Diego Ulissi, la settimana della verità

DOPING | 11/01/2015 | 13:04
È tornato con la sua famiglia a Lugano, dopo aver trascorso quache giorno di vacanza in Toscana. È tornato dove risiede da un anno e dove spera di tornare a repisrare l'aria salubre del ciclismo, a pieni polmoni, dopo mesi intossicati dall'incertezza di un provvedimento disciplinare ambiguo, e carico di punti di domanda.

La Gazzetta dello Sport, che prima di Natale seguì da vicino il caso con Claudio Ghisalberti inviato oltre confine, scrisse che la decisione sulla punibilità o meno  per la positività al salbutamolo durante il Giro, sarebbe arrivata appena dopo l'Epifania. In Svizzera se la sono presa un pochino più comoda, ma a tuttobiciweb.it risulta che questa dovrebbe essere la settimana della verità.

La vicenda è nota: un broncodilatore ha portatto nell'occhio del ciclone il corridore toscano. Diego nella tappa del Giro di Savona non ne poteva fare a meno a causa dell’asma che non lo lasciava respirare. Un broncodilatatore ammesso entro determinati limiti nello sport. Superati questi, e qui sta l’accusa, ha un effetto anabolizzante. Un farmaco molto usato nel gruppo, da tantissimi corridori, compreso Chris Froome, vincitore del Tour 2013. Il problema è che, in quel dannato controllo del 21 maggio, di salbutamolo nelle urine del livornese ce ne era quasi il doppio del consentito.

Diego e tutti gli appassionati di ciclismo e i tifosi di questo cavallino di razza attendono la sentenza. I giudici, poco prima di Natale, hanno voluto lasciare alla difesa la possibilità di presentare una memoria integrativa, ma ormai ci siamo. Il verdetto dovrebbe arrivare a giorni e molto difficilmente sarà di assoluzione. Anche Diego - che preferisce non parlare - non si fa illusioni. Una eventuale squalifica dovrebbe andare dai nove ai dodici mesi di stop, e dovrebbe avrebbe decorrenza da maggio, quando cioè il corridore è stato fermato. Insomma, otto mesi sono già scontati, forse l'incubo sta per finire.
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COMMENTI
ma quale incubo?
11 gennaio 2015 18:27 giiocas
Dobbiamo essere coerenti. Se l'è cercata ed allora paghi senza tante storie.

11 gennaio 2015 20:34 VociDalGruppo
dai 9 ai 12 mesi ? ma rientrerebbe nel nuovo regolamento UCI in vigore dal 1° gennaio 2015 nel quale sono presenti inasprimenti delle pene (correttamente perché è ora di finirla) ? forse si passa ai 24 mesi per farmaci considerati, ahimè erroneamente per un discorso etico, meno di sostanze come l'EPO ?

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