
Alberto Contador veste la maglia rosa e parla così al termine della tappa dell’Abetone: «Sono felice di aver già indosso la maglia rosa. Non è mai troppo presto assumere la leadership della corsa, fin dalla prima tappa la Tinkoff Saxo sta correndo assumendosi le proprie responsabilità. Sono sorpreso che Rigoberto Uran tra ieri e oggi abbia perso già del tempo ma il Giro è ancora tutto da scrivere. Siamo solo all’aperitivo di questa corsa rosa, ma sapete quanto tengo a questa maglia. Per me indossarla è un onore, l'importante però sarà vestirla a Milano».
Durante la conferenza stampa di rito, che per El Pistolero deve durare massimo otto minuti dato che deve andarsi a riposare, la nuova maglia rosa è apparsa molto sorridente e rilassata. Ha approfondito i concetti espressi a caldo appena tagliato il traguardo.
Pensi di aver conquistato la maglia rosa troppo presto?
«Credo di no. Siamo venuti con l’obiettivo della vittoria dell’ultimo giorno a Milano. Considero queta maglia un regalo per il futuro, ma domani un altro corridore qualsiasi potrebbe prenderla».
Perché hai cambiato bicicletta prima della salita finale?
«Perché se cambi bicicletta puoi usare differenti configurazioni tra pneumatici e componenti e così giocare con diversi elementi. Certo non va bene per 200 km ma per 20 km sì e può fare la differenza».
Chi hai visto meglio tra gli avversari, Aru o Porte?
«Astana (ride). No, entrambi. Penso che Aru sia più temibile come scalatore, mentre a crono dovrà giocare di rimessa. Al contrario, Richie ha dalla sua proprio la prova contro il tempo».
Cipollini ha detto che in TV non devi cambiare bici perché alimenti i sospetti delle bici a motore.
«Ma la mia bici non ha solo due, ne ha cinque di motori (ride)! Questa è solo una leggenda metropolitana, uno scherzo da fantascienza. Al contrario credo sia una bella opportunità per il ciclismo per mostrare differenti bici e tipi di equipaggiamento».
Porte prima era tuo compagno e ora è rivale. Lo vedi cambiato?
«Ora è molto più maturo e con miglior esperienza. E anche più magro (ride ancora)! In realtà è cambiato poco però ora è un cronoman più temibile».
Come cambia la tua corsa ora? E nei confronti di Uran?
«Finora è stato solo un aperitivo, perché il Giro è appena iniziato. Sono sorpreso che Uran abbia perso così tanto in queste tappe, ma la corsa è ancora lunga e può succedere ancora di tutto».
Dormito bene nella villa di Tinkoff?
«No era uno scherzo che aveva pubblicato su Twitter, in realtà ho dormito nell’hotel del team con i miei compagni».
Vince il Real o la Juve stasera?
«Il Real (incrocia le dita), anche se vorreste dicessi Juve».
Diego Barbera
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