Anche Di Luca e Garzelli sabato al Giro del Lazio

| 31/07/2006 | 00:00
Uno squadrone con ben tre punte – Luca Paolini, Danilo Di Luca e Stefano Garzelli –: ecco la Liquigas al via sabato prossimo (5 agosto) del Giro del Lazio, con un uomo in ottime condizioni di forma (Paolini) e due atleti importanti (Di Luca e Garzelli) cui forse ancora manca qualcosa. In particolare Danilo Di Luca, i cui guai fisici durante la stagione hanno compromesso, sin qui, qualsiasi suo risultato brillante. “Il percorso e in particolare l’arrivo – racconta l’abruzzese – sono conformi alle mie caratteristiche, solo la voglia di strafare può giocarmi un brutto scherzo. Non mi nascondo, ora sono in buone condizioni ma può essere che mi manchi ancora qualcosa, il ritmo vero della gara. Con quello prenderò confidenza giovedì a Camaiore, per poi giocare le mie carte sabato”. Dal canto suo Stefano Garzelli, al rientro ufficiale dopo il Tour de France, si candida come outsider: “In corsa ci sarò, disposto a dare il meglio visto che il percorso fa al caso mio, ma qualche incognita rimane”. In realtà le perplessità di Garzelli sono legate a un leggero fastidio al soprassella, emerso nell’ultima settimana del Tour de France: un disagio che si sta risolvendo, ma che induce cautela nel varesino, che giovedì a Camaiore non ci sarà. Per Luca Paolini nessun problema, la punta Liquigas dovrebbe essere lui, viste le brillanti condizioni di forma, ma anche i due compagni di colori in verde-blù diranno la loro. In corsa i tre non mancheranno di parlarsi per non lasciarsi sfuggire il Giro del Lazio, corsa per la quale pronosticano all’unisono, come avversario da battere, “Damiano Cunego, uscito benissimo dal Tour”. Si accendono così i riflettori sul Giro del Lazio, la cui 72.a edizione, a cura di Rcs Sport/La Gazzetta dello Sport, andrà in scena sabato 5 agosto, con partenza da Zagarolo e conclusione, dopo 196 chilometri, a Rocca Priora, in leggera salita. Rocca Priora, uno dei punti cruciali di quasi tutte le edizioni sin qui disputate del Giro del Lazio, sarà quest’anno decisiva, in un finale ondulato e tecnicamente insidioso, che prevede anche l’ascesa di Rocca di Papa (Campi di Annibale). Un inedito è anche il via da Zagarolo, per la prima volta località di partenza della corsa, che ben si suddivide tra la provincia di Roma e quella di Frosinone. Per l’edizione 2006 è stato scelto un anello tecnicamente significativo che abbraccia i monti Prenestini e i Castelli Romani, nel territorio della Comunità Montana di riferimento, ricco di evidenze naturalistiche, storiche e produttive. La Comunità Montana festeggia quest’anno il 30 anniversario e lo fa nel migliore dei modi: per il quinto anno consecutivo patrocina infatti il Gran Premio della Montagna, speciale classifica che assomma i due GPM di Ponti Doganella (km 146,7, quota 528 metri) e Campi di Annibale (km 183,9, quota 755 metri) per designare il miglior scalatore del Giro del Lazio. Il percorso della 72.a edizione è vallonato sin dall’avvio da Zagarolo. Nella prima parte si propongono i dislivelli che conducono a San Vito Romano (quota 696 metri) e agli altipiani di Arcinazzo (m 831) seguiti da un lungo tratto in discesa e pianura verso Fiuggi, Alatri, la località di Madonna della Neve per raggiungere il rifornimento di Castellaccio, posto al km 117. Dopo Valmontone, attraverso Labico e Carchitti, la corsa riprende il profilo ondulato con il GPM di Ponti Doganella ((km 146,7, quota 528 metri). A seguire, Ponte Squarciarelli e Rocca di Papa per raggiungere il GPM dei Campi di Annibale, a quota 755. Mancano a quel punto circa 32 chilometri all’arrivo di Rocca Priora che si raggiunge attraverso le tipiche ondulazioni dei Castelli Romani con il passaggio da Albano Laziale, Castelgandolfo, Marino, Grottaferrata, Frascati e Monteporzio Catone per raggiungere i 729 metri di Rocca Priora. Gli ultimi tre chilometri sono così riassumibili: si proviene dalla strada statale 16 a Monte Porzio Catone e ci si immette sulla strada provinciale 72 A in salita con pendenza dal 4 al 7%. Prima dell’arrivo, a circa 300 metri, c’è una curva a sinistra, su strada ben pavimentata in asfalto.
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