| 17/09/2006 | 00:00 ''E' una rivincita, una bella rivincita''. Alexandre Vinokourov ha rotto il ghiaccio e ha conquistato il primo successo della carriera in una grande corsa a tappe. Il 33enne kazako avrebbe voluto salire sul gradino piu' alto del podio a Parigi, alla fine del Tour de France. E invece, alla Grande Boucle 'Vino' non ha potuto nemmeno partecipare. La sua squadra, la Astana, coinvolta nell'inchiesta doping spagnola battezzata 'Operacion Puerto' e' rimasta a corto di uomini proprio prima del via. Vinokourov, che non e' coinvolto nell'inchiesta, e' stato costretto a fare da spettatore e ha potuto risparmiare energie: alla Vuelta, quindi, e' andato a segno. Ha vinto 3 tappe e ha chiuso le 3 settimane davanti allo spagnolo numero 1, Alejandro Valverde, staccato di 1'12''. ''La delusione per l'esclusione al Tour e' stata fortissima'', dice Vinokourov dopo la premiazione di oggi a Madrid. ''Adesso, pero', mi sono preso la mia rivincita. Una splendida rivincita sportiva''.
Il curriculum del kazako ora e' piu' completo: all'atleta di Petropavlovsk, dopo le vittorie nel Giro di Germania, nel Giro di Svizzera, nell'Amstel Gold Race e nella Liegi-Bastogne-Liegi mancava proprio il successo in un grande Giro. ''E' una grande soddisfazione, non penso piu' al Tour di quest'estate. E' il momento di voltare pagina e di guardare avanti''. Il Tour, a questo punto, diventa l'obiettivo principale del 2007. Vinokourov, che ha festeggiato ieri il compleanno aggiudicandosi la ventesima frazione della Vuelta, si presentera' alla prossima edizione della Grande Boucle con una carta d'identita' 'pesante'. ''Avro' quasi 34 anni? Non e' un problema'', dice convinto. ''D'altra parte, a quell'eta' Armstrong e' stato capace di conquistare la maglia gialla...''.
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