FELTRIN. «Dopo il riposo, Contador sta lavorando bene»

PROFESSIONISTI | 15/06/2015 | 15:11
“Siamo sereni e stiamo lavorando; dopo il Giro d’Italia, che ci ha regalato tante soddisfazioni con Alberto, abbiamo festeggiato un po’ e adesso siamo di nuovo in corsa”. A parlare è Stefano Feltrin, direttore generale della Tinkoff Saxo, intervistato durante la trasmissione di Elleradio “Ultimo Chilometro”: “Dopo la corsa rosa Contador si è preso una settimana di recupero attivo, adesso ha ripreso a lavorare in montagna con alcuni compagni e con alcune persone dello staff, quindi sta facendo i suoi allenamenti con la massima serenità. Chiaramente il nostro corridore non si può isolare completamente perché è una persona popolare, però sta cercando di dedicarsi solo ed esclusivamente agli allenamenti e a riposo oltre a concedersi alcuni momenti in famiglia”.

Per Contador, che proverà a fare l’accoppiata Giro-Tour, la corsa rosa è stata molto dispendiosa: “Con i ritmi delle corse a tappe il riposo è fondamentale, quindi già durante il Giro c’è stata una piccola task force; Alberto era sempre accompagnato da tre o quattro persone della squadra al fine di evitare perdite di tempo, avendo un occhio di riguardo sul recupero”.

Ma è stato anche un Giro d’Italia ad alta tensione: “Dopo la caduta di Castiglione della Pescaia Alberto ha dormito per quattro notti con la spalla immobilizzata e questo non ha favorito il riposo. In quel momento avevamo avuto molta paura di perdere il Giro, perché fare un’intera corsa con la spalla così era impensabile: è stata una corsa tutta all’insegna della tensione, anche per la crisi che lo ha colpito sul Colle delle Finestre, il giorno prima dell’arrivo di Milano”.

Infine, Stefano Feltrin ha giudicato buona la prestazione di Ivan Basso: “Ivan ha fatto quello che ci aspettavamo, non immaginavamo che lui rimanesse solo con Contador nelle fasi finali delle tappe ma ci aspettavamo un lavoro nelle parti centrali. Forse poteva fare qualcosa in più, però in alcuni momenti chiave c’è stato, come nel caso della foratura sulla discesa del Mortirolo. C’è anche da dire che la squadra che ha corso davvero sopra le righe è stata l’Astana: quando in testa c’erano sei corridori, quattro erano i loro; quando c’era un gruppo di dodici, sei erano i loro. Quindi loro sono stati fortissimi”.

Al Tour de France la Tinkoff avrà anche un altro capita, Peter Sagan: “Secondo me Peter subisce un po’ la pressione: tutti fanno la corsa su di lui, ma siamo convinti che al Tour farà bene. L’obiettivo sarà quello di lavorare per Alberto ma anche per Peter negli arrivi adatti a lui: ad oggi non siamo delusi dal suo rendimento perché è vero che non ha ancora vinto una grande classica monumento, ma anche in passato non ne aveva vinte, quindi è rimasto sui suoi livelli”.
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COMMENTI
Nuovi corsi e battute infelici
15 giugno 2015 16:06 Bartoli64
Mah, dire che Sagan non ha ancora vinto una Classica-monumento (e che quindi è rimasto sui suoi livelli) mi sembra davvero un paradosso o, nella migliore delle ipotesi, una battuta riuscita male.

Al buon Feltrin andrebbe allora chiesto: ingaggio a parte, il giovane campione slovacco cosa c’è venuto a fare allora con la Tinkoff Saxo se doveva continuare a rimare sui suoi livelli? (dove comunque non sta visto che vince di meno rispetto agli anni scorsi).

E’ dunque questo il nuovo corso voluto da Tinkoff per i tecnici della sua squadra? A posto stiamo…

Bartoli64


Bertoli64
15 giugno 2015 20:03 foxmulder
Eh giá! Non credo che il biondo paperone russo cacci tutte quelle palanche senza pensare di vincere una classica...

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