JALABERT. Accuse dal rugby:così lavorara con il dottor Ferarri
DOPING | 01/03/2015 | 07:59 C'è spazio anche per il ciclismo e il doping nel libro Rugby à charges di Pierre Ballester. L'argomento è oggetto delle confessioni del dottor Jacques Mombet, per vent'anni (dal 1975 al 1995) medico della nazionale francese di rugby. Mombet racconta del suo incontro a Roma nel 1993 con il professor Conconi e il dottor Ferrari.
«Vista la loro fama, ero interessato a conoscere i loro metodi di preparazione, il loro sistema di lavoro, il loro approccio al doping perché era così che andava in quegli anni. Loro mi hanno parlato di come lavoravano con un corridore francese, con Laurent Jalabert. Mi hanno spiegato come arrivavano in aereo dove il corridore si allenava con i loro prodotti e come procedevano con le cure: dieci giorni di assunzione di medicinali, poi quindi di stop, poi la ripresa e così per tre volte. E mi hanno detto che portavano di tutto: ormoni della crescita, Epo, testosterone…».
Accuse ad orologeria, in tempi lunghi. Così hanno fatto, e fanno, i mafiosi per liberarsi dei loro nemici e potenziare le loro "famiglie". Perché studiava le metodologie, perché non li ha denunciati prima, deve vendere il suo libro?
Non bisogna cadere nel tranello e dare spazio a questi qua-ra-qua-qua.
1 marzo 2015 10:53foxmulder
Sono sconvolto da questa "notiziona"! Anche Jalabert negli anni '90 si "curava" da Ferrari? Encroyable!
Specchio per le allodole
1 marzo 2015 20:32Per89
Jalabert mi sembra uno specchietto per le allodole che serve per spostare l'attenzione sul corridore francese e far passare in secondo piano la vera notizia, tra l'altro JaJa aveva già confessato l'uso di farmaci dopanti. La vera notizia è che il medico della nazionale francese di Rugby che molti reputano uno sport da prendere come esempio di pulizia nel 93 va da Ferrari e Conconi per studiare le metodologie del doping. Ora io vorrei chiedere a questo dottore se ha mai somministrato ai galletti testosterone o ormoni vari!!!! Cosa ha imparato da Conconi e dal suo allievo? Perchè è inutile scrivere un libro e gettare fango su un reo confesso....
dati federazioni
2 marzo 2015 11:53siluro1946
Su 182 ciclisti controllati, il 6% è risultato "dopato", su 8 rugbysti controllati, nello stesso periodo, sono stati il 12.5. E' chiaro che più si controlla e più si trovano dopati, in numeri assoluti, basterebbe farne di meno anche nel ciclismo per non essere additati come delinquenti, a prescindere.
Questi modi di fare controlli mi ricordano, un Sindaco di Roma, che si vantava di avere l'aria più pulita che a Milano, dimenticando di dire che a Roma vi era una sola centralina ubicata a Villa Borghese, contro le decine piazzate nei posti più a rischio di Milano.
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