
Sono stati momenti davvero difficili quelli passati lo scorso inverno dall’ex campione Glenn Magnusson. La diagnosi del tumore al cervello, una notizia devastante, difficile da accettare. Poi l’immediata operazione necessaria per salvargli la vita, eseguita dopo sole 48 ore dalla scoperta del tumore. Un operazione delicata che però è stata eseguita nel migliore dei modi da uno staff medico molto preparato.
Poi, la dura convalescenza, resa meno difficile dall'amore e dal supporto della sua famiglia e soprattutto affrontata con la grinta di un leone, quella che lo ha sempre contraddistinto come ciclista ai tempi in cui vinceva in maglia Amore & Vita tappe al Giro d’Italia davanti a Mario Cipollini.
Adesso finalmente l’incubo è finito, Glenn è guarito ed ha ricominciato a vivere con quel sorriso sulle labbra e quella gioia negli occhi che comunque ha sempre avuto sia nei tempi in cui saliva sul gradino più alto del podio ma anche nei momenti di massima difficoltà.
Ha perfino ripreso con il suo lavoro di commissario tecnico della nazionale svedese professionisti (carica che ricopre insieme ad un altro ex atleta di Amore & Vita, Jonas Ljungblad).
Oggi per festeggiare questo momento finalmente sereno e felice, Glenn insieme alla moglie Lena si è recato in vacanza in Italia, in Toscana, nei posti che ama di più, quelli che gli hanno regalato le maggiori soddisfazioni e a cui è legato dai migliori ricordi della sua carriera. Quindi è passato a Lucca, la città che per prima lo ha ospitato, per far visita alla famiglia Fanini nella sede di Amore & Vita.
“Ad Ivano devo davvero tutto – spiega Magnusson – mi portò in Italia nel ‘95 facendomi poi passare al professionismo nel ’96. Con la maglia Amore & Vita ho colto le soddisfazioni più belle ed intense della mia carriera. Momenti indimenticabili sia per me che per la mia famiglia. E’ veramente emozionante ritornare qui e rivedere tutte le foto delle mie vittorie e ripercorrere nella mia mente quei momenti per me così unici e preziosi”.
In maglia Amore & Vita, il campione svedese ha vinto ben tre tappe al Giro d’Italia (in tre anni consecutivi, Grecia ’96, Cuneo ’97, Vasto ’98), è giunto 9° al Campionato del Mondo di San Sebastian (’97) e ha colto altri numerosi successi di livello mondiale.
“Glenn Magnusson è uno degli atleti che mi ha regalato le soddisfazioni più belle. E’ nella Hall of Fame della nostra squadra e rimarrà per sempre come un membro della nostra famiglia. Momenti come quelli vissuti al Giro del 1996, e poi ‘97 e ‘98 non li dimenticherò mai, emozioni uniche che difficilmente saranno ripetibili. Lo ringrazio di essere passato a farci visita, per me, per mio figlio e per mia moglie significa davvero molto. Glenn sarà sempre il nostro “corridore” e magari il figlio Kim che oggi è un professionista di talento e di belle speranze e sta crescendo bene nel team Continental svedese Bianchi e che praticamente ho visto nascere, un giorno potrà vestire la maglia della mia squadra e cercare di percorrere almeno in parte i grandi passi di suo papà” conclude patron Ivano Fanini.
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