CONTADOR. «il Giro si può perdere a ogni tappa». AUDIO
PROFESSIONISTI | 19/05/2015 | 18:40 Alberto Contador è apparso molto sereno anche alla conferenza stampa di oggi, al termine della decima tappa del Giro d'Italia 2015. Sarà perché ha visto un altro rivale uscire con le ossa rotte: l'australiano Richie Porte andrà a dormire nel suo motorhome stasera con altri 47" sul groppone (sempre che non se ne aggiungano altri 120" per aver preso la ruota di Clarke). Lo spagnolo in maglia rosa ha parlato della tappa di oggi, di quella di domani e del resto del Giro.
Ieri hai detto che dopo la crono avresti lasciato la maglia a Porte, è ancora così?
«Era una possibilità ieri, lui però è sempre lì. Ora bisognerà analizzare la situazione e vedere se questo è un gap importante in vista della cronometro, ma credo che alla fine del Giro il tempo che ha perso oggi può risultare insignificante».
Il Giro si può vincere e perdere in tutte le tappe, oggi è dimostrazione. In una tappa che sembrava facilissima è successo molto.
«Sì, è così, sembra una cosa banale che si dice tanto per dire qualcosa ma è la pura realtà: in qualsiasi giorno puoi perdere tempo per una serie di questioni come il meteo, una caduta, un problema meccanico... anche in un giorno apparentemente tranquillo. Non faceva parte dei piani di nessuno che oggi Richie perdesse tempo, ma credo che in fin fine non abbia compromesso il risultato finale del Giro».
Come vedi la tappa di domani?
«A dire il vero non ho ancora controllato, dicono che è un percorso complicato, però il mio compagno di squadra Ivan Basso, me lo spiegherà stasera dopo la cena».
Aru è ora il rivale numero uno o consideri Porte sempre in corsa?
«No, non cambia niente rispetto a ieri».
Pedro Calderón de la Barca disse che la vita è un sogno.
«Se mi stai chiedendo se lo sport è duro, sì lo è».
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