Soddisfatto del tuo Giro?
«Il mio obiettivo era vincere almeno una tappa, purtroppo non ci sono riuscito, ma è anche vero che non è facile. Quest’anno va detto che è stato un Giro molto difficile e controllato, nelle tappe impegnative l’Astana ha corso sempre per vincere quindi non ha mai concesso troppo spazio alle fughe così chi come me cercava un successo parziale nelle frazioni più dure ha avuto poche chance. Il loro modo di correre pregiudicava il rendimento degli altri però tutto sommato penso la corsa rosa mi abbia dato la possibilità di far vedere che ancora posso lottare per giocarmi una tappa. Dopo l’arrivo di Milano ho recuperato un po’, senza mai lasciare effettivamente la bici per mantenere la condizione. Dopo il GP Gippingen, sarò in Slovenia e a seguire al Campionato Italiano, dopo il quale staccherò stando a casa con la famiglia».
Ti piace il percorso del Campionato Italiano?
«Non sarà un circuito come eravamo abituati negli ultimi anni, ma un tracciato in linea semplice fino alle due scalate al Colle di Superga. Dovremo interpretare la corsa diversamente, fino a Torino accadrà poco, ma negli ultimi 20 km saranno fuochi d’artificio. Bisognerà vedere come vorranno affrontare la corsa Astana e Lampre, a mio avviso le squadre con i corridori più forti e le uniche veramente in grado di controllarne lo svolgimento. La mia tattica? Correrò di rimessa aspettando le tornate finali, li si deciderà tutto sull’ultima ascesa al Superga quindi fino a quel momento dovrò spendere il meno possibile. Sono favoriti corridori scattisti che vanno bene in salita. Arriveranno in forma tutti coloro che stanno preparando il Tour de France, a partire dal campione in carica Nibali, Ulissi se non sarà troppo affaticato dal Giro, Giampaolo Caruso che l’anno scorso ha vinto la Milano-Torino. Il percorso potrebbe essere adatto anche per un corridore come Pozzovivo ma temo per lui non riuscirà a recuperare dall’infortunio in tempo per presentarsi in forma».
Cosa prevede la seconda parte di stagione di Franco Pellizotti?
«A metà agosto correremo in Francia il Limousine e un’altra corsa a tappe, per tornare poi in Italia per un mese e mezzo ricco di corse dal Trittico al Giro dell’Emilia. Il calendario penso sarà una fotocopia di quello dell’anno scorso. E poi? Alla fine del 2015 non so cosa farò. Per ora non ho una risposta per il mio futuro ma solo un punto di domanda».
Giulia De Maio
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