KASK. Infinity, due caschi in uno

ABBIGLIAMENTO | 15/01/2015 | 07:17
KASK è un’azienda italiana produttrice di caschi eccellenti che siamo abituati a vedere sulla testa dei corridori del team Sky e in cima ai podi delle corse più importanti del mondo. La ricerca di questa giovane (KASK nasce nel 2004) ma vincente realtà, porta alla realizzazione di prodotti che spiccano per funzionalità, tecnologia, sicurezza e design.

Ne è una perfetta dimostrazione Infinity, elmetto che va a definire una nuova categoria di caschi: infatti, grazie a ad un particolare sistema di chiusura passa da una forma aerodinamica ad una tradizionale in un semplice gesto.
‏La parola giusta per definire questo cassetto è versatilità e per questo basta vedere quanti professionisti ne hanno fatto uso nelle corse durante l’ultima stagione.
‏Nel  progetto Infinity, KASK ha mescolato le doti dei loro caschi completamente chiusi insieme a quelle dei caschi tradizionali in cui la ventilazione è assicurata da efficienti prese d’aria. Ed ecco in pochi gesti un casco “ibrido” capace di accontentare molti corridori.
‏La sicurezza è garantita dalla già nota tecnologia in-moulding, secondo cui la calotta interna in poliestere viene unita alla calotta esterna in policarbonato, donando maggior resistenza agli urti.
‏In più la calotta in poliestere contiene al suo interno un telaio di rinforzo che evita la rottura del casco in diversi pezzi in caso di forti impatti.
‏La calotta esterna è altamente aerodinamica e questo si capisce non solo a prima vista ma anche leggendo i dati risultanti dalle prove in galleria del vento.

La parte centrale della calotta in policarbonato è separata dalla restante che avvolge il casco e ha la possibilità di scorrere su due binari interni per passare dalla modalità Aero a quella aperta in un click. Il sistema di ventilazione a bocchetta abbassata è assicurato da due prese d’aria frontali e speculari che generano un riciclo interno che si nota subito, fin dalle prime pedalate.
‏L’opportunità di far scorrere questa bocchetta non lo dovete solamente intendere come il modo in cui questo casco diventa più aerodinamico, ma anche più ventilato in tutte quelle situazioni dove un filo di aria in più fa sempre comodo.
Pensate alle salite, oppure ai momenti in cui la temperatura sale parecchio, ecco, in questi momenti la famosa versatilità di cui vi ho inizialmente parlato diventa un vantaggio che si fa decisamente apprezzare.
L’imbottitura è realizzata da un duplice strato di tessuto Coolmax® e da un filtro a cellule aperte e riceve un trattamento antibatterico e antimicotico Sanitized®. Questa imbottitura è rimovibile e grazie ad una trama quasi tridimensionale regala prestazioni ottime e grande comfort.
‏Il sottogola è in eco-pelle, quindi dite addio ai collarini madidi di sudore! Regolabile in lunghezza è anche decisamente meno irritante nella zona del sottogola, soprattutto dopo la rasatura.

Adesivi rifrangenti applicati in tutte le colorazioni disponibili sono una sicurezza in più, quindi ottima protezione e buona visibilità se illuminati dai fari delle macchine.
Le colorazioni sono belle e  facili da abbinare a qualsiasi divisa. La versione in prova è la classica White, a cui seguono quella Black, White Red, Black Red e la Black Lime.
Le taglie sono due, una M da 52-58 cm ed una L da 59-62cm, in cui la regolazione tramite la rotella micrometrica consente sempre una calzata ottima. Vi segnalo anche la presenza di appoggi nucali regolabili su diverse larghezze e la possibilità di regolare in altezza questa zona per adattarsi ad ogni tipo di nuca. Cucirsi addosso questo caschetto  è veramente semplice!
‏Chiudo assicurandovi che il peso è nella media, 290gr sono un buon risultato per un pezzo così versatile.

‏Durante la prova ho apprezzato la comodità di questo casco, una volta regolato, dal laccetto sottogola agli appoggi nucali, la sensazione di massima integrazione con il casco è totale. Sopra i 20º il bisogno di lasciare sempre aperta la bocchetta mi ha regalato una temperatura ottimale, così come durante le lunghe salite in cui la temperatura, causa sforzo intenso sale parecchio.
‏In assoluto lo ho trovato comunque caldo dai 15º in giù, è inevitabile, a bocchetta abbassata, all’interno del casco si crea un microclima veramente piacevole.
Il vantaggio aerodinamico c’è senz’altro, infatti, a mio personale parere le turbolenze sono minori rispetto ad un casco tradizionale.

‏La forma della calotta interna è realizzata in modo tale da permettere una notevole aerazione, infatti, la superficie di contatto con la testa è ridotta di molto rispetto ad altri modelli.
‏Complessivamente la qualità di questo casco è alta, si nota grande cura nei dettagli e nella scelta dei materiali. È da considerarsi un buon acquisto per chi adora i caschi aero ma vorrebbe qualcosa di più ventilato, ma anche per chi dopo tanti caschi tradizionali vuole provare qualcosa di diverso. Sicuramente è un modello di elmetto che farà breccia nel cuore dei triatleti.
‏Il costo di 250€ fa di Infinity un casco di alta gamma allineato nel prezzo con quello dei migliori concorrenti. Mi piace definirlo “ibrido”, penso sia la definizione migliore, spesso nella storia di molti prodotti tale definizione ha accompagnato qualcosa che non svolgeva bene né una cosa né l’altra.
‏Infinity è il capostipite di una nuova generazione di caschi, a loro agio nel gruppo e nelle lotte contro il tempo.

Giorgio Perugini
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