sembra meno brillante del solito, di sicuro controlla senza strafare.

Richie PORTE. 8. Tira tira tira tira: rigenerato.

Geraint THOMAS. 9. Meglio di Valverde. Marca a uomo e non gli sfugge nemmeno uno spillo. Resta lì, 5°, a 5” da Valverde.

Nairo QUINTANA. 5. Un paio di scattini, che non fanno male a nessuno, forse fanno più male a lui. Vedremo sulle Alpi? Vedremo.

Alberto CONTADOR. 6. Non è brillantissimo, e anche il suo scatto è più di testa che di gambe. Ma bisogna avere testa, e anche gambe.

Vincenzo NIBALI. 6,5. Esce meglio di Alberto, e per bloccare il suo tentativo si deve muovere Valverde in persona, con due accelerazioni, non una. Non sarà brillantissimo, ma oggi può andare a dormire un pochino più sereno. Sempre che Vinokourov che rompa gli zebedei.

Thibaut PINOT. 6. Dopo tante legnate, raccoglie un po’ di legna. Bravò.

Tejey VAN GARDEREN. 6,5. Attento, attentissimo, non getta via un watt che uno.

Robert GESINK. 5,5. Perde quasi un minuto dal gruppo Froome. Giornata difficile.

Bauke MOLLEMA. 5,5. Molla qualcosa, Mollema: ma non molla.

Tony GALLOPIN. 5. Perde un paio di minuti, rientra nell’ordine delle cose.

Warren BARGUIL. 5. Giornata amara per il giovane talento francese che un po’ acciaccato, oggi paga dazio.
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COMMENTI
Parole al vento...
16 luglio 2015 20:21 foxmulder
...quelle spese per Armstrong. Aveva dietro Nike, Oakley e, ad un certo punto, anche la Presidenza degli Stati Uniti. Normale che da un gigantesco carrozzone sia uscito un gigantesco imbroglio. Tuttosommato la sua considerazione su Jalabert non è così barbina. Comunque oggi una bella tappa. Faccio solo sommessamente notare che l\'ultimo uomo di Froome è diventato Geraint Thomas, non propriamente uno scalatore. Ha preso il posto di Porte, che mena come un fabbro dal Tour Down Under. Dico solo: mah...

Ma fatela finita
16 luglio 2015 20:59 SERMONETAN
Armostron era il piu\' forte e basta,si dopano anche i parracarri ,quello che tu mensioni perche\' lo ando\' a riprendere ma lo sai cosa faceva heee,e basta

Concordo con foxmulder
16 luglio 2015 21:06 mdesanctis
totalmente d'accordo su tutto, soprattutto sul: mah... finale.
Dal Mount Ventoux 2013 nessuno mi toglierà dalla testa che qualcosa non quadra. In tutta la squadra: Porte morto al Giro e qui che vola; Thomas scalatore.
Vedremo, il tempo è galantuomo.
mdesanctis

Ricordare e dimenticare.
16 luglio 2015 22:08 warrior
Ricordate benissimo quello che Armstrong disse a Simeoni, ma dimenticate quello che, appena rientrato in gruppo, Nardello disse a Simeoni: "devi vergognarti". Poi Nardello abbiamo dovuto - con disgusto - rivederlo in tv durante le corse invitato a commentare.

La logica al contrario di Stagi
16 luglio 2015 23:09 pickett
Ieri Nibalii si stacca da 20 corridori su una salitella molto simile al Piccolo Stelvio di Castiglione Olona,sembra incollato all'asfalto.Voto:8.Oggi reagisce, porta a termine un'ottima prestazione,rimane coi migliori,tenta pure di attaccare.Voto:6,5.Se Nibali,sulle Alpi,dovesse ribaltare la classifica e conquistare la maglia gialla,un bel 4 da parte di Stagi non glielo leverebbe nessuno!

Ce ne fossero
16 luglio 2015 23:24 FrancoPersico
di Lance Armstrong in questo ciclismo, o sono meglio Carrettero, Appollonio, Reda & C ?

Armstrong
17 luglio 2015 07:16 Monti1970
Il miglior ciclista degli ultimi 30anni

Mah
17 luglio 2015 08:46 Ruggero
Tutto vero su Armstrong, però........c'è un però, mi sembra di ricordare che i guai del buon Simeoni non finirono quel giorno con Armstrong, ci fu anche qualche italianone che lo gambizzò niente male nei mesi a seguire.
Se poi vogliamo parlare di porcate con la P maiuscola, OK Armstrong via, a casa, dovrebbero però starsene a casa anche quel paio di italiani guarda caso dell'epoca di Armstrong puntualmente pizzicati in una famosa operazione di qualche tempo fa, puntualmente mai reo confessi (da buoni italiani e qui mi ripeto, com'eravamo fortunati, noi puliti vincevamo tutto gli stranieri dopatoni perdevano quasi tutto) e puntualmente se ne girano facendo bella mostra delle loro stellette alle corse e nei salotti buoni della TV di stato che dedica loro addirittura intere trasmissioni come se niente fosse e i giornalisti che dicono Armstrong a casa tutti li con il nasone tappato per non sentire puzza.....!!!
D'accordissimo, Armstrong a casa, ma per piacere levatemi dagli occhi anche qualcun'altro.

Stagi
17 luglio 2015 11:14 filos71
Il tour del duello interno astana era quello del 2009 con Contador vincente e forse il miglior Contador di tutti i tempi e Armstrong terzo a parigi

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