IL CASO. Bigla: noi non paghiamo per correre

DONNE | 08/04/2015 | 09:36
Non c'è pace per il ciclismo, ma allo stesso tempo non ci sono risposte pubbliche da parte dell'Uci. Piccolo o grande che sia, il caso resta lì, abbandonato a se stesso.

L'ultimo di questi coinvolge il ciclismo femminile ed è stato alimentato dalla decisione presa dal team svizzero Bigla, spiegata nel comunicato che segue:

«Il
Bigla Pro Cycling Team non sarà alla via dell'Energiewacht Tour che si disputa questa settimana. La gara è cresciuta negli anni e potrà godere di ottima copertura televisiva divenendo ancora più accessibile ai tifosi, e questo è un bene per il ciclismo femminile.

Tuttavia il Bigla Pro Cycling Team non è d'accordo con la tassa richiesta da parte degli organizzatori della corsa per partecipare la gara.

Le squadre ciclistiche femminili hanno già budget limitati con i quali pagano le atlete impegnate a tempo pieno e il personale. Per queste squadre, pagare per partire in una corsa a tappe non è accettabile nell'interesse della sostenibilità del nostro sport.

Ci sono grande interesse e rinnovato slancio attorno al ciclismo femminile e prendere le giuste decisioni ora è di vitale importanza per il  nostro sport, proprio per mantenere questo deriva di crescita. Detto questo, auguriamo il miglior successo alla gara e alle atlete impegnate».
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COMMENTI
gabelle medioevali
8 aprile 2015 10:40 leo59
ha ragione la bigla. sono gli organizzatori che devono trovare i fondi. O li hanno o non organizzano niente!

GIA' SCRITTO
8 aprile 2015 11:13 jaguar
L'ho scritto decine di volte il cilcismo è l'unico sport che per correre bisogna pagare......a tutti UCI in primis e poi di grazia dove vanno a finire questi soldi?
MA NON CAPISCO PERCHè LE SQUDRE CICLISTICHE NON FANNO CON LA F1?

@jaguar
8 aprile 2015 12:29 angelofrancini
Non prenderla come se ti avessi preso di mira: le apparenze ingannano.
Il ciclismo internazionale é a questi livelli solo perché l'UCI da una quindicina di anni sta cercando di diventare una sorta di F1 ad appannaggio di pochi eletti (intesi come guadagno).
Ma credi che in F1 non si paghi per partecipare al Mondiale.

Semmai la vicenda narrata da questa squadra femminile elvetica dimostra, ancora una volta, come l'UCI permetta l'accadere di fatti che sono contrari ai suoi stessi regolamenti.

Ma all'UCI qualcuno sa le cXXXte che scrive e che applica?
Credo proprio che non gliene freghi nulla.
The show must go ....... come il loro business....

Era ora che si dicesse
8 aprile 2015 12:33 venetacyclismo
Questa gara che si fa grande è una vergogna ed era ora che qualcuno avesse il coraggio di parlare, quanti team Italiani ci sono alla partenza? Non so ma forse uno , l'unico che può avere la possibilità, ma qui l'UCI tace e perché? Queste sono cose da controllare............Questi bravi Olandesi che sono solo capaci di critiche verso il nostro ciclismo.

UCI ASSENTE
9 aprile 2015 06:35 beppeds
NON TROVO GIUSTO LA DECISIONE DEI ORGANIZZATORI DÌ FAR PAGARE AL LE SQUADRE UN ISCRIZIONE COSI ALTA LE SQUADRE ORMAI SIAMO AL LUMICINO MA LA UCI NON VEDE NIENTE DEI PROBLEMI DELLE SQUADRE FEMMINILI..LA CORSA ANDREBBE BOICOTTATA DA TUTTI PER PROTESTA.

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